Adula - splendide giornate in quota
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Ho la fortuna di poter disporre di diversi lunedì liberi e di poterli così condividere.
Il vantaggio indiscusso è sicuramente di essere in pochi in capanna e lungo le vie.
Oggi mi ripeto, voglio tornare sulla cima dell'Adula che tanto mi è cara, cercando di non toccare neve fino alla cima. La Via Malvaglia, lungo la cresta SW, è dunque perfetta.
Mi ripeto perchè è una via che ho già fatto alcuni anni or sono. Concedetemelo, è una via semplice che però val la pena rifare!
Il percorso è anche l'ideale per i miei scopi, cioè... prima alzare l'asticella con tanto impegno tecnico e mentale, e poi "scendere" di livello per assaporare ogni attimo della salita e della via.
Domenica ci portiamo in quota alla capanna Adula Utoe, e ci gustiamo la nuova gestione. Simone ricalca perfettamente quanto proposto da Lorenza e il soggiorno è decisamente piacevole. Ricordo anche che, a mio parere, le due capanne Adula dispongono delle terrazze con forse uno dei migliori panorami del Ticino.
Ci portiamo in capanna per uno dei percorsi classici: lungo la Val Soi. Forse non proprio azzeccato l'orario di partenza, il sole non rende la salita particolarmente piacevole.
Lunedì, partenza di buon mattino ancora alla luce della frontale (solo per poche decine di minuti). Direzione Passo del Laghetto - Quarnei, fino al passo. Da qui si piega in direzione NO, seguendo fedelmente i bollini blu. Dapprima su sfasciumi stabili, si guadagna quota velocemente.
La cresta vera e propria la si guadagna solo attorno ai 3000m, grazie ad un simpatico diedro attrezzato con catena (passaggio di II). Cordini metallici nei punti critici facilitano la progressione per chi non ha il passo proprio sicuro. L'imbrago con una fettuccia stile ferrata è una buona sicurezza... Ohibò...l'imbrago è rimasto a casa, sarà che è nuovo e il suo involucro non ha ancora preso l'abitudine di entrare spontaneamente nello zaino... vabbè facciamo di necessità virtù e improvvisiamo un imbrago con fettuccia e moschettone!
Giunti sul pianoro di 3200 m ca si può scegliere tra 3 varianti: in direzione NW, quasi pianeggiante, su ghiacciaio in direzione dell'Adulajoch per unirsi alla via normale, la via diretta verso la vetta, su neve portante, oppure una disgressione lungo la cresta S che qui compie un ampio arco.
Optiamo per la terza variante, l'obbiettivo rimane di arrivare in cima senza ramponi. Su facili sfasciumi, qui un poco meno stabili, raggiungiamo i 3300 abbondanti, ai piedi di una grande torre. La si può aggirare sia a destra che a sinistra. ll percorso verso destra non è subito evidente, allora scegliamo la sinistra (lato nord) dove però un pendio di firn molto duro ci sbarra la strada. Ahinoi, calziamo i ramponi e per scrupolo ci leghiamo per gli ultimi metri di cresta.
Giungere in vetta da sud da un sapore speciale all'Adula.
Ci congratuliamo con chi arriva lungo la normale, anche una famiglia con ragazzi e bimbi.
Iniziamo la discesa incordati, sempre per scrupolo, e appena la pendenza diminuisce buttiamo la corda nello zaino e procediamo veloci scordati.
Il resto della discesa è suddiviso in tappe... una a togliere i ramponi e riordinare lo zaino, una per recuperare il poco materiale lasciato in capanna, uno stop per mangiare un'ottima polenta alla capanna adula cas, e poi giù fino all'auto.
Adula, tetto del Ticino... val sempre la pena tornarci, specialmente in giornate così...
Adesso non resta che completare le vie di accesso che mi interessano, ma c'è tempo, per ora la montagna non scappa ;-)
Il vantaggio indiscusso è sicuramente di essere in pochi in capanna e lungo le vie.
Oggi mi ripeto, voglio tornare sulla cima dell'Adula che tanto mi è cara, cercando di non toccare neve fino alla cima. La Via Malvaglia, lungo la cresta SW, è dunque perfetta.
Mi ripeto perchè è una via che ho già fatto alcuni anni or sono. Concedetemelo, è una via semplice che però val la pena rifare!
Il percorso è anche l'ideale per i miei scopi, cioè... prima alzare l'asticella con tanto impegno tecnico e mentale, e poi "scendere" di livello per assaporare ogni attimo della salita e della via.
Domenica ci portiamo in quota alla capanna Adula Utoe, e ci gustiamo la nuova gestione. Simone ricalca perfettamente quanto proposto da Lorenza e il soggiorno è decisamente piacevole. Ricordo anche che, a mio parere, le due capanne Adula dispongono delle terrazze con forse uno dei migliori panorami del Ticino.
Ci portiamo in capanna per uno dei percorsi classici: lungo la Val Soi. Forse non proprio azzeccato l'orario di partenza, il sole non rende la salita particolarmente piacevole.
Lunedì, partenza di buon mattino ancora alla luce della frontale (solo per poche decine di minuti). Direzione Passo del Laghetto - Quarnei, fino al passo. Da qui si piega in direzione NO, seguendo fedelmente i bollini blu. Dapprima su sfasciumi stabili, si guadagna quota velocemente.
La cresta vera e propria la si guadagna solo attorno ai 3000m, grazie ad un simpatico diedro attrezzato con catena (passaggio di II). Cordini metallici nei punti critici facilitano la progressione per chi non ha il passo proprio sicuro. L'imbrago con una fettuccia stile ferrata è una buona sicurezza... Ohibò...l'imbrago è rimasto a casa, sarà che è nuovo e il suo involucro non ha ancora preso l'abitudine di entrare spontaneamente nello zaino... vabbè facciamo di necessità virtù e improvvisiamo un imbrago con fettuccia e moschettone!
Giunti sul pianoro di 3200 m ca si può scegliere tra 3 varianti: in direzione NW, quasi pianeggiante, su ghiacciaio in direzione dell'Adulajoch per unirsi alla via normale, la via diretta verso la vetta, su neve portante, oppure una disgressione lungo la cresta S che qui compie un ampio arco.
Optiamo per la terza variante, l'obbiettivo rimane di arrivare in cima senza ramponi. Su facili sfasciumi, qui un poco meno stabili, raggiungiamo i 3300 abbondanti, ai piedi di una grande torre. La si può aggirare sia a destra che a sinistra. ll percorso verso destra non è subito evidente, allora scegliamo la sinistra (lato nord) dove però un pendio di firn molto duro ci sbarra la strada. Ahinoi, calziamo i ramponi e per scrupolo ci leghiamo per gli ultimi metri di cresta.
Giungere in vetta da sud da un sapore speciale all'Adula.
Ci congratuliamo con chi arriva lungo la normale, anche una famiglia con ragazzi e bimbi.
Iniziamo la discesa incordati, sempre per scrupolo, e appena la pendenza diminuisce buttiamo la corda nello zaino e procediamo veloci scordati.
Il resto della discesa è suddiviso in tappe... una a togliere i ramponi e riordinare lo zaino, una per recuperare il poco materiale lasciato in capanna, uno stop per mangiare un'ottima polenta alla capanna adula cas, e poi giù fino all'auto.
Adula, tetto del Ticino... val sempre la pena tornarci, specialmente in giornate così...
Adesso non resta che completare le vie di accesso che mi interessano, ma c'è tempo, per ora la montagna non scappa ;-)
Hike partners:
stellino
Communities: Hikr in italiano
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