Udine

Stamattina siamo partiti da Vicenza, che abbiamo visitato ieri, diretti in Slovenia con l'idea di fare una tappa a Cividale del Friuli. Il traffico però è veramente molto più scarso del previsto per cui quando arriviamo nei pressi di Udine siamo in anticipo di un paio d'ore sul nostro programma. Propongo perciò ad Anna una rapida visita della città. Non ci vengo da quasi quarant'anni e ne conservo un bel ricordo.
Usciamo dall'autostrada e seguiamo le indicazioni per il centro. Trovo facilmente un parcheggio, consultiamo Google Maps e ci avviamo verso Piazza Libertà. La Loggia del Lionello ed il prospiciente Porticato di San Giovanni ne fanno una delle piazze più belle e compiute d'Italia. Da qui saliamo al Castello, è la prima volta che lo vedo poichè quarant'anni fa per via del terremoto del '76 non era visitabile.
Salendo vediamo l'insegna della pasticceria D'Olivo, una delle più rinomate di Udine, è giocoforza acquistare una Gubana, il dolce tipico, per i prossimi giorni ed un paio di pasticcini da gustarsi subito.
Superiamo l'Arco Bollani e saliamo al Castello percorrendo il porticato Lippomano. I musei sono ancora chiusi, la chiesa di Santa Maria è visitabile solo su appuntamento per cui ci limitiamo a goderci la vista della città dall'alto.
Ridiscesi in Piazza Libertà continuiamo il nostro breve tour della città. Prossime tappe il Duomo e le vie limitrofe, Piazza Giacomo Matteotti, bellissima con i suoi portici su tre lati e le due chiese che ne chiudono il quarto. Via Mercato Vecchio e soprattutto via Paolo Sarpi e le vie adiacenti con i canali risvegliano ricordi di domeniche pomeriggio invernali passati fra i cinema e le osterie intorno all'Università.
La fame, tenuta a bada dai pasticcini, comincia a farsi sentire per cui, tornati in piazza Matteotti, troviamo un locale dove mangiare un'insalata, ancora un breve giro e raggiungiamo la nostra auto per partire alla volta di Cividale del Friuli.

Ebbi modo di conoscere Udine nel 1980, quattro anni solo dopo il terremoto che anche qui fece notevoli danni. Oggi non rimangono tracce del sisma e la città è ancora più bella di allora.