Rifugio Garzirola (1974 m) – EMTB
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Escursione in mountain bike a cavallo tra Val Colla e Val Cavargna.
Il Passo di San Lucio è una meta che ho raggiunto in tutte le stagioni: sia su terreno sia sulla neve con le racchette da neve e con le pelli di foca; oggi, per la prima volta, anche con la bici.
Inizio dell’escursione: ore 8.15
Fine dell’escursione: ore 11.35
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1022 hPa
Temperatura alla partenza: 11.5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3500 m
Temperatura al rientro: 17,5°C
Velocità media del vento: 0 km/h
Sorgere del sole: 7.32
Il punto di partenza della gita è il villaggio di Certara, frazione di Lugano, ubicato sul versante sinistro dell’alta Val Colla. Il nome del paese, di origine antichissima, deriva da “Serta Hara” e significherebbe ‘stalla cintata’.
Parcheggio presso la fermata dell’Autopostale, pochi metri sopra la casa comunale. Alle 8:15 parto in direzione NNW, seguendo una strada che aggira il promontorio prativo. Dopo 770 m svolto a destra, evito un cancello, e mi addentro nel bosco su un ripido fondo con sabbia e sassi. Poco dopo Freggio la sterrata si immette su una carrareccia più comoda.
Mi imbatto in un folto gregge di capre provenienti probabilmente dalla vicina Alpe La Corte. La pastorella, dalle sembianze molto più moderne di Heidi, dà gli ordini in inglese al cane pastore. È un piacere vedere come lavorano bene questi cani. Sono sempre più stupito dalla grande quantità di animali da reddito che vedo durante le escursioni nelle nostre vallate: quanta gente si dedica ancora all’allevamento!
Poco dopo la radura dell’Alpe La Corte (1282 m) la sterrata si porta sull’altro versante del crinale, dove supera innumerevoli torrentelli che alimentano il Cassarate nascente. Le vallate hanno curiosi nomi: Cugnolo Storto, Cugnolo Corto, Tagliata, …
Il toponimo cugnolo significa ‘piccolo cuneo’; tagliata indica un ‘bosco ceduo’.
Non mi sembra vero di salire così velocemente; con gli sci o con le racchette da neve il passo è molto più lento. In circa 45 minuti, superato uno dei tratti più ripidi dell’escursione (17%), arrivo alla Capanna San Lucio (1541 m). Sono le nove ed è ancora chiusa. Il Passo di San Lucio è 40 m più avanti.
Passo di San Lucio (1542 m)
C’è una luce bellissima: le cime sono ancora prive di nebbia e nuvole, ma come spesso capita in montagna, non durerà a lungo.
Anche il Rifugio San Lucio (1554 m) è ancora chiuso: per il caffè dovrò aspettare.
Dopo una breve sosta, decido di continuare sulla sterrata verso l’Alpe Tabano (1666 m) e il Rifugio Garzirola (1974 m).
Suppongo che il toponimo “Tabano” derivi da ‘tafano’, insetto che molesta bestiame e uomini. Dubito fortemente, infatti, che si riferisca a ‘lingua tabana’, ossia pungente, maligna.
Sul pascolo di questo alpeggio vedo numerose capre e alcuni cavalli. Le mucche sono state accompagnate fino a Bene Lario verso la fine di settembre, una transumanza di cento bovine munite di campanacci colorati, durata cinque ore e mezza. Qui l’acqua non scarseggia: la fontana dell’alpe eroga acqua in quantità e il torrente è scoppiettante.
Sullo sfondo si staglia la sagoma inconfondibile del Pizzo di Gino (2245 m), la più bella cima che ho raggiunto in Val Cavargna.
Ancora 20 minuti di tranquilla pedalata, fatta eccezione per il tratto finale con una pendenza oscillante tra il 17 e il 22%, ed eccomi al Rifugio Garzirola (1974 m). Il guardiano Marco ha scritto sulla lavagnetta: “Riapre martedì 9.10.2018”. Sono le 9:50, ma Marco non è ancora arrivato. Peccato, perché non ho mai visto la baita aperta. Come quasi tutti i rifugi sul confine italo elvetico è stato ricavato da una ex caserma della Guardia di Finanza.
La grande croce posta sull’anticima del Gazzirola (2075 m) è a soli 450 m di distanza. Mi urta dover abbandonare incustodita la mia MTB, motivo per il quale decido di fermarmi sul pianoro del vecchio edificio: può bastare così, mi sento appagato.
Bella gita transfrontaliera in mountain bike nei territori comunali di Lugano e Cavargna, il paese che secondo una statistica del Centro Studi Sintesi di Mestre è risultato il più povero d’Italia nel 2006. La zona del Passo di San Lucio è una tra le più dense di capanne del Ticino, ben quattro in poche centinaia di metri di distanza: Rifugio Garzirola, Rifugio San Lucio, Capanna San Lucio, Capanna Alpe di Cottino.
Tempo totale: 3 h 20 min
Temo di salita: 1 h 35 min
Tempi parziali
Certara (1001 m) – Passo di San Lucio (1540 m): 45 min
Passo di San Lucio (1540 m) – Rifugio Garzirola (1974 m): 45 min
Dislivello in salita: 974 m
Quota massima: 1974 m
Quota minima: 1000 m
Sviluppo complessivo: 23,0 km
Difficoltà: F
Consumo batteria: 70%
Coordinate Rifugio Garzirola: 726'900 / 107'532
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
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