Ponte tibetano Carasc


Publiziert von morgan , 4. Oktober 2015 um 09:01.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:27 September 2015
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cima dell'Uomo 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 650 m
Abstieg: 650 m
Strecke:Sementina (247)-via delle vigne- San Defendente (633)- Selvatico (690)- qt 750- Ponte Tibetano Carasc (696)- Monti Leone (729)- San Bernardo (616)- Curzutt/ Corte di Sotto (600)- Monte Carasso (229)- Sementina- Madonna della Valle
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Provenendo da Locarno verso Bellinzona a Sementina svoltare a sinistra prima del ponte e parcheggiare lungo il torrente. Cartelli di sentiero sulle mura della fortificazione

A poco meno di due mesi di distanza ripropongo l'escursione al ponte tibetano Carasc, questa volta accompagnando il gruppo del CAI di Laveno in una sua uscita ufficiale.
L'escursione è finalizzata all'adrenalinico attraversamento del ponte ma oltre questo aspetto ci sono altre peculiarità da valorizzare.
Lasciamo le macchine a Sementina nel posteggio lungo il fiume a ridosso delle mura fortificate. Iniziamo il cammino seguendo i cartelli bianchi raffiguranti il ponte Carasc. Attraversiamo l'arco che attraversa le mura ed iniziamo a salire su ripida scalinata tra boschi e vigneti. Attraversiamo un secondo arco sulle mura fortificate che proseguono con torrette merlate. Sostiamo brevemente ed espongo alcuni cenni storici riguardanti la costruzione di queste fortificazioni.

Le mura fortificate fanno parte della Linea Dufour in cui si inseriscono i cosiddetti "Fortini della fame". La linea prende il nome da Dufour generale e cartografo svizzero che l'aveva progettata. A Dufour è dedicata anche la cima più alta del Monte Rosa.
Nel 1848 la vicina Lombardia era sotto dominazione austriaca ed i repressi moti insurrezionali di Milano causarono l'espatrio dei cospiratori. L'economia del Ticino era basata sui lavori pubblici (costruzione strade e infrastrutture), esportazione di legname e i lavori degli emigranti in Lombardia. L'agricoltura si basava sulla pastorizia poiché il piano di Magadino non era stato ancora bonificato ed il Ticino dipendeva dalla Lombardia per la fornitura dei cereali. La Svizzera, repubblicana e democratica, era attorniata da un' Europa monarchica e antiliberale e si trova ad accogliere profughi e cospiratori. L'Austria accusa la Svizzera di favorire le attività degli esuli e decreta il blocco commerciale e minaccia un intervento militare. Accordi politici allentarono il blocco e la situazione si normalizzò. Nel 1852 il governo ticinese decise l'espulsione di 22 cappuccini lombardi accusati di essere spie al soldo degli austriaci. Per ritorsione l'Austria decretò il blocco delle frontiere e l'espulsione di 6000 ticinesi che lavoravano in Lombardia, tra cui 800 filandaie del mendrisiotto, 600 spazzacamini della Val Verzasca, 400 stagnini e ramai della Val Colla, cioccolatai e marronai della Val Blenio. Il Ticino si trova a far fronte ad una grave crisi alimentare dovuta al blocco delle frontiere, alla malattia delle patate e ai disoccupati. La confederazione decise la costruzione della Linea Dufour, già progettata anni prima, per difesa del territorio ma, più che altro, per dare un lavoro agli espulsi. Dopo lunghe trattative con l'Austria si raggiunse un compromesso ed il blocco della fame fu tolto. La linea difensiva non fu mai utilizzata. Restano a testimonianza dell'epoca le mura tra Sementina e Camorino con le torri cilindriche dei fortini.

Ignoriamo il sentiero diretto per i monti della Costa, che porterebbe rapidamente al ponte, ma proseguiamo seguendo il percorso dei cartelli bianchi. Su strada sterrata tra le vigne scendiamo sulla strada asfaltata da cui deviamo su mulattiera che taglia più volte la strada fino ad arrivare a San Defendente. Deviamo fra gli ampi prati del piccolo borgo rurale e visitiamo la chiesetta di San Defendente. Tornati al bivio prendiamo la direzione di Carasc. Su comodo sentiero, ora più frequentato, saliamo nel bosco. Sul versante affacciato alla Val Sementina la via inizia a scendere e, dopo un paio di passarelle di legno arriviamo al ponte tibetano Carasc.

Il ponte tibetano Carasc è stato ultimato nel novembre 2014 ma l'inaugurazione è avvenuta il 31 maggio 2015 per poter ultimare la costruzione e messa in sicurezza dei sentieri di accesso sui due lati della valle. Il ponte consente l'attraversamento della Valle Sementina a quota collinare. In realtà quest'opera non era necessaria: i due versanti non erano mai stati collegati ma lo scopo è quello di invogliare gli escursionisti a visitare questa zona e il ponte ne è diventato l'attrazione principale. E' diventato il ponte sospeso più lungo delle alpi con i suoi 270mt di lunghezza. E' alto 130mt sul fondovalle ed è situato a 696mt di quota su entrambi i lati. La pendenza di ingresso è del 24%. Largo poco meno di 1 metro, il parapetto è alto 1,15mt, il fondo è in legno di larice.
Promossa dalla fondazione San Barnard- Curzutt (San Bernardo- Corte di Sotto) l'opera è costata 1.600.000 CHfr ed è stata finanziata dai comuni vicini, dal cantone e da altri enti.

Attraversiamo il ponte e, dopo le foto, iniziamo la risalita sul comodo sentiero che, cambiato versante, inizia a scendere fino ad arrivare al piccolo borgo con il poggio panoramico che ospita la chiesa di San Bernardo. Una guida, incaricata dal comune di Monte Carasso, accoglie i visitatori. Radunato il nostro gruppo facciamo una visita guidata all'interno della chiesa dove la guida ci illustra i vari aspetti che caratterizzano l'edificio.

La chiesa di San Bernardo è dedicata a Bernardo da Mentone ed è il risultato di modifiche e ampliamenti che si sono succeduti nei secoli. Edificata tra XI e XII secolo nel XV secolo fu ampliata e venne costruito il portico e il campanile. Nel XVI secolo si costruì la cappella di San Nicola e successivamente, il coro e la sacrestia. Gli affreschi, ben conservati, occupano quasi tutte le pareti. Si passa dalla pittura medievale del San Cristoforo e la Madonna del latte al barocco con la crocefissione, gli evangelisti e i dottori della chiesa. Molti sono i Santi raffigurati e di particolare pregio è l'ultima cena attribuita ai maestri seregnesi ricca di elementi riconducibili alla realtà locale. I graffiti esterni che a prima vista possono sembrare atti vandalici, sono storici (quasi tutti). Qualcuno è datato al 1700 e rappresentano la tradizione di lasciare un segno di devozione. Una chiesa così importante sulle colline è motivata dal fatto che, fino al '700 la popolazione locale abitava stabilmente nei borghi a mezza montagna mentre il piano era scarsamente abitato. In seguito i borghi montani furono abbandonati e la chiesa restò chiusa.

Sostiamo per lo spuntino davanti alla chiesa quindi riprendiamo la via. Ci spostiamo al vicino borgo rurale di Curzutt (Corte di Sotto), area soggetta ad un programma di recupero ambientale con lo scopo di riscoprire la vita contadina e l'ambiente della collina alta stabilmente abitata fino al 1700. In questo ambito sono stati realizzati percorsi didattici, un parco giochi per bambini e un ostello. Curzutt è servito dalla fermata intermedia della funivia Monte Carasso- Mornera. La realizzazione di questa fermata ha evitato la costruzione di un deturpante accesso stradale.
Iniziamo la discesa in direzione di Monte Carasso su una ripida scalinata che interseca più volte la strada asfaltata. Con qualche variazione su strada e su sentiero scendiamo su percorsi che portano comunque tutti alla stazione di partenza della funivia. Lungo la strada cantonale facciamo ritorno al vicino posteggio lungo il fiume. Prima di risalire in auto facciamo una breve deviazione risalendo sulla strada sterrata lungo il fiume fino alla chiesa della Madonna della Valle. Questo oratorio è stato costruito in ricordo del miracolo nel quale la Vergine salvò dalle acque una donna e i sui due figli. Originariamente costruito sul greto del fiume l'edificio ha subito varie ricostruzioni e modifiche fino all'arginamento del fiume.
Partecipanti 12: Dario (capogita), Ezio, Alice, Cristina, Pietro, Andrea, Daria, Annalisa, Elena, Cinzia, Regina, Kristina.
Tempi di percorrenza: 2h15' al ponte, 3h15' a San Bernardo, 1h30'sosta fra San Bernardo e Curzutt, 1h15' discesa. Totale 6h00'.
Lunghezza del percorso: 10,0km.
Meteo: coperto, fosco con schiarite

 


Tourengänger: morgan
Communities: Hikr in italiano


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