Sky del Canto - 22 Km 1280 D+

Martina: La mia prima Sky 

Tendenzialmente a fine anno si fa la lista dei buoni propositi per il nuovo anno, io invece mi prefiggo un obiettivo, o meglio, una sfida con me stessa: provare a fare una gara in montagna. Così riprendo a correre, non supero i 2 allenamenti a settimana sul piano, ma aggiungo qualche salitella (3-4 allenamenti: Valcava Vertical, Bolettone, Cornizzolo, Montevecchia). Ad inizio anno così scopro per caso la Sky del Canto, con tutti i requisiti necessari: vicino a casa, non così prossima e nemmeno troppo distante da perdere la motivazione, non eccessivamente lunga e dislivello...fattibile. Proviamoci!

Simone mi dice dopo un paio di mesi di essersi iscritto pure lui. Al contrario suo, per me questa gara era LA GARA, e tale rimarrà. Il 3 Aprile ce l'ho fisso in testa, un mix di entusiasmo ma anche tanta preoccupazione man mano che tale data si avvicina.

Arriva la fatidica domenica e fortunatamente il tempo sembra perfetto. Il mio corpo invece non si sente in forma, la gamba sinistra sembra un pezzo di legno. Al pre gara incontro Fabrizio che correrà il percorso non competitivo di 17 Km. Colgo l'occasione per ringraziarlo nuovamente per avermi  aiutato a motivarmi e avermi consigliato salite in zona dove potermi allenare. Scambio due chiacchiere con un'altra conoscente, Sabina, e mi riscaldo.
 

La gara inizia a Carvico (BG), al Parco Serraglio. Il VIA alle 9.30. Inizio subito a correre all' 80% delle mie possibilità per recuperare subito qualche posizione. Iniziano già le prime piccole pendenze su sentieri sterrati ma abbastanza larghi. Le corro tutte superando qualche partecipante. Quando incontro la salita poco più lunga fatta anche di qualche tornante decido sia il caso di rallentare e fare qualche tratto a passo svelto. La prima salita la trovo mentalmente impegnativa; Giuro che fino al Km 7 circa avrei detto di ritirarmi. La testardaggine però mi aiuta a non mollare e continuo a tenere duro, camminando con il fiatone sulla terza salita e sudando come non mai fino al 12 esimo Km. Dopo una ripida rampa ciotolata che porta al ristoro nelle vicinanze di una chiesa, mi riprendo e da qui in poi la gara si farà sentire solo nelle gambe. Ormai il gruppo poco avanti e poco dietro di me è stabile, il mio riferimento è un'altra ragazza, più veloce in salita, ma più lenta in discesa. Così arriva anche la quarta ed ultima salita, la più tosta, siamo infatti ormai al 16 esimo Km. Ci facciamo forza insieme, motivandoci a vicenda ed evitando di ascoltare chi ci dice che mancano soltanto 500 metri. Questa salita mi metterà a dura prova, comincio a sentire la stanchezza ed il dolore nei quadricipiti, ma la testa è quella che comanda. La bocca è asciutta dal tè dolce e caldo, unica bevanda nella maggioranza dei ristori incrociati. Per lo meno è una bella giornata soleggiata ma il percorso è per la maggior parte in ombra. arriva finalmente la discesa, l'ultima. Sfinita mi carico di tutta l'energia rimasta e scendo il più in fretta possibile. Recupero qualche posizione e sbuco sulla strada asfaltata sulla quale mi ero riscladata il mattino. Sento le voci dell'arrivo e mi sembra di cadere ad ogni passo, ma tengo duro per orgoglio: non voglio essere risuperata proprio alla fine :) . Passo fra il parco e l'arrivo non sembra mai arrivare, ma ecco che a 100 metri sta il gonfiabile. Sprint finale ed eccola terminata! Lo speaker mi regala un classico complimento:  circa "Ecco un'altra donna, il numero 189. Quella con uno schiaffo...".
Pur ignara del tempo impiegato sono CONTENTISSIMA!!!!
 

TEMPO: 2.49.28
Classifica: 30 esima donna (tot.71 classificate) - 353 assoluta (tot.534 classificati)

Simone

tantissimi complimenti a Martina per essersi messa in gioco in questa gara. Nonostante fosse dubbiosa di riuscire nell'intento ero sicuro che sarebbe arrivata in fondo, e anche bene!

La Sky del Canto richiama gente molto forte da molte zone del nord Italia. E' un po' la "gara rodaggio" dopo l'inverno e l'inizio della stagione primaverile. Il ritmo dei primi corridori è inavvicinabile, tempi mostruosi, non umani. Per noi piccoli ragliatori di salite si presenta come una bella esperienza, molto dura seppur breve, capace di portare allo stremo le riserve muscolari e la testa.
Quattro salite durissime lungo la gara, la cui peggiore è stata proprio l'ultima, quando davvero non se ne ha più e i crampi mordono a livello incontrollabile. Per il resto è un evento molto sentito a Carvico (zona moooolto skyrunnergiante) e ben organizzato. La vetta del Monte Canto, 710m, non ricordo nemmeno di averla vista ma soprattutto non ricordo di aver mai visto dei paesaggi, se non in brevi tratti. La gara difatti è prevalentemente su terreno boschivo, con alcuni tratti su mulattiera aperta (ma ripeto, paesaggisticamente, nulla di che).