Premetto subito che il Pelada non è un monte. Non come lo intendiamo geograficamente (non supera i fatidici 600 metri s.l.m.) quindi dovrebbe essere denominata "Collina Pelada". Tuttavia, qui nella bassa, ogni singolo rilievo che non si lasci lambire dalla nebbia, assurge al ruolo di cima... E tanto mi basta.
Stiamo parlando di un terreno di gioco che può essere vissuto in molti modi: in mb ottimo itinerario. passeggiata a castagne, escursione..
Io ci vado a correre. Parto da casa, attraverso Comabbio, e mi infilo su un sentiero sino a Mercallo, poi un tratto di strada asfaltata sino ad Oriano e in vista del Centro Parco devio a dx e mi tuffo nei boschi.
Da qui in avanti inizia l'avventura... 12 km di saliscendi, che culminano al Pelada per poi ridiscendere sino al lavatoio di Osmate e infine casa.
Correre nei boschi del Pelada è qualcosa di incredibile. Si entra in un ambiente silente e selvaggio, essendo un itinerario in cresta, la luce filtra dagli alberi da entrambi i lati del percorso e di tanto in tanto scorci permettono di vedere i laghi che scorrono sotto di noi. Dopo una decina di Km di riscaldamento mi lancio nel tratto boschivo e impegno tutto me stesso... qualche minuto di ambientazione e poi tutto si allontana da me: preoccupazioni, pensieri, lavoro... solo io, il cuore che batte, polmoni al limite, gambe che bruciano.. il sentiero sale e scende, scarta a destra e sinistra, qui un masso, li una pianta caduta da superare... quando infine esco dal bosco è come se emergessi dal nulla... sono un altro... certamente migliore.
Kommentare (2)