9° Giorno: Rifugio Federici Marchesini al Pagarì - Rifugio Soria Ellena


Publiziert von cristina , 29. August 2012 um 09:21. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:19 August 2012
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   F 
Strecke:Rifugio Pagarì-Bivacco Moncalieri-P.so dei Ghiacciai-Rifugio Soria Ellena-P.so di Finistra-Rifugio Soria Ellena
Kartennummer:Parco Naturale Alpi Marittime 1: 25.000 - Edizioni Blu

Oggi terminiamo la traversata ma essendo domenica abbiamo deciso di fermarci un’ultima notte in rifugio, tra l’altro ce ne hanno parlato molto bene ed è l’unico che non conosciamo della zona. Per evitare il casino della colazione visto che è pieno come un uovo, la facciamo un mezz’oretta prima degli altri e mentre loro si alzano noi partiamo. Si perdono subito circa 200 m di quota poi un sentiero a mezza costa, attenzione ad un breve tratto franato che in caso di mal tempo potrebbe non essere simpatico da passare. Passiamo il P.so soprano del Muraion e risaliamo il Vallone di Pantacreus alla volta del bivacco Moncalieri e quindi al P.so dei Ghiacciai segnalto con una corda dove una volta c’erano appese le bandierine tibetane ora c’è di tutto ma essendo, penso, dei ricordi che ognuno lascia, non dà per niente fastidio. Lasciamo il caldo torrido della salita per una fresca discesa all’ombra. Il primo tratto un poco più impegnativo, c’è una catena di sicurezza un po’ malmessa diventa poi più semplice, sempre ben segnalato con bolli rossi e ometti. In ogni caso questo passaggio è segnalato come EE, niente di difficile ma eviterei di portarci chiunque. La discesa al Rifugio Soria Ellena è molto lunga. Siamo contrari ai tagli di sentiero perché non fanno che rovinare le nostre belle montagne ma questa volta siamo quasi alla frutta e vedere gli innumerevoli tornanti che scendono a valle ci lasciano nello sconforto per cui dove c’è una traccia tagliamo, così facendo abbreviamo un po’ i km. Arriviamo al rifugio insieme ai primi “escursionisti della domenica” e già il vociare continuo comincia a disturbarci per cui una volta avuta la camera e preso lo zainetto con l’acqua e qualche biscotto decidiamo di salire al Colle della Finestra, il passaggio più frequentato per raggiungere il Refuge Madone de Fenestre. La salita è comoda ma è il caldo che uccide, una volta al colle però siamo molto soddisfatti è un posto molto suggestivo, in effetti questi colli di confine con le loro caserme e casermette mi fanno sempre questo effetto, in più quei picchi aguzzi dietro la caserma mi lasciano senza parole. Il posto è meraviglioso ma quello che ha visto passare è tutt’altro. Sulla caserma la stessa targa che abbiamo trovato al Colle della Ciriegia. Tornati al rifugio dopo le solite pratiche di preparazione letto e lavaggio ci dedichiamo al riposo totale in attesa dell’ultima cena.
 
DATI GPS
Dislivello 1020 m
Km 19,65
 

Tourengänger: cristina, Marco27


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Kommentare (4)


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homo selvadego hat gesagt:
Gesendet am 30. August 2012 um 20:11
ma dai...allora eravate proprio voi...volevo venire a salutarvi ma non ero sicuro...peccato...!!!

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. August 2012 um 08:41
Peccato veramente...

Se ci avessero messi a tavola insieme forse ne avremmo parlato. Tra l'altro siamo più o meno vicini di casa.

Andato bene il vostro trekking?

Salutoni. Cri

homo selvadego hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. August 2012 um 08:52
e già se fossimo stati sul medesimo tavolo....il trek è andato benissimo anche se purtroppo un nostro amico ci ha dovuto abbandonare per problemi familiari...non so voi ma anche in questo trek a parte voi di italiani che percorrono le terre alte più giorni non ne abbiamo incontrati, tutti mordi e fuggi...e pensare che a mio parere è il modo più bello per vivere questo meraviglioso mondo...namasté

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. August 2012 um 12:07
Hai perfettamente ragione, gli italiani sono da rifugio a mezzogiorno alla sera difficilmente se ne trovano. Noi ormai sono 13 anni che facciamo le ferie in questo modo. Non sono ferie riposanti ma sono il modo migliore per vivere la montagna.

Salutoni e buone escursioni. Cri


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