Grignone 2410 m
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Poco prima di Lecco piove, non mi sembrava dovesse farlo ma…
Passato il Barro non piove più ma il tempo è piuttosto bruttarello.
Posteggiamo a Pasturo nei pressi di un piccolo parco giochi. Uno sguardo in su e decidiamo di puntare direttamente al Grignone senza troppi giri in giro.
Seguiamo il percorso MBK per il rifugio Pialeral, in discesa troveremo la mulattiera che ci farà accorciare un poco la strada. Tra asfalto, cemento, sterrata e mulattiera raggiungiamo il rifugio Pialeral dove facciamo una sosta caffè e bagno, perché da qui in su, almeno per me, le questioni idrauliche potrebbero essere un po’ un problema!
Riprendiamo la salita e al bivio tra sentiero invernale ed estivo, prendiamo l’estivo (anticipo una nostra comune amica che potrebbe chiedere dell’autunnale…ancora non si sono attrezzati!)
A memoria l’abbiamo percorso una sola volta tanti anni fa, infatti, ricordavo una cosa un po’ diversa. Raggiungiamo il Bivacco Merlini, dove l’ingannevole prospettiva ti fa pensare di arrivare a breve in cima. Ci vuole ancora una lunga serie di traversi e infine si è in cima o meglio al rifugio Brioschi, la cima è nascosta dalla costruzione, lo dico perché ho sentito qualcuno chiedere dove fosse la croce…noi il Grignone lo diamo per scontato ma c’è sempre una prima volta!
Sarebbe bello stare fuori, ma tira un’arietta…per cui entriamo in rifugio, insolitamente semivuoto, per mangiucchiare qualcosa.
L’incontro inaspettato con ser59, incredibile ma vederlo in carne e ossa sembra una persona come tutti noi…
Quando il rifugio comincia a riempirsi leviamo le tende. Percorriamo la cresta sotto un vento gelido che sta facendo precipitare la temperatura, al bivio con il sentiero invernale ci catapultiamo verso il bivacco Riva-Girani e poi meno ripidamente al rifugio Pialeral, dove riprendiamo il percorso dell’andata.
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