Val Maremola
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Sulla cartina e in loco non c’è segnaletica per cui ci affidiamo pari pari alla traccia della gara.
Lasciata l’auto di fronte al bar/panificio di Tovo San Giacomo, andiamo a prendere Via Roma che abbandoniamo poco dopo seguendo una strada cementata che raggiunge la parte alta del paese. I bolli arancioni della gara sono molto utili, facendocì così evitare il continuo controllo della traccia. Passiamo in mezzo ad uliveti, campi e boschetti un po’ malmessi, soprattutto il bosco ha un non so che di abbandonato. Le tracce sono numerose e dobbiamo fare attenzione ai bollini. Ne perdiamo uno e finiamo nei pressi di una casa privata con tanto di cane poco amico dell’uomo. Tornati sui nostri passi notiamo la freccetta microscopica che indicava la svolta. Raggiunto e attraversata Gorra scendiamo tra gli ulivi per riprendere la salita per Il Castellaro. Qui il bosco e i sentieri sono tenuti meglio e giunti alla Chiesa di San Martino, dove eravamo già stati, andiamo alla ricerca del prosieguo dell’escursione. Qui i segni della gara sono assenti, sostituiti dai bolli della FIE e da quelli del CAI. Ci dirigiamo ora sopra le falesie di Borgio Verezzi, questo è il tratto che mi aveva incuriosito. Punti panoramici vista mare e conformazioni rocciose notevoli. Raggiungiamo la parte alta del mottarozzo per poi ridiscendere alla Chiesa di San Martino e quindi al bel borgo di Verezzi. Il tempo sta peggiorando, specialmente sul mare, si vede che sta piovendo sull’isola Gallinara e a breve anche il Carmo sarà investito dalla perturbazione. Scesi a Borgio Berezzi saliamo, con lunghi tornanti, al Monte Grosso. Sul Carmo sta piovendo e qualche goccia di riporto arriva anche qui. Raggiunta la cima, sentiamo tuonare. In cima abbiamo la fortuna di trovare un riparo, forse in estate ci fanno le grigliate, diciamo che se fossimo nel mezzo di un bel temporale non sarebbe il caso di fermarsi qui, ma visto che scende solo qualche goccia portata dal vento, possiamo sederci sulle panche al coperto e aprofittare per fare la sosta pranzo.
Quando il peggio sembra portarsi sul mare, ripartiamo e con un bellissimo sentiero molto panoramico scendiamo verso Tovo San Giacomo. Purtroppo dobbiamo abbandonare il tracciato della gara perché nei pressi di un uliveto troviamo un cancello a sbarrare il percorso. In occasione della gara forse viene tenuto aperto. Il modo di passare ci sarebbe ma quello che temiamo che essendo una proprietà privata potrebbe esserci qualche cane poco amico dell’uomo, come purtroppo spesso capita in queste zone.
Proseguiamo quindi in discesa seguendo dei bolli gialli che passano un altro uliveto e raggiungiamo una strada cementata. Siamo a pochi metri dalla provinciale per Tovo San Giacomo ma, la strada cementata termina anch’essa con un cancello. Ci prepariamo a scavalcarlo in qualche maniera quando ci accorgiamo che la rete a fianco è stata tagliata, tolti qui zaini, ci spalmiamo tra rete e cancello e usciamo sulla provinciale che percorriamo fino a Tovo San Giacomo.
Il percorso della gara proseguirebbe verso il Monte Brusacrava. Il tempo per completare il giro non l’abbiamo o meglio se rimanessimo qui anche stasera si potrebbe fare ma visto che dobbiamo tornare a casa…
Tutto sommato è stata una bella escursione. Vista sotto l’aspetto escursionistico la parte iniziale fino al Castellaro si può tranquillamente evitare cosa che probabilmente gli escursionisti fanno visto che non ci sono indicazioni di sorta, mentre si cominciano a trovare nei pressi del Castellaro. Il resto del percorso è molto interessante.
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