Cima Verosso 2444 m, traversata in val bognanco
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Questa mattina sono da solo per cui scelgo la gita in base alla meteo: Formazza e Devero
sono in mezzo alla tormenta, Divedro idem, non mi resta che la Val Bognanco, sgombra da
nuvole. Arrivato a San Bernardo, già al sole, preparo gli attrezzi e metto subito i rampanti,
vista la temperatura ed il vento; direzione Cima Verosso, escursione abbastanza impegnativa
in invernale. Dal parcheggio seguo i segnavia, sugli alberi, del sentiero estivo e comincio a
risalire il fitto bosco di pini e larici e quando questo dirada, il percorso è un susseguirsi di
ripidi pendii e brevi tratti più amici. Il percorso è molto panoramico poichè si svolge quasi
tutto in cresta e spaziando con lo sguardo sento meno la fatica. La neve è quasi sempre
ben portante e tutto va al meglio ( a parte il vento a tratti fastidioso ).
Arrrivato in vista della meta, devo ancora affrontare il tratto più ostico ovvero la lunga affilata
cresta finale, oggi in condizioni peggiori di come l' attendessi ma, fortunatamente mi sono
portato gli attrezzi. Calzo i ramponi, sci sullo zaino e picca in mano: nel mio procedere
le condizioni sono sempre peggiorative (a tratti non riesco a piantare la picca) e devo
concentrarmi al massimo per uscire da quell' imbroglio. Finalmente ne esco e festeggio con
una bella marlboro. In breve arrivo in vetta, con un vento che mi sposta, e devo ripararmi dietro
l' omone per poter spellare; qualche veloce foto e poi via in direzione ovest su cemento armato
e, superato il traverso in direzione est, arrivo alla Bocchetta di Gattascosa e quindi al Rifugio
dove mangio qualcosa poi, per il sentiero estivo, velocemente al punto di partenza.
roby
sono in mezzo alla tormenta, Divedro idem, non mi resta che la Val Bognanco, sgombra da
nuvole. Arrivato a San Bernardo, già al sole, preparo gli attrezzi e metto subito i rampanti,
vista la temperatura ed il vento; direzione Cima Verosso, escursione abbastanza impegnativa
in invernale. Dal parcheggio seguo i segnavia, sugli alberi, del sentiero estivo e comincio a
risalire il fitto bosco di pini e larici e quando questo dirada, il percorso è un susseguirsi di
ripidi pendii e brevi tratti più amici. Il percorso è molto panoramico poichè si svolge quasi
tutto in cresta e spaziando con lo sguardo sento meno la fatica. La neve è quasi sempre
ben portante e tutto va al meglio ( a parte il vento a tratti fastidioso ).
Arrrivato in vista della meta, devo ancora affrontare il tratto più ostico ovvero la lunga affilata
cresta finale, oggi in condizioni peggiori di come l' attendessi ma, fortunatamente mi sono
portato gli attrezzi. Calzo i ramponi, sci sullo zaino e picca in mano: nel mio procedere
le condizioni sono sempre peggiorative (a tratti non riesco a piantare la picca) e devo
concentrarmi al massimo per uscire da quell' imbroglio. Finalmente ne esco e festeggio con
una bella marlboro. In breve arrivo in vetta, con un vento che mi sposta, e devo ripararmi dietro
l' omone per poter spellare; qualche veloce foto e poi via in direzione ovest su cemento armato
e, superato il traverso in direzione est, arrivo alla Bocchetta di Gattascosa e quindi al Rifugio
dove mangio qualcosa poi, per il sentiero estivo, velocemente al punto di partenza.
roby
Tourengänger:
tignoelino
Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (14)