Durmont 1835 m - Cargadur 1871 m - Tuf 2033 m - Petta 2054 m e Iron 1865 m


Publiziert von cristina , 3. Januar 2017 um 15:30. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum: 7 Dezember 2016
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage
Strecke:P.ao Daone-Pramarciù-Stavel-Cime Durmont e Cargadur-P.so Malghette-Cime Tuf-Petta-Iron-Pramarciù-P.so Daone
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A4 uscita Brescia Est. Seguire indicazioni per Tione di Trento. Proseguire per Molveno fino al bivio a sx per P.so Daone. Posteggio al passo nei pressi del rifugio Capanna Durmont.

Partiamo per il Trentino per questo lungo ponte dell’Immacolata. Le info che abbiamo sono di poca neve e tanto ghiaccio per cui come prima escursione pensiamo a qualcosa di non troppo alto e con una buona esposizione.

Lasciata l’auto a P.so Daone, sopra Tione di Trento, partiamo per salire la prima cima della giornata, Cima Durmont. Dopo un breve tratto nel bosco si raggiunge una sterrata che passa gli alpeggi di Pramarciù e Stavel. Ritornati su sentiero saliamo ripidamente e al sole fino in cima. Proseguiamo ora su una bella cresta che scende a P.so Campiol per poi risalire sempre con buona pendenza al Monte Cargadur. Prima di raggiungere la cima vera e propria, invasa dai mughi, e contrassegnata da un unico sasso con il numero 9 in blu, passiamo altre piccole elevazioni e a ognuna pensiamo di essere su quella giusta…

La relazione che abbiamo suggerisce, per la discesa dal Cargadur, di tenersi su una traccia sulla dx, cosa che facciamo, ma, ben presto ci troviamo tra i mughi e, quasi per caso, ci accorgiamo che alla nostra sx passa il sentiero bollato. La discesa è piuttosto ripida ed essendo all’ombra il terreno è un poco gelato per cui l’attenzione è d’obbligo.

Scesi al P.so Malghette, risaliamo alla cresta opposta seguendo i paletti per il Monte Iron.

Sempre da descrizione, per raggiungere le cime Tuf e Petta, dovremmo trovare prima un cartello a terra e uno poco dopo con l’indicazione per le cime. Seguiamo, o per lo meno pensiamo di farlo, le indicazioni lette. Saliamo ripidamente su paglione, troviamo il primo cartello, continuiamo a seguire i paletti alla ricerca del secondo cartello ma, con la sensazione di sbagliare qualcosa. Infatti giunti in cresta a sx sembra difficile passare tra i mughi mentre se proseguiamo a dx continueremmo per il Monte Iron. Torniamo quindi sui nostri passi fino al punto in cui la traccia svoltava a dx. In questo punto la abbandoniamo e saliamo ripidamente in cresta e qui troviamo il famoso cartello con l’indicazione Tuf. Per cui, al paletto successivo a quello con il cartello si deve abbandonare il sentiero per il Monte Iron e portarsi in cresta. Successivamente, mentre proseguivamo per il monte Iron ci è sembrato che la cresta fosse percorribile interamente, c’era solo una fascia di mughi forse un po’ ostica da oltrepassare poi sembrava tutto più fattibile. Al paletto quindi, svoltiamo a sx, su traccia stretta ma evidente, e raggiungiamo prima una crocetta e dopo una breve discesa e risalita una sorta di treppiede. Un’elevazione dovrebbe essere il Tuf e l’altra La Petta pensiamo, ma descrizione, cartina e GPS non sono d’accordo su quale sia una o l’altra. L’altra croce che vediamo, più in basso è troppo lontana, in funzione del fatto che vorremmo proseguire per il Monte Iron. Lasciamo quindi quella croce ignota per il futuro e andiamo a riprendere il sentiero ufficiale per il Monte Iron. Sembra che la cresta sia stata sistemata di recente. Ci sono i segni di numerosi tagli di piante, pochi o nulli i segnavia ma la traccia, a parte qualche punto dove coperta dalle piante tagliate, è sempre evidente. Con vari e parecchi sali scendi ci avviciniamo all’ultima cima. Del ricovero indicato sulla Kompass non vediamo traccia e poco prima dell’ultimo strappo per il Monte Iron troviamo il cartello per quello che dovrebbe essere il sentiero di discesa. Il cartello indica Bevera, che sulla cartina non trova riscontro, e del sentiero non c’è traccia, dovremo scendere a muzzo su un ripidissimo paglione…che bellezza!!!!

Raggiungiamo la cima, breve sosta, trovo 2 euro e la cosa ci rincuora, avessi trovato mille lire ci saremmo un po’ preoccupati!!!

Volendo potremmo scendere per cresta, la traccia sembra evidente ma, diventerebbe troppo lunga.

Torniamo quindi al bivio e cominciamo a scendere con tutta la cautela possibile. Fare gli equilibristi non è proprio il nostro forte e il rischio caduta e dietro l’angolo, tanto che Marco a un certo punto si siede e si lascia scivolare come se fosse sulla neve…

Giunti al bosco ancora nessun segno di sentiero e qui il GPS ci viene in aiuto indicandoci un probabile sentiero alla nostra dx. Continuando a scendere ci spostiamo verso dx e man mano che scendiamo comincia ad apparire una traccia vaga di tornantini che fanno pensare a un vecchio sentiero. Lo seguiamo e più scendiamo più diventa evidente fino ad avere le sembianze di un vero e proprio sentiero. Compare anche qualche bollo blu e bianco. Il sentiero si sdoppia e noi teniamo la dx. Raggiungiamo la sterrata di fondovalle che seguiamo brevemente fino a riprendere un sentiero (cartello in legno ma non ricordo il nome della località indicata) alla nostra dx che torna a salire e attraversa una stradina asfaltata. Ci spostiamo un poco alla nostra dx e continuiamo a salire fino a incrociare il sentiero proveniente dal P.so Malghette. Ora, con un lungo traverso torniamo a Pramarciù. Breve sosta per mangiare qualcosa e quindi velocemente scendiamo a P.so Daone.

 

Sicuramente è un bel giro per le mezze stagioni. A parte la discesa su paglione, anche se non sempre evidente e segnato, il sentiero è facile da seguire. Sicuramente sarebbe stato più bello proseguire la discesa lungo la cresta ma….le giornate sono corte!


Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (6)


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Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 3. Januar 2017 um 15:53
Il vecchio sistema del scivolamento del lato B sulla neve è sempre ottimo... :-))

Salutoni e Buon Anno a Voi...

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Januar 2017 um 15:59
Sulla neve ok ma sull'erba....i pantaloni!!!!!!!!!!!!!!

Angelo & Ele hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Januar 2017 um 16:07
:-))

Lavatrice...
Programma a 90 gradi...
Extra risciacquo...
Centrifuga a 1600 giri...

...e i pantaloni tornano come nuovi.... e su misura per Ken il marito della Barbie!!! :-)

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Januar 2017 um 16:11
Lo sporco non mi preoccupa, tanto mica lavo io, c'è appunto la lavatrice (grande invenzione), ma se me li rompe? Io come sarta valgo una cicca!!!! :-(((

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 3. Januar 2017 um 22:12
Ogni tanto sparite e,,,,,,,,,,,,,poi Trentino.........Daniele66

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Januar 2017 um 08:12
Ne ho un po' da mettere....


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