Cima Trubbio Mt. 2062
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Dopo le abbondanti nevicate, siamo molto indecisi sul da farsi.
Abbiamo come meta la cima Trubbio, ma prima chiediamo lumi a chi ne sa sicuramente più di noi ed è della zona....rassicurati da Roby (Tignoelino), facciamo tesoro dei suoi consigli e ci mettiamo in viaggio.
Partiamo da Craveggia, a pochi km da Santa Maria Maggiore, parcheggiamo nei pochi slarghi vicino alla casa di riposo.
Pochi metri più avanti giungiamo alle paline poste alla partenza dell’itinerario e seguiamo l’indicazione per la Colma di Craveggia, saliamo per la gippabile che con comodi tornanti si addentra nel bosco.
Continuando la salita si incontra un bivio al quale si tiene la direzione di sinistra, si passa accanto ad una piccola cappelletta e, non volendo proseguire per la poderale si può salire per il sentiero che comunque, tagliando intuitivamente i numerosi tornanti, ci permette di raggiungere in minor tempo la panoramica alpe Fontana .
La si attraversa per abbandonare temporaneamente la strada e, stando un po’ sulla destra delle baite, si sale senza percorso obbligato per gli assolati pendii innevati.
Dico innevati perché qui finalmente troviamo neve, fino a qui infatti ci siamo portati le ciaspole in spalla.
Il percorso passa accanto a baite e piccoli alpeggi che, a mano a mano che si sale, diventano uno più panoramico dell’altro.
Procediamo alternando la poderale al sentiero e intanto il bosco si fa sempre più rado.
Arriviamo così poco sopra le baite della Colma di Craveggia, per raggiungere un alto crocifisso ligneo nel presso del quale si trovano delle paline segnaletiche.
Da questo punto abbiamo ben visibile davanti a noi la nostra meta, alla quale ci si avvicina passando poco sopra una serie di piccole baite.
Fino alle baite dell’Alpe Pidella troviamo traccia battuta dalle motoslitte, ma ad un certo punto la traccia finisce e ci troviamo sotto un promontorio, con la Trubbio ancora lontana che ci aspetta.
Da qui vediamo in lontananza i ripidi pendi del monte Sassone, infatti la traccia battuta dalle motoslitte prosegue proprio verso l’alpe Marco e quindi nella direzione del Sassone.
Ma non è il caso di avventurarsi ………
La nostra fortuna è avere trovato una traccia di un solo ciaspolatore, che probabilmente è salito il giorno prima, ma che è bastata per farci andare avanti, altrimenti sarebbe stata veramente dura!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Risaliamo i pendi fuori dal bosco fino ad intersecare le piste da sci della Piana di Vigezzo.
Qui rimaniamo al limite della pista, infatti le condizioni della neve non permettono di allontanarci più di tanto.
Giriamo a destra verso l'arrivo della seggiovia, poi prima della stazione giriamo a sinistra e raggiungiamo la vetta con in cima una bella cappelletta.
Dopo tanta fatica ci accoglie la nebbia, che purtroppo ci impedisce di godere di un punto che sarebbe molto panoramico su tutte le più belle vette della Valle Vigezzo.
Siamo soli...unici ciaspolatori, oggi non è salito neanche uno scialpinista....solo sciatori sulle piste...e tanti!!!
Un brevissima sosta e via si riparte….. perché la strada è ancora tanta, le giornate sono ancora corte e vorremmo evitare le pile frontali...!!!!
Giungiamo a Santa Maria Maggiore che ancora non è buio e qui ci godiamo la meritata sosta.....
Nadia
Abbiamo come meta la cima Trubbio, ma prima chiediamo lumi a chi ne sa sicuramente più di noi ed è della zona....rassicurati da Roby (Tignoelino), facciamo tesoro dei suoi consigli e ci mettiamo in viaggio.
Partiamo da Craveggia, a pochi km da Santa Maria Maggiore, parcheggiamo nei pochi slarghi vicino alla casa di riposo.
Pochi metri più avanti giungiamo alle paline poste alla partenza dell’itinerario e seguiamo l’indicazione per la Colma di Craveggia, saliamo per la gippabile che con comodi tornanti si addentra nel bosco.
Continuando la salita si incontra un bivio al quale si tiene la direzione di sinistra, si passa accanto ad una piccola cappelletta e, non volendo proseguire per la poderale si può salire per il sentiero che comunque, tagliando intuitivamente i numerosi tornanti, ci permette di raggiungere in minor tempo la panoramica alpe Fontana .
La si attraversa per abbandonare temporaneamente la strada e, stando un po’ sulla destra delle baite, si sale senza percorso obbligato per gli assolati pendii innevati.
Dico innevati perché qui finalmente troviamo neve, fino a qui infatti ci siamo portati le ciaspole in spalla.
Il percorso passa accanto a baite e piccoli alpeggi che, a mano a mano che si sale, diventano uno più panoramico dell’altro.
Procediamo alternando la poderale al sentiero e intanto il bosco si fa sempre più rado.
Arriviamo così poco sopra le baite della Colma di Craveggia, per raggiungere un alto crocifisso ligneo nel presso del quale si trovano delle paline segnaletiche.
Da questo punto abbiamo ben visibile davanti a noi la nostra meta, alla quale ci si avvicina passando poco sopra una serie di piccole baite.
Fino alle baite dell’Alpe Pidella troviamo traccia battuta dalle motoslitte, ma ad un certo punto la traccia finisce e ci troviamo sotto un promontorio, con la Trubbio ancora lontana che ci aspetta.
Da qui vediamo in lontananza i ripidi pendi del monte Sassone, infatti la traccia battuta dalle motoslitte prosegue proprio verso l’alpe Marco e quindi nella direzione del Sassone.
Ma non è il caso di avventurarsi ………
La nostra fortuna è avere trovato una traccia di un solo ciaspolatore, che probabilmente è salito il giorno prima, ma che è bastata per farci andare avanti, altrimenti sarebbe stata veramente dura!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Risaliamo i pendi fuori dal bosco fino ad intersecare le piste da sci della Piana di Vigezzo.
Qui rimaniamo al limite della pista, infatti le condizioni della neve non permettono di allontanarci più di tanto.
Giriamo a destra verso l'arrivo della seggiovia, poi prima della stazione giriamo a sinistra e raggiungiamo la vetta con in cima una bella cappelletta.
Dopo tanta fatica ci accoglie la nebbia, che purtroppo ci impedisce di godere di un punto che sarebbe molto panoramico su tutte le più belle vette della Valle Vigezzo.
Siamo soli...unici ciaspolatori, oggi non è salito neanche uno scialpinista....solo sciatori sulle piste...e tanti!!!
Un brevissima sosta e via si riparte….. perché la strada è ancora tanta, le giornate sono ancora corte e vorremmo evitare le pile frontali...!!!!
Giungiamo a Santa Maria Maggiore che ancora non è buio e qui ci godiamo la meritata sosta.....
Nadia
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