A picco sull'Oceano: Punta de Gayo
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Secondo giorno a Lanzarote. Ieri abbiamo visitato il cratere più grande, oggi vogliamo percorrere la scogliera più alta, aspra e panoramica dell’isola.
Raggiunto il piccolo paese di Guinate, ad una biforcazione prendiamo la strada di sinistra, che inequivocabilmente si dirige verso la Valle di Guinate. Al primo slargo lasciamo l’auto e proseguiamo a piedi lungo la sterrata che attraversa i neri campi coltivati. Non esiste segnaletica, ma facendo attenzione, prima che la strada risalga sulla sinistra, si scorge una traccia sulla destra che risale in direzione di un evidente intaglio nella roccia. Raggiunto questo siamo già a picco sul mare.
Proseguiamo lasciando il crinale e per evidenti tracce raggiungiamo una sterrata che in breve ci riporta alla vista mare. Qui incrociamo una gita scolastica, poi più nessuno!
Ci troviamo ora sull’altopiano del Gayo, lasciamo la sterrata e seguiamo la facile traccia di sentiero a ridosso del precipizio.
Il vento qui non manca e qualche raffica decisa m’impone di richiamare all’ordine Lella che insiste nell’avvicinarsi al ciglio per guardare sotto……
Sulla Punta de Gayo siamo a 544 metri a picco sull’oceano…….è uno spettacolo!
Torniamo facendo un ampio giro sull’altopiano fino a riportarci sul percorso dell’andata, poi, raggiunto l’intaglio iniziale, invece di scendere nella Valle di Guinate, proseguiamo ancora in direzione della Punta di quota 493, altro bellissimo balcone sulle isole oltre El Rio. Infine, per tracce, scendiamo nella valle, proprio in corrispondenza del punto dove abbiamo lasciato l’auto.
Un’escursione breve ma spettacolare!
continua................
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