Verosso (2.444m) ad anello
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Tentativo riuscito, finalmente, dopo il fallimentare giro di un paio d'anni fa in cui iniziò a grandinare a circa 20 minuti dalla cima con conseguente fuga a ritroso e scivoloni vari. Anche due anni fa ero con Mimo, mentre in questa uscita, oltre a lei anche Fede.
Parcheggiamo comodamente all'ampio spiazzo di San Bernardo q1620 e prendiamo il sentiero diretto per il Verosso, il quale, rispetto ai sentieri per il Monscera, parte decisamente in piedi. L'ambiente è bellissimo, conifere, rododendri, il giusto clima, un'ottima vista. Si seguono sempre i bollini segnaletici o gli ometti fino a ingaggiare alcuni passaggi dove la dorsale si fa più stretta, assistiti da fune, non difficili e nemmeno esposti, una sicurezza in caso in neve o pioggia. Sul tratto finale tra grossi blocchi è possibile deviare a naso con piacevoli passaggi arrampicosi, non obbligati. Cima Verosso q2444 conquistata senza problemi e pausa con panorama annesso.
Per scendere vi sono due possibilità: o direttamente verso Nord oppure a naso in direzione SW mirando più o meno al Passo di Oriaccia, senza toccarlo, e poi piegare verso il piccolo laghetto nominato Oberer Tschawinersee q2208. Per scendere al laghetto è presente una traccia tra pietraie e grossi massi, bisogna stare un po' attenti all'equilibrio per chi non è pratico. Dal lago scendiamo alla bocchetta di Gattascosa q2149 dove un grosso nevaio residuo regala qualche problema nell'ultima parte. Giunti al Rif. Gattascosa q1993, affamati come lupi, ci lasciamo cedere al menu "degustazione" composto da diverse portate di carne (cinghiale, cervo ecc...) e un bel piatto di polenta.
Il ritorno a San Bernardo avviene per il piacevole sentiero che passa vicino al Lago di Ragozza q1958

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