San Genesio, Monte Crocione

Escursione organizzata ieri sera; avevo in programma una passeggiata con Maurizio, però per problemi di salute di suo padre non può venire.
Allora decido per questo giro che avevo in mente da parecchio tempo.
Avevo già fatto un'escursione in zona, ma senza passare dal Crocione.
Sceso dal treno ad Olgiate, raggiungo Mondonico dove partono i sentieri n° 1 e 2; il primo sale diretto, il secondo fa un giro più largo, ed io prendo questo.
Raggiungo uno spiazzo attrezzato con tavolini; nei pressi si incrociano alcuni sentieri, io seguo il n° 3 che passa sotto il Monte Crosaccia; una traccia sale verso la cima, però con la gran quantità di fango che c'è oggi preferisco rimandare ad altra occasione.
Proseguo lungo la cresta raggiungendo Campsirago, dove ritrovo il sentiero n°1, poi un ripido strappo mi porta a San Genesio.
L'Eremo è chiuso e nascosto da impalcature.
Proseguo ancora con vari saliscendi e sempre molto fango, arrivando al Monte Crocione, 2 ore e 30 minuti escluse soste.
Una croce di metallo di dimensioni non esagerate, un altarino ed alcune panche di pietra in una piccola radura circondata dal bosco, non sarebbe un brutto posto se non ci fossero due alti tralicci coperti di antenne.
Faccio qui la mia sosta per il pranzo.
Se non ci fosse tanto fango e non fosse previsto brutto tempo nel pomeriggio, proseguirei per il Monte Regina e Galbiate; preferisco invece scendere rapidamente ma con cautela per non ritrovarmi sdraiato nel fango.
Invece ieri, al Corno di Canzo Centrale, una zona che come fangosità non scherza, ho trovato terreno quasi asciutto; però questa notte ha piovuto ancora, ma forse ha diluviato, a vedere le condizioni del sentiero.
Scendo alla Cascina Figina; mi dirigo ad Ello, ma sbaglio percorso facendo un giro più lungo del necessario.
Giunto ad Ello riprendo a vedere "bipedi", finora ho incontrato solo ciclisti.
Il tempo è ancora bello, smentendo le pessimistiche previsioni, solo qualche cumulo torreggia sopra le cime.
Una ripida scalinata accorcia la discesa verso Oggiono, raggiungendo la stazione dove aspetto il Besanino che mi riporterà a Milano.
Bella escursione, anche se il sentiero era una pista di fango ed il clima umido mi faceva sudare come una fontana.
Alla prossima
Ciao
Stefano