Via Cai Vedano - Grigna Settentrionale

Oggi ci portiamo in un bel gruppo di ben 6 climbers sulla Grigna Settentrionale per scalare una via di medio grado, la Via Cai Vedano, di 130 metri in 5 tiri.
 

Si sale in macchina da Esino Lario fino al piazzale del “Rifugio Cainallo” dove potete acquistare il biglietto (2€) per il parcheggio. Noi, provvisti di biglietto, saliamo ancora per la strada, che diventa poi sterrata, fino ad un altro grande piazzale dove lasciamo la macchina e prendiamo il sentiero vicino il termine della strada.

Il sentiero nel bosco sale abbastanza ripidamente fino al bivio, vicino una chiesetta, svoltiamo a sinistra e ci troviamo davanti il bellissimo Arco di Prada. Superato questo, qualche passo e ci troviamo al Pilastro di Prada sulla nostra sinistra. Prima di giungere qui ammirate l'affascinante fossile presente su delle rocce con cartellone annesso.

Sulla parete è presente una targhetta che indica l'attacco della via. Qui alla base ci prepariamo e decidiamo di lasciare gli zaini per recuperarli al rientro. Fabrizio invece andrà a fare un bel giro a piedi. Noi saremo 2 cordate da 3: Dario aprirà la prima cordata seguito da Milena e Federico, la seconda cordata aperta da Ivan, a seguire io e chiude Cristian.

Il primo tiro è abbastanza semplice ma le molteplici zolle di erba sulla parete la rendono a volte scivolosa. Non ci manca nemmeno la variante Tarabini, già al primo tiro! Sale verticale la sua variante, mentre la via originale pare oltrepassare una placca centrale sul lato sinistro. Grado III, IV.

Il secondo tiro invece, molto corto, è caratterizzato da un delicato traverso orizzontale verso destra. Ivan incontra qualche difficoltà nel seguire la via, in quanto qualche sali scendi lo portano troppo basso e così si trova costretto a risalire. A quel punto, a metà del traverso, porrà un friend per una maggiore assicurazione. Da seconda, concentrata, supero senza problemi questo tratto. Terminato il traverso il tiro si fa più semplice. Grado IV+, III.

Il terzo tiro è quello più impegnativo e credo lungo anche! Infatti, una volta aggirato lo spigolo e delle placchette semplici ci si trova proprio sotto una placca liscia preceduta da un piccolo strapiombo. Con qualche urlo coraggioso Ivan supera il tratto agilmente e segue a sinistra arrivando in sosta. Io non riesco a pensare a nulla se non al dolore allucinante ai piedi dovuto alle scarpette nuove e PICCOLE. Così passo dopo passo, intervallato da due pause, supero il tiro senza alcun divertimento. Grado max VI+.

Il dolore sarà sempre più insopportabile sul quarto ed quinto tiro.

Il quarto tiro è abbastanza semplice e più corto del precedente. Grado IV e IV+.
 

Il quinto ed ultimo tiro è caratterizzato dalla parte finale in cresta molto bella. Non è assolutamente difficile e l'arrivo è una comoda placca dove possiamo tutti sederci e rilassarci prima della discesa. Grado IV+. Da una relazione ho letto, a posteriori, che la vera ultima vetta si torva poco accanto, su uno sperone che richiede un'ultima arrampicata di II grado, che noi non faremo. Non sapevo nemmeno ci fosse un libro di vetta in un vasetto di vetro sotto un cumulo di sassi.

Dopo la foto di gruppo, scendiamo di fronte la placca, a destra di dove siamo saliti, in corda doppia fino a toccare il sentiero che ci riporterà poco più avanti all'attacco della via. Il sentiero di discesa è inizialmente erboso e poi ghiaioso. Da qui come per andata.