Da Montuglio a Labbio lungo la via dei Monti Lariani
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Montuglio, 1 agosto 2011.
Decisione dell’ultimo minuto ricade come prima escursione con Matteo sulla via dei monti lariani.
Lasciamo l’auto a Montuglio sopra i monti di Treccione nei pressi della Baita degli amici di Montuglio. Ci dirigiamo subito seguendo la segnaletica bianca e rossa 3 che ci porta in un continuo saliscendi negli impluvi della val Vezzedo o val di Bulèe arrivando a Luine nella valle delle Grigne passando i monti Bracco e i monti di Pizzuccio. Superata la chiesetta di San Domenico e suonata rigorosamente la campana proseguiamo per porta Livera dove troviamo qualche baita ancora in uso, arrivando ai monti di Naro 11087 m dove facciamo sosta vicino a una fontana e a una casetta, Qui conosciamo Gaudenzio “locas” in pensione che dopo qualche chiacchera di troppo incomincia a raccontarci la storia di questi posti, dei suoi nonni, bisnonni …. ecc.
Ripartiamo, arricchiti di storie locali e con sguardo a monte verso il Dosso di Naro ci dirigiamo risalendo la valletta erbosa all’Alpe n’Alcim 1206 m. nel punto più alto di tutto il tratto percorso. Da qui s’incomincia a scendere verso la val Margone e verso i monti Adacca 1182 m. e Brecchio, dove ci concediamo un’altra pausa giocando con un’altalena mozzafiato. Qualche foto, e di nuovo in marcia verso le vicinissime baite di Labbio sede di un agriturismo gestito da una simpatica signora indiana che parla dialetto laghee.
Il nostro itinerario per monti finisce qui (anche se avrei preferito continuare fino a Garzeno) dove ci aspetta una bella discesa verso la val della Chiesa lungo una carrozzabile che ci porta ai monti di Bellano sopra Musso dove Monica ci attende per il rientro.
Consiglio questo itinerario fatto con molta calma osservando paesaggi e cose che stanno cambiando …
Decisione dell’ultimo minuto ricade come prima escursione con Matteo sulla via dei monti lariani.
Lasciamo l’auto a Montuglio sopra i monti di Treccione nei pressi della Baita degli amici di Montuglio. Ci dirigiamo subito seguendo la segnaletica bianca e rossa 3 che ci porta in un continuo saliscendi negli impluvi della val Vezzedo o val di Bulèe arrivando a Luine nella valle delle Grigne passando i monti Bracco e i monti di Pizzuccio. Superata la chiesetta di San Domenico e suonata rigorosamente la campana proseguiamo per porta Livera dove troviamo qualche baita ancora in uso, arrivando ai monti di Naro 11087 m dove facciamo sosta vicino a una fontana e a una casetta, Qui conosciamo Gaudenzio “locas” in pensione che dopo qualche chiacchera di troppo incomincia a raccontarci la storia di questi posti, dei suoi nonni, bisnonni …. ecc.
Ripartiamo, arricchiti di storie locali e con sguardo a monte verso il Dosso di Naro ci dirigiamo risalendo la valletta erbosa all’Alpe n’Alcim 1206 m. nel punto più alto di tutto il tratto percorso. Da qui s’incomincia a scendere verso la val Margone e verso i monti Adacca 1182 m. e Brecchio, dove ci concediamo un’altra pausa giocando con un’altalena mozzafiato. Qualche foto, e di nuovo in marcia verso le vicinissime baite di Labbio sede di un agriturismo gestito da una simpatica signora indiana che parla dialetto laghee.
Il nostro itinerario per monti finisce qui (anche se avrei preferito continuare fino a Garzeno) dove ci aspetta una bella discesa verso la val della Chiesa lungo una carrozzabile che ci porta ai monti di Bellano sopra Musso dove Monica ci attende per il rientro.
Consiglio questo itinerario fatto con molta calma osservando paesaggi e cose che stanno cambiando …
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pm1996

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