Bis all'Alpe Mognone 1463 m e Alpe Orino 1395


Publiziert von cristina , 30. Oktober 2013 um 08:49. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:27 Oktober 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima dell'Uomo   CH-TI 
Zeitbedarf: 1 Tage
Strecke:Gudo-San Defendente-Capanna Alpe Mognone-Capanna Alpe Orino-Monti del Laghetto-Caslitt-Gudo
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano-Chiasso. Autostrada svizzera uscita Bellinzona Nord. Seguiamo le indicazioni per Locarno e raggiungiamo Gudo, posteggi liberi all'entrata del paese.

Cristina
Mi sa che questo è un posto che ci porta sfortuna (
http://www.hikr.org/tour/post64456.html).

A Maggio nonostante le previsioni di sole ci siamo presi un temporale con i fiocchi in mattinata, oggi le previsioni danno acqua nel pomeriggio e dovendo essere giù nel primo pomeriggio la cosa non ci interessa più di tanto.

Avvisiamo gli amici del programma, si decide di partire con due macchine perche Andrea e Vincenzo vorrebbero allungare.

A casa pioviggina, in dogana pure, lungo la strada si alterna pioggerellina, pioggia, asciutto in una continua altalena.

A Gudo non piove, ma per quanto? Giusto il tempo di mettere gli scarponi! Comincia così il toto come mi vesto. Umidità e caldo sono altissimi, ognuno parte vestito in modo diverso e nella prima mezz’ora è un continuo modificare l’abbigliamento in cerca di trovare quello più giusto. Ombrello e maglietta sembrano l’abbigliamento migliore.

La salita lungo la mulattiera nel bel bosco di castagni regalerebbe una bella raccolta, anche qui non sono grandi ma sono parecchie e qualcuna degna di nota c’è.

Marco sale senza fare nessuna sosta, è malaticcio, tosse e raffreddore lo assillano da qualche giorno e oggi sarebbe stata una giornata da letto, ma le previsioni di una mezza giornata asciutta ci avevano comunque fatto sperare in una giornata in montagna e in compagnia. Il suo fine ora è raggiungere la capanna, cambiarsi e scendere, posso capirlo, in questo periodo non può permettersi di ammalarsi. Andrea neanche a dirlo sale come un fulmine seguiamo Vincenzo, Marco ed io, questa volta ultima non per scattare foto ma per raccogliere almeno qualche castagna, ma giusto la porzione giornaliera perché essendo solo io interessata alla cosa, nessuno si degna di aspettarmi! Però i miei due compagni mi devono ringraziare perché a un bivio con cartello chiaro ed evidente, bolli pure, che indicano di svoltare a dx loro se ne vanno dritti, ciecati! Cieca lo sono pure io ma per fortuna un poco più attenta!!!!!

Va beh a parte questo intermezzo che mi fa diventare Uno del terzetto la salita non ha molto da raccontare. Si chiacchiera delle varie magagne che ci affliggono in questi giorni, arriviamo a un altro bivio, dove incrociamo il gruppo che sta salendo in capanna per la castagnata, sono i primi per cui giunti alla Mognone ci siamo solo noi cinque e due di loro. Ci consultiamo sul da farsi, io propongo di scendere vista la salute precaria di Marco, Andrea e Vincenzo come d’accordo vogliono proseguire per portarsi a casa una cima, non sarà quella che speravano ma una cima se la mettono in tasca, a Marco N. va bene qualsiasi cosa ma di continuare a salire per la cima non ne ha voglia. Qui sembra stiano arrivando una dozzina di persone, per cui staremmo troppo stretti per cui Marco propone di continuare per l’Alpe Orino, cambiarsi, mangiare qualcosa e poi scendere. Sono un po’ scettica per via del freddo che sta prendendo e della discesa che ricordo abbastanza scivolosa già con l’asciutto figuriamoci ora! Però alla fine decidiamo di fare così. Ci dividiamo, ma appena fuori dalla capanna ci accoglie un vento gelido, sperem, vento gelido…no buono con magliette bagnate!

Come prima Marco parte in quarta e Marco N. ed io lo seguiamo più tranquillamente. Fortunatamente i bolli sono evidentissimi perché il sentiero sparisce tra le foglie e la nebbia ci fa vedere solo pochi metri davanti a noi tanto che anche la capanna la vedo solo quando sono a pochi metri.

Entriamo e Marco sta provando ad accendere il camino ma con scarso successo, non ci mettiamo neanche tanto impegno poiché non è nostra intenzione fermarci a lungo. Cambio abiti, mangiucchiamo velocemente e poi ripartiamo e per il momento almeno non piove.

La discesa fino all’Alpe Laghetto è tranquilla, poi aumenta la pendenza e la scivolata e lì lì che ci attende ad ogni passo. Radici e pietre sono saponette, per non parlare dei ponticelli in legno, al primo abbiamo addirittura temuto di non riuscire a passare, cadere da lì non era per niente salutare, più veloce sicuramente ma poco salutare!

L’ultima mezz’ora la facciamo sotto un bello scroscio e solo fuori dal bosco la pioggia si trasforma in pioggerella.

Per fortuna in macchina abbiamo un cambio asciutto perché tutto quello che abbiamo addosso e nello zaino e completamente bagnato o alla meno peggio umido!

Che dire la montagna è anche questo, se non fosse stato per il timore che la tosse e il raffreddore si trasformassero in qualcosa di peggio ci saremmo goduti la giornata e la compagnia in modo di certo migliore.

Grazie comunque a Andrea, Marco N. e Vincenzo.
 

Poge
Nonostante il tempo da lupi, con Vincenzo decidiamo di proseguire per la Cimetta d'Orino, che raggiungiamo abbastanza rapidamente (con questo tempo cosa ci fermiamo a fare?). Ridiscendiamo brevemente sui nostri passi e decidiamo di salire anche la quota 1906m che segna l'inizio della cresta di Cima Morisciolo (da qui stesso panorama di prima, cioè niente).
Ritornati nei pressi dell'Alpe Morisciolo, prendiamo il sentiero che ci conduce alla Capanna Orino, dove ci fermiamo un attimo per mangiare qualcosa per poi scendere per lo stesso sentiero "viscido" fino a Gudo (attraversando a passo di lumaca i ponti di legno unto).

Dislivello 1800 metri per 17 chilometri circa.

NB.: grazie a Cristina per l'idea del giro, anche se poi per vari motivi l'escursione l'abbiamo fatta quasi "ognuno per se": recupereremo presto con un altro giro!

NB2: Purtroppo non ci sono foto, è vero che il panorama era nullo, che la pioggia intermittente non invogliava alla sosta fotografica, ma qualcosina si poteva fare. Pazienza!!!

 


Tourengänger: cristina, Marco27, Andrea!


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Kommentare (4)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 31. Oktober 2013 um 16:09
Magliette bagnate e tempo così.
Soprattutto un augurio di guarigione a Marco27
Ciao

Marco27 hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. Oktober 2013 um 16:22
Grazie !!
andare in giro per ospedali non ha mai fatto bene a nessuno... e infatti la medo molto più lunga del solito.... :-(

ugo hat gesagt: Posto e torte c'erano per tutti
Gesendet am 31. Oktober 2013 um 17:30
Mi spiace non avervi incontrato.....in capoanna ci si poteva stringere e una fetta di torta e un bicchiera di vino e della ottime castagne bollite c'erano per tutti....alla prossima occasione.....non troppo in alto....

cristina hat gesagt: RE:Posto e torte c'erano per tutti
Gesendet am 4. November 2013 um 08:58
Una giornata davvero infelice meteorologicamente, avevamo sperato nell'asciutto almeno in mattinata...peccato!


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