canton URI,Rotondo hutte m.2571: la regione che non delude mai se cerchi neve!


Publiziert von Alberto , 10. Dezember 2013 um 11:41.

Region: Welt » Schweiz » Uri
Tour Datum: 8 Dezember 2013
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo Rotondo   CH-UR 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 1033 m
Strecke:Realp m.1538 - witenwasseren - Ebnen m.1835 - Susbiel m.2078 - Oberstafel m.2221 - im talli -Rotondohutte m.2571
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Chiasso - Bellinzona - tunnel del Gottardo - uscita Goschenen - Andermatt -Hospental - Realp [p ]
Unterkunftmöglichkeiten:Rotondo hutte
Kartennummer:CNS n°5001 Gotthard

In settimana mi giunge la mail da parte di Ivan con l'invito a partecipare alla ciaspolata in Engadina: purtroppo per me è impossibile dato che smonto dal turno notturno e quindi posso solo ringraziare e procedere con la ricerca di un posto dove fare una bella ciaspolata domenicale. Mauro e Mimmo questa domenica non saranno presenti e su richiesta di Mauro su dove andare sabato gli do un suggerimento che sicuramente merita.

E' un po di tempo che Enzo non fa un escursione con me,provo a contattarlo per sentire se può domenica (so che è una cosa rara ma tentare non nuoce). Caso vuole è disponibile e mi avvisa che vede di portare qualcuno,chiedendomi se io ho già altri invitati: gli rispondo che ho avvisato Angela (dato che non sempre può al sabato) la quale mi dovrebbe far sapere....conoscendola sarà molto difficile che risponda subito,deve riflettere,consigliarsi e poi,eventualmente decidere di mandare un sms....che a volte arriva o con risposte prevedibili o dopo la data fissata,nonostante so che il cellulare per lei è vita e lo guarda spesso.

Ma che ci volete fare: è così.....!

Con Enzo mi metto d'accordo sulla zona e dato che la neve si sta sciogliendo e mi spiacerebbe che noleggi le ciaspole per poi non usarle,decido per il canton URI che non mi ha mai deluso in quanto a neve e ne ho sempre trovata in abbondanza,ma anche per me è la prima volta che ci vado nel mese di dicembre,quindi si può dire....una scoperta!

In via definitiva siamo in 3 e a Saronno conosco Antonella,collega di Enzo,la prima volta che fa una ciaspolata,quindi bisogna riflettere bene sul dove andare. Giunti a Realp le proposte sono 3 di cui una con 1200 m. di dislivello,poi visto che la neve non abbondava nonostante la recente nevicata a fine settimana,decido che è meglio per la Rotondo hutte,una lunga "passeggiata" alla portata di molti....certo,per un buon tratto all'ombra.

 

Quando ti fai una certa esperienza dei luoghi (e la mente non è colpita da alzaimer) sai dove è meglio andare per fare una ciapolata,dato che è un paio di settimane che fa bello e la neve si scioglie,è meglio cercare tra le zone o con salita a nord oppure dove abbonda la neve. Ho visto le web venerdì pomeriggio e la meteo a Realp non era delle migliori,infatti giunti sul posto,era visibile che sia nevicato di fresco,non solo,il bollettino valanghe dava 3 marcato anche in questa zona,poi,dato che vi era Antonella e non sapendo come reagisse al freddo e alla camminata "anomala" con tali attrezzi,bisogna che la meta o meglio il tracciato,sia di facile approccio.

 

Il cartello in paese da ben 4 ore in versione estiva (non 2 ore e 30....) e il parcheggio si sta riempiendo di sci alpinisti, la maggior parte saliranno allo Stotzinger Firsten e altri ( che abbiamo rivisto,percorrendo un giro ad anello).

Alle ore 8,12 partiamo e percorriamo la stradetta militare,la neve non abbonda e vi assicuro che non ho mai visto così poca neve,ma sicuramente molta di più rispetto ad altre zone e a pari quota e pari esposizione: anche la salita alla Albertheim non comportava molta neve,nonostante ciò si poteva fare una bella ciaspolata.

Il bello è che la neve per la prima volta,non comportava la fatica dopo lo sfondamento,neve farinosa per tutto il percorso.

 

Camminiamo e la giornata si prospetta di memorabile ricordo visto il sole e la nitidezza del cielo splendente: giunti al bivio che segnala il percorso invernale,decido di procedere sulla strada evitando ad Antonella il ripido tracciato che si innesta nuovamente su codesta strada abbreviandone il tracciato. Al momento non vi è pericolo di valanghe,poca neve e farinosa.

Giunti alla fine della strada dopo quasi 8 km. si ricomincia a risalire la valletta: qui veniamo a conoscenza che Antonella ha uno strappo muscolare (che poi al ritorno ci rivela essergli venuto dopo aver praticato il primo breve taglio....mannaggia,quando si hanno dei problemi è meglio rivelarli il prima possibile,senza timore). Quindi si deve procedere a pochi passi con soste frequenti e giungiamo alle ore 12,25 al pianoro di quota 2430 dove si vede la capanna.

 

Mostro il tracciato e gli alti pali che ne segnano il percorso,spiego com'è e Antonella è lì,che fissa la capanna: Enzo consiglia con insistenza che è meglio per Antonella rinunciarvi,fermarsi qui al sole e riposare. Mi dice di salire e gli dico di andare lui,io l'ho fatta tante di quelle volte ma insiste che resterà con Antonella alla quale non posso che dare alcune pillole di consigli: 140 m. di dislivello non sono tanti ma in certe condizioni fisiche possono fare la differenza,non solo,bisogna pensare che la differenza li fanno i 900 m. che si devono fare in discesa e questi la differenza la fanno eccome,in particolare se si hanno problemi fisici subentrati durante l'escursione.

 

Altra cosa importante da non sottovalutare che ho descritto in precedenti relazioni: è molto più difficile rinunciare quando la meta è vicina, a pochi passi, mentre è molto più facile mettersi a rischio e conquistarla ed è per questa ragione che coloro abbiano a scegliere la rinuncia e l'accettano con sofferenza, troveranno ammirazione e stima!

 

La montagna non ha bisogno di "EROI" ma solo di essere vissuta per ciò che Ella sa offrire,opportunità come la scelta tra vivere o morire: parole grandi e forti ma che coloro che affrontano la Montagna devono tenere a mente. La Montagna non toglie la vita a nessuno,siamo noi stessi che decidiamo sul nostro futuro: questo è il mio pensiero,forse unico ma vero come del resto sostengo con prove tangibili,dimostrando con la pratica che è quella che conta più delle belle parole!

 

Enzo mi dice di proseguire mentre loro si apprestano a pranzare (sono le 12,35) e dopo 10 minuti, 3 ore e 20 minuti effettivi e ben 10 km. di percorso sono alla capanna Rotondo dove per la prima volta la vedo senza gestori e con alcune modifiche all'entrata. Decido di entrare per curiosare: in automatico si accende la luce tramite fotocellule di movimento,i servizi sono accessibili scendendo una scala interna,a destra si accede al locale per togliersi gli scarponi (nel caso,vi sono le pantofole giganti dove vi si possono inserire gli scarponi e accedere ai locali,superiori tramite una scala per accedere al dormitori composto da letti a castello con piumoni e allo stesso piano il locale con cucina invernale,per la prima volta accessibile data la mancanza della presenza del gestore (in tal caso sarebbe chiuso). La curiosità era tanta,la tentazione di farmi una notte quassù pure ma dovevo scendere più presto possibile e quindi raggiungo gli amici dove mi accingo a mangiare e bere qualcosa poi alle 13,30 riprendiamo la via del ritorno mentre Antonella si sente essere stata di peso,quindi non posso evitare di esprimere un mio pensiero: un esempio banale,semplice che un bimbo può capire facilmente (mentre vi sono adulti dalla capoccia de coccio): mai sentirsi d'intralcio o pensare di rendere il passo lento,la cinquecento non potrà mai andare alla velocità di una Ferrari,ma una Ferrari può sempre andare alla velocità della cinquecento.

 

Piano piano godendoci per tutto il percorso l'ombra che oramai ci avvolge,il sole che illumina ancora per molto lo Stotzinger Firsten e la zona della Albertheim hutte,non senza sofferenza anche se Antonella dice che sta bene,arriviamo al parcheggio verso le 17,15 con una temperatura di -5° dove si nota la deserta piazza: ATTENZIONE, se qualcuno vuole farsi una 2 giorni,tenga presente che è vietato parcheggiare l'auto dalla 02,00 alle 08,00 infatti il parcheggio calcola un massimo di 18 ore dal costo di 3 franchi (ovviamente chi vuole paga meno in base a il tempo ben segnalato sulla macchinetta). E' una cosa strana a cui ho fatto caso oggi,presumo che almeno il parcheggio esterno,situato prima del paese non vi siano divieti di questo genere,anche se non ho verificato.

 

Oggi ho potuto apprezzare per la prima volta questo tracciato mai praticato in autunno inoltrato ma sempre verso fine inverno/inizio primavera,quindi cuccandoci molta ombra e molto "fresco" ma ne è valsa la stupenda giornata che è stata apprezzata anche da Enzo e Antonella.

 

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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