Cima Tonale


Publiziert von cai56 , 21. August 2019 um 18:05. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:11 August 2018
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1979 m
Abstieg: 1981 m
Strecke:Parzialmente circolare 28,43 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Sondrio lungo le statali 36 e 38; prima di entrare in città, imboccare la tangenziale e percorrerla fino all'uscita di Via Vanoni. Proseguire in direzione di Albosaggia (cartelli per Moia e Centro) fino alla piazza principale del piccolo paese; seguire le indicazioni per San Salvatore. Pochi posti di parcheggio a bordo strada. Il tratto di strada fra Albosaggia e San Salvatore è particolarmente stretto e, soprattutto nell'ultimo chilometro, molto ripido: difficoltà di manovra.

In gran parte della loro estensione le Orobie presentano cime di successo escursionistico molto variabile, ma quasi sempre di più frequente accesso dalle meridionali valli bergamasche. Naturalmente questa evidenza presenta una facile spiegazione: le convalli settentrionali - dal versante valtellinese - subiscono infatti lo svantaggio di un lunghissimo avvicinamento con partenze a quota-pianura; è vero che molte di esse sono ormai percorse da piste agro-silvo-pastorali - spesso peraltro di opinabile utilità pratica - percorribili con pedaggio, ma, dove conservate, il ripercorrere le antiche mulattiere permette un approccio più completo, e non solo dal punto di vista fisico.


Raggiunto il bivio per la chiesa di San Salvatore, la si aggira in basso a destra e si prosegue molto lungamente sulla pista forestale; dopo quattro tratti di discesa accentuata e il superamento delle baite della Teggia e della Crocetta, si raggiunge il fondovalle e si attraversa il torrente presso la contrada Forno. Da qui si riprende a salire e si raggiunge un bivio della pista: si volge a destra (da sinistra la via di ritorno) e con tornanti successivi si oltrepassano i nuclei di Costa e Dosso; proseguendo occorre prestare attenzione per evitare l'errore (vedi traccia GPS) che abbiamo commesso noi: bisogna trascurare di imboccare il sentiero che si stacca a sinistra presso l'ultimo tornante - direzione apparentemente confacentesi - perché si addentra nel versante boscoso fino a diventare impraticabile per eccessiva esposizione. Proseguendo invece verso nord - direzione apparentemente illogica - si arriva ad una baita isolata (Baita Sasso Chiaro 1663m) dove si trova un ottimo sentiero e compaiono anche dal nulla i bolli CAI. [Attorno all'anno 2005 il comune di Caiolo progettò di segnalare il sentiero, già presente, che unisce il mezzacosta orientale della Valle del Livrio sul percorso GVO-Baita Sasso Chiaro-Baita Pizzinversa-Cornarossa-Baita Campeglio, ma si scontrò con qualche difficoltà tecnica e l'ostracismo dei cacciatori e l'opera si concluse qui.] Trovato il percorso giusto e "ben" segnalato, non resta che seguire il lunghissimo traverso che inizialmente prende quota con numerosi tornanti, per poi proseguire in continuo saliscendi fra valloni susseguenti; la prima baita che si incontra (dovrebbe essere quella di Q 1965) è stata trasformata in ricovero per cacciatori a nome Bivacco Paruscio.
Oltrepassati altri ruderi, sotto la verticale della Cima Tonale si varca un passaggio roccioso con un cippo a memoria di un caposquadra di caccia e, dopo un tratto in costa, si arriva a confluire nella GVO (Gran via delle Orobie): il bivio è evidente, ma i segnali del tutto inadeguati, riducendosi ad una freccia rossa ed una bianca in assenza della benché minima precisazione [Questi sarebbero gli esiti degli 80.000 euro spesi tre anni fa per la riqualificazione della GVO. E poi risulta strano che ben pochi la percorrano…]. Il sentiero si impenna subito e, superato un laghetto, dopo una ripida valletta, raggiunge l'ampia apertura del Passo del Tonale: non resta che seguire il comodo crestone erboso verso destra (nord) che, a dossi successivi, si porta a raggiungere il piccolo ometto di vetta della Cima Tonale. Tornati al bivio con la GVO, le si segue verso sud su terreno più roccioso fino a superare una zona paludosa presso la Casera Publino ed un successivo piccolo laghetto con una curiosa sorgente che sgorga a pressione. Poco oltre, presso la deviazione per il Passo di Publino (targa gialla a pochi metri su di una roccia verticale), prende l'avvio il poco frequentato sentiero che va a raggiungere la pista di fondovalle: è una lunga sequenza di tornantini sassosi immersi fra cespugli sempre più rigogliosi che, attraversata una traccia pianeggiante di servizio agli impianti idroelettrici e oltrepassata una baitina isolata, permette una discesa rapida. Un grosso masso aggettante segna l'inizio della pista carrozzabile che va percorsa inevitabilmente per alcuni chilometri fino a tornare a San Salvatore. 
   


https://www.relive.cc/view/g38856739377

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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