Il Post di NrvSlc mi ha dato il "la" ma ho preferito aprirne uno personale per estendere meglio ciò che penso anche se annoierò molti.
Basta con questi editti che in 70 pagine di "Visto il...", "Tenuto conto del..." dispongono le nuove norme a livello nazionale nelle quali farebbe fatica ad orientarsi un folto gruppo di avvocati. Uno va a cercarsi ciò che più gli interessa (nel caso attività escursionistica, running, ecc.) e trova qualche rado riferimento da interpretare o per il quale occorre attendere il successivo chiarimento o le FAQ governative. E quando, a fatica, lo individuasse (es: il citato punto 9 per il quale ringrazio Angelo&Ele) perplesso esaminerebbe l'autocertificazione per cercare di capire quale dei casi previsti dal sibillino documento dovrebbe barrare nel suo caso. Sul web naturalmente c'è una profusione di interpretazioni che però davanti alla legge non contano nulla. Conta invece l'interpretazione del Tutore dell'Ordine, egli stesso perplesso ma che ostenta sicurezza, dalla penna del quale può scaturire un verbale che sarà difficile confutare. Bisogna poi fare i conti con le disposizioni di altri enti: Regione, Provincia, Comune. Ognuno di essi fa a gara per aggiungere o togliere accenti al DPCM nazionale. E così assistiamo all'assurdo che si può correre o andare in bici ma non nei parchi o sulle ciclabili che rimarranno chiusi. Non si può, si creano assembramenti che evidentemente i giovanottoni dell'Esercito non possono disperdere come non possono disperdere gli spacciatori che tranquillamente frequentano i luoghi di compravendita della loro merce. Ma quand'anche si trovasse scritto in chiaro ciò che ci interessa si scoprirebbe che si può camminare o correre, certo, in solitudine ma con una mascherina che genera alcalosi respiratoria costringendoci a respirare non ossigeno ma la CO2 che emettiamo noi stessi. Oppure scopriremmo che possiamo sì andare per monti e fare anche scialpinismo ma non dobbiamo usare l'auto per raggiungerli questi monti (almeno fino alle precisazioni di cui al post di NrvSlc malgrado la tesi sostenuta dal Capo dei Vigili di Como, come esempio di confusione). Ci si aspetterebbe che scendessero in campo organismi titolati a farlo come FCI, FIDAL, CAI, Ordine dei Medici ma tutto tace. Si sa che prima di essere organismi sportivi sono organismi politici ma una opinione potrebbero anche esprimerla.
E noi poveracci, provati da arresti domiciliari senza obbligo di firma che ci sono sembrati durare anni, abbiamo provato ad intonare canti liberatori, hashtag di tutti i tipi, abbiamo sperato in questo 4 Maggio per avere subito l'ennesima doccia fredda della confusione e delle dichiarazioni contrastanti. Assisteremo ad una apertura che non ancora avvenuta già è minacciata di richiusura che si dice, dovremo fare, se non tra due settimane, a settembre quando arriverà la 2a ondata come annunciato da vari barbagianni che sono consulenti tecnici di questo governo ma si contendono i riflettori degli studi televisivi per lanciarsi i loro strali. Il più vituperato dai colleghi è l'82enne Prof. Tarro che rilancia metodi che da sempre ci hanno spiegato come validi: aria pura, bagni di acqua salina, sole che stimola la produzione di vitamina D e sterilizza i virus con calore e raggi UV metodi che si usavano fin dall'antichità e più recentemente nelle Colonie Elioterapiche.
Ultimamente ne hanno studiata un'altra: i test immunologici. Ci hanno spiegato che servono a vedere se una persona ha avuto la malattia magari senza accorgersene ma ha sviluppato anticorpi in grado di neutralizzarla. Wow, ci siamo! Allora facciamoli questi test così chi sarà riconosciuto immune avrà un patentino che gli consentirà di tornare al lavoro e di fare quel cavolo che vuole. E invece no! Chi avesse anticorpi (o tramite la fantomatica app Immuni fosse transitato accanto ad un infetto) verrebbe subito messo in quarantena (ulteriori 14 gg) perchè, non si sa mai, potrebbe cavarsela lui ma infettare altri. Qui si dimentica che, statisticamente, se all'inizio il virus ha avuto vita facile impattando su una popolazione indifesa, ora la gran parte ha sviluppato anticorpi o è naturalmente immune o è stata curata ed è guarita o, purtroppo, deceduta. Quindi il virus è in difficoltà. Se all'inizio anche gli stessi sanitari non sapevano bene che pesci pigliare di fronte ad un virus sconosciuto oggi se ne sa molto di più. Sono stati utilizzati farmaci che si sono rivelati utili per contrastare l'infezione o per assistere il paziente nel suo decorso come eparina, antiartritici, remdesivir e altri. Principe tra tutti i rimedi si sta rivelando quello della nonna (intendendo noto da tempo) e cioè fornire all'ammalato anticorpi donati attraverso plasmaferesi da chi ha vinto la malattia, praticamente un vaccino naturale e già disponibile. Nel frattempo attendiamo i tempi tecnici di sviluppo e sperimentazione di uno dei 70 vaccini attualmente in studio aspettando soprattutto che gli organi competenti accorcino i tempi di sperimentazione data l'urgenza ma soprattutto che le Farmaceutiche si accontentino di lucrare il giusto su un vaccino piuttosto che dedicare i loro studi a farmaci per malattie croniche più redditizi.
Va bene, sono andato sicuramente fuori tema e non meriterò la sufficienza ma credo di aver detto cose che tanti di noi pensano e sulle quali abbiamo riflettuto tutti durante questa maledetta quarantena.
P.S.: questi signori che tutti dobbiamo ringraziare ci danno delle ottime notizie (https://youtu.be/DcoImYyu9bA)
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