Traversata Rif. Città di Busto - Rif. Margaroli, Val Formazza

La mia prima visita in Val Formazza.
Come spesso capitava allora visitavo spesso zone interessanti dal punto di vista naturalistico.
Giunto a Ponte Formazza incontro la moglie di Marco, il gestore del Città di Busto, che mi dà un passaggio in auto fino ai piedi delle Cascate, prima di fare le sue commissioni.
Risalgo il sentiero che arriva in cima alla cascata, dove una sosta per ammirare il panorama sulla Val Formazza è d'obbligo.
Proseguo lungo la strada (chiusa per lavori in seguito ad una frana) fino al Lago di Morasco, facendo un'altra sosta a Riale, per osservare l'architettura di questo bel paesino.
Dal lago proseguo fino a Bättelmatt, dove producono uno dei formaggi più buoni che abbia mai mangiato.
Qui a sinistra si trova il sentiero che sale al Rifugio Città di Busto, dove arrivo nel primo pomeriggio.
Faccio conoscenza con Marco, il gestore, ed in seguito potrò apprezzare la loro ottima accoglienza e l'ottima cucina.
Aspettando l'ora di cena faccio una breve escursione sulla Piana dei Camosci ed alla diga del Sabbione.
Il giorno dopo chiedo consiglio per una facile escursione.
Adriano, un ragazzo di Genova, mi propone questa traversata al Rif. Margaroli; non ho portato attrezzatura da ghiaccio, ma Adriano mi assicura che è facile e mi presta i suoi bastoncini.
Raggiungiamo il Lago del Sabbione, traversiamo la diga e cominciamo a salire lungo il sentiero che raggiunge l'estremità orientale del Ghiacciaio del Sabbione.
La pendenza è moderata, ed anche sul pendio di neve ghiacciata si procede tranquillamente anche senza ramponi.
Non so esattamente dove siamo passati per scendere al Rifugio Margaroli, ma dalla foto dove si vede il Lago Sruer direi che si tratta del Passo tra la Punta Lebendun e la Punta del Costone.
Discesa veloce prima sulla neve che nel frattempo si è rammollita, poi sugli sfasciumi fino al Lago Sruer, e da qui in breve al Rifugio Margaroli.
Sosta per il pranzo (nonostante ci sia stato diverse volte, non ricordo come sia la cucina), un poco di riposo poi la discesa a Ponte.
Un passaggio in auto fino alla stazione di Domo e poi il rientro a Milano.
Due splendide giornate, non solo per il tempo, ma anche per la compagnia e l'accoglienza del Città di Busto, dove purtroppo non vado più da parecchi anni, ma che ho frequentato spesso; infatti fino a due anni fa è stato il mio rifugio più frequentato come pernottamenti.
Ma in questi ultimi anni, per motivi vari, non riesco più ad organizzare un giro in zona.
Speriamo per il prossimo anno, ne sento la mancanza.

Ciao
Stefano