Corna Camoscera (m 1334) - via ferrata della Madonnina del Coren


Publiziert von Alberto C. , 13. November 2015 um 22:00.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:26 September 2015
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Klettersteig Schwierigkeit: K2 (WS)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:45
Aufstieg: 530 m
Abstieg: 530 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:All'inizio della Valle Brembana, all'altezza di Sedrina si imbocca un viadotto a doppia carreggiata, che si abbandona alla prima uscita seguendo le indicazioni per Brembilla. Raggiunta Brembilla, poco dopo la chiesa, si svolta a destra per una ripida e tortuosa strada che conduce in pochi alla frazione di Cavaglia. Scarse possibilità di parcheggio.

Una via ferrata breve, ma non banale, con alcuni passaggi interessanti, che per un tratto si svolge in grotta.

DIFFICOLTÀ.  Avvicinamento su sentiero nel bosco (EE / T2); la via ferrata è classificabile moderatamente difficile; alcuni passaggi non sono da sottovalutare, in particolare nel camino nella grotta dove la roccia è quasi sempre umida. In un paio di passaggi è necessario "tirarsi su" a forza di braccia con l'aiuto della catena. Brevi tratti attrezzati anche lungo la via di discesa. Il tratto in grotta, di solito, ha sufficiente luce dall'alto e non richiede l'uso di lampade.
Si svolge in un ambiente piuttosto umido, quindi è sconsigliabile percorrerla dopo piogge.

QUOTA MASSIMA:  m 1334, la vetta della Corna Camoscera.

QUOTA MINIMA:  m 832, alla partenza.

SVILUPPO:  km 5

TEMPO DI SALITA:       2 ore 25'

TEMPO DI DISCESA:   1 ora 25'

NOTE SUL PERCORSO.    Dalla strada si risale un tratto di sentiero scalinato che porta ad attraversare l'abitato fino a raggiungere una piazzetta con caratteristici edifici. Da qui si scende nel bosco su un comodo sentiero; raggiunto un bivio,  si prende la traccia di sinistra. Si sale, sempre su sentiero che si fa via via più ripido  fino a giungere a un secondo bivio. Si segue la traccia di sinistra e con una ripida salita si raggiunge l'attacco della ferrata  (m 1110).
(La descrizione che segue della via ferrata è tratta dal sito www.vieferrate.it).
Si risalgono alcuni gradoni rocciosi che portano alla base di un canalino particolarmente gradinato al termine  del quale di presenta una levigata placchetta che si supera con l'ausilio di alcune staffe metalliche.  Superata una rampa ripida e scivolosa ci si infila in un secondo canalino, più breve del precedente, dal quale si fuoriesce risalendo la paretina di sinistra anch'essa attrezzata con una staffa metallica. Una lunga e facile traversata in diagonale verso destra porta, dopo qualche facile gradone misto terriccio, a una balconata panoramica presso la quale parte uno spallone roccioso ben appigliato che si risale. Al termine dello spallone si supera uno spuntone roccioso  che si scavalca scendendo dal lato opposto a un secondo pulpito  dal quale inizia uno dei tratti più tecnici  della via. Si risale questo tratto sfruttando i numerosi appigli naturali presenti  e si arriva, senza rilevanti difficoltà, alla parte alta dove la parete è ancor più gradinata. ci si addentra nella boscaglia alternando alcune roccette attrezzate a tratti su fondo erboso. In pochi minuti una traccia di sentiero, in ripida salita , conduce all'imbocco di una grotta. Ci si addentra nella cavità  che gradualmente si restringe,  e utilizzando appoggi naturali e alcune provvidenziali staffe  si risalgono i primi metri  aiutandosi con la catena e ci si infila in un ulteriore foro formato da un masso. Poi,  un  lungo traverso in leggera salita  con buoni appoggi per i piedi e  l'ausilio di una staffa si supera l'ultimo tratto che conduce all'uscita della grotta, dove  un piccolo pulpito è delimitato da 2 catene. Per la continuazione della via si effettua un'inversione a destra all'interno di uno stretto canalino  e vi si risalgono alcuni grossi massi grazie anche alla presenza di alcune staffe metalliche, con alcuni passaggi non difficili ma da non sottovalutare, in particolare nella parte alta dove il canale assume più la fisionomia di un camino. Usciti da questo canalino/camino, ci si trova di fronte alla paretina finale;   anche questa con alcuni passaggi leggermente più ostici della media del percorso , che ci porta in vetta (m 1334). Questa ultima difficoltà è aggirabile prendendo il sentiero sulla sinistra.  
La discesa avviene per la via normale scendendo per la direzione opposta a quella di arrivo. Superati alcuni facili salti rocciosi e tratti di erba scivolosa, si rientra nel bosco. Si affrontano un paio di tratti attrezzati un po' ripidi  e generalmente umidi, si scende una prima scaletta  e poi una seconda più breve. Si prosegue la discesa nel bosco, e con ripidi tornanti si perde velocemente quota passando accanto alle alte e verticali pareti su cui sono tracciate numerose vie di roccia da parte del Gruppo "Le lucertole di Brembilla". Da qui si prosegue fino a raggiungere Cavaglia.
 
METEO.   Poco nuvoloso; giornata non particolarmente calda.   

COMPAGNI Andrea e Fabio.         

Tourengänger: Alberto C.


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