Picco Bastia 3387 m-Punta Corsica 3443 m e Punta Fiume 3361 m
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Domani si va in Francia, ma oggi decidiamo di tentare un giro nel Monviso visto qualche anno fa.
Lasciata l’auto a Castello (Val Varaita), entriamo nel vallone di Vallanta, tante auto al posteggio ma nessuno in giro…
Al bivio per il Bivacco Berardi svoltiamo a dx e saliamo ripidamente il bel bosco Alevè fino alla pietraia, dove sorge il bivacco.
Seguiamo ancora per poco dei segnavia gialli che proseguono alle spalle del bivacco aggirando le Rocce di Viso. Entriamo quindi in un ampio e ripido canalone piuttosto mosso. Come da suggerimento della descrizione, cerchiamo di seguire le tracce dei camosci. Il canalone diventa sempre più ripido e si fa parecchia fatica a risalirlo ma grazie al cielo anche questo ha un termine.
Giungiamo così a un colletto tra la Punta Caprera e il Picco Bastia. Dalla Punta Caprera sta scendendo una coppia ma con nostro dispiacere vediamo che si stanno calando. I metri che mancherebbero alla cima non sono molti e magari riusciremmo anche a salire ma non avendo dietro nemmeno un pezzetto di corda rinunciamo, tanto il giro sarà comunque lungo.
Proseguiamo quindi in cresta toccando il Picco Bastia e quindi Punta Corsica.
Vediamo con nostro sgomento che per raggiungere il canale di discesa dobbiamo attraversare una conca nevosa, Inizialmente pensavamo di fare un altro giro oggi per cui, come non ci siamo portati una corda, non ci siamo nemmeno portati i ramponcini.
Scendiamo tra grossi blocchi, raggiungiamo il nevaio e, fortunatamente, senza problemi lo attraversiamo giungendo sotto a Punta Fiume che risaliamo velocemente. Tornati al colletto, dobbiamo scendere lungo un franosissimo ma breve canale. Cerchiamo di stare, per quanto possibile, a dx, ma, ad ogni passo qualcosa scende, non è una bella sensazione…giunti al termine, troviamo altri nevai che non creano problemi e quindi ci congiungiamo con la via di salita Forciolline-Monviso dove troviamo un unico breve passaggio in un intaglio, da fare in discesa e con cautela.
Prima del bivacco c’è da passare ancora un breve tratto attrezzato. Al bivacco sosta pranzo. Da qui le possibilità di discesa sono due, scendere il ripido canale, che ha qualche tratto attrezzato oppure tornare al bivacco Berardi, quello che faremo noi, sperando che la discesa, una volta giunti al bivacco, sia più veloce. Di fatto i tempi penso si equivalgano perché comunque, per raggiungere il bivacco, ci vuole un poco, poiché si attraversa ancora una zona pietrosa con vari sali scendi.
Giunti al bivacco quindi ci ricolleghiamo al sentiero di salita e torniamo a Castello.
Bella ma faticosa escursione, in buona parte senza traccia e su terreno ripido su blocchi. Entrambi i canali sono da fare con molta attenzione, per quello di discesa consigliato il caschetto.
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