Monte Missun 2356 m
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Upega, ore 7.30, 2°, troppo caldo….
Lasciata l’auto nei pressi della Locanda di Upega prendiamo la strada, in inverno innevata, per il Ponte Giairetto. Raggiuntolo, proseguiamo diritti penso sempre su una strada, vista l’ampiezza. Al termine della strada, termina tutto, rimane solo una vecchia traccia di sci che prosegue diritta nel bosco. Non ci resta che seguirla. Ormai al sole, il caldo si fa sentire, e la neve è pessima, pesante e collosa. La traccia ci serve solo per avere una direzione di massima, per il resto sprofondiamo alla grande!
Grazie al cielo la tortura non dura molto ma abbastanza, ci ritroviamo su un pianoro dove incrociamo una traccia più consistente. Grazie a questa e al fatto che si sprofonda un poco meno andiamo avanti con meno fatica.
Raggiungiamo la dorsale di salita dove la neve è ventata ma non dura. Percorriamo un lungo traverso, esposto al vento, vento a volte forte ma caldo. Una volta sul traverso perdiamo la vista della cima e ci sembra di non arrivare mai. Un ultimo ripido strappo e siamo alla croce. Quest’ultimo pezzo, leggevo che spesso è gelato, e bisogna salire con i ramponi, oggi è melassa!!!
Il tempo di fare qualche foto, firmare il libro di vetta e ci togliamo dal vento anche perché lo spazio è poco e sentiamo delle voci, qualcuno sta arrivando, più di qualcuno, un bel gruppone di scialpinisti.
Rimaniamo sulla nostra traccia ancora per un poco. L’abbandoniamo intorno ai 2100 m per raggiungere il Colle della Rossa. Ricominciamo a nuotare nella neve fino nei pressi delle Colle dove il vento ne ha spazzato via gran parte. Saliamo al cucuzzolo di fianco, troviamo un posto riparato dall’aria e ci fermiamo per un veloce spuntino. La neve è veramente pessima ma ormai peggio non può diventare.
Fatica per fatica decidiamo di compiere lo stesso l’anello che avevamo pensato. Speriamo che entrando nel bosco la situazione migliori. Andiamo quindi a prendere il sentiero estivo per il Poggio Lagone (1898 m). Qui forse si può arrivare anche in auto in estate, c’è un cartello per il posteggio per cui…Da questo crocevia se andassimo verso dx in 1,40 h potremmo tornare a Upega ma masochisti fino in fondo svoltiamo a sx direzione Case Cacciatori. La neve un po’ diminuisce ma sempre schifosa rimane e anche in un punto di pendenza maggiore non c’è verso di scivolare, sempre buchi su buchi!!! Raggiunte Case Cacciatori risaliamo brevemente e poi giù sempre a fatica fino a incrociare una sterrata. Svoltiamo a dx e intorno ai 1400 m ca finalmente togliamo le ciaspole. Ritroviamo la neve sulle strade intorno al paese, dovrebbero essere delle piste da sci di fondo forse ma con questa pappa giusto alla mattina uno potrebbe pensare di farsi una sciatina!!!
La ciaspolata ha meritato la fatica. Il bosco è molto bello e una volta fuori il panorama è molto appagante. Senza pericoli. Tener solo presente che la parte terminale potrebbe essere ghiacciata perché esposta al vento.
Oggi peccato per la neve veramente indecente!
Del resto a Upega alle 14.45 c’erano bel 16°! Ce n’erano meno ieri ad Arenzano. Sul Rexia l’aria era tutt’altro che calda!
Il WT3 è più che altro per la qualità della neve trovata.
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