Petit Blanchen (3592 m)
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Oggi le previsioni sono (abbastanza) buone, ed allora decido di rispolverare un progetto che ho nel cassetto da un anno circa : il Petit Blanchen. Lo avevo scelto perché è un balcone sulle montagne Vallesane (dal Grand Combin al Mont Blanc de Cheilon) raggiungibile facilmente ed in giornata dalla Val d’Aosta.
Parto in solitaria lungo la Comba du Grand Chamin. Strada sterrata, quindi vado con le scarpette, buona idea. Incontro un pastore con le sue mucche. Ovviamente sarà l’unico incontro della giornata ! Proseguo nella Comba de la Sassa. Alla mattina, prima che si alzi il sole (e qui oggi è sorto alle 9:30), la valle è tetra e umida.. Al ritorno, illuminata dalla luce del sole, la ritrovo verde e rigogliosa, una distesa di pascoli solcata da mille rivoli.. Ma torniamo alla mattina. Dopo quota 2500 il sentiero incomincia a salire, svolgendosi lungo una morena, fin poco sotto al bivacco, invisibile fino a pochi metri prima. Minuscolo, ma pulito. Peccato per il libro di bivacco, le cui pagine sono riempite completamente e gli ultimi passaggi risalgono al 2008..
Mangio qualcosa e proseguo in direzione Col de Sassa. Qualche ometto, poi le tracce si perdono completamente. Incontro un nutrito gruppo di stambecchi (femmine e nuovi nati) mi faranno compagnia per tutta la giornata. Ogni tanto la mia presenza li fa fischiare (cosa che ignoravo prima di aver letto, qualche giorno fa, il rapporto di giorgio59m che ne parlava), tuttavia si lasciano fotografare da qualche decina di metri senza battere ciglio.. è notorio che gli stambecchi siano molto meno schivi dei loro cugini camosci..
Salendo, incomincio ad imbattermi con quello che sarà il mio problema di tutta la giornata : pietraie mobili ! Non sono i soliti scisti, a cui sono ormai abituato, ma sono altrettanto fastidiosi.. forse anche più subdoli.. Non so quante volte ho dovuto mettere la mano a terra per le scivolate..
Mi sento lento, oggi.. lo sono fin dal fondovalle.. Al bivacco arrivo comunque in 2h43m, contro le 3 ore e ¾ che dà la mia guida.. ma è da lì che i tempi si dilatano enormemente.. Inutile passare dal Col de Sassa, lambito da un ghiacciaio piccolo, ma ancora “cattivo”.. Mi dirigo verso una punta non quotata (3310 ca.), da cui do uno sguardo alla sottostante Comba d’Oren, quindi svolto bruscamente a sinistra e mi dirigo verso il Col E de Blanchen. La salita è tutta sugli sfasciumi che ho descritto prima. Sento degli stambecchi correre.. mi metto prontamente il casco, che non si sa mai ! Lentamente e faticosamente, arrivo al colle. Non è la salita dura.. il terreno è delicato solo in una fascia da superare, ma senza alcun pericolo, comunque.. la vetta è sempre lì, a due passi da me.. sono io che oggi non ne ho.. Non è comunque un problema, se non per il timore che il tempo si guasti e non mi permetta di godere appieno del panorama che, lo so, si aprirà a me scollinando. Ed il panorama dal colle è superbo.. Sotto di me il candido Glacier de Blanchen. Davanti, una distesa di cime a me care e la catena Ruinette-Mont Blanc de Cheilon, vista da una prospettiva esattamente opposta rispetto a quella che sono abituato ad osservare. Alla mia sinistra, ad un centinaio di metri, la mia vetta. Visto da sotto, il Petit Blanchen sembrava una semplice spalla del fratello maggiore, mentre dal colle si mostra come una cima svettante, anche se solo di una trentina di metri rispetto al colle. Percorro la facile e divertente cresta e sono in cima !
La discesa dal Col de Blanchen è delicata, anche se assolutamente mai pericolosa. Scelgo una via leggermente diversa, passando da uno dei pochi nevai rimasti. Le ginocchia, spesso sollecitate dalle pietre mobili, mi fanno male, ma stringo i denti. Sono al bivacco e poi la discesa a valle. Finalmente, giunto all’alpeggio, c’è la strada sterrata e posso mettere le scarpe da trail.. una liberazione. Facilmente sono alla macchina.
Una cima poco conosciuta in una delle tante valli laterali (Combes) della Valpelline, che io amo e che, a poco a poco, sto esplorando, balcone sulle mie amate Alpi Vallesane..
Arrivederci, Valpelline, ci rivedremo senz'altro, presto o tardi..
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