7 gennaio 2018: ciaspolata al rifugio Gino e Massimo m.1860 (SO)


Publiziert von Alberto , 10. Januar 2018 um 10:15.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 7 Januar 2018
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:15
Aufstieg: 830 m
Strecke:km. 5,620 al ritorno sono 1 km. e poco più in meno
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Gino e Massimo
Kartennummer:carta Kompass 1:50.000 Bernina - Sondrio

Per questa giornata le condizioni meteo sono pessime,ciò vale anche per lunedì come lo è stato anche per sabato,quindi l'idea di fare 2 giorni e prendere acqua durante i lavori di routine non mi garbava,così decido di andare a trovare Mauro e Antonella che gestiscono il rifugio Gino e Massimo in località Grioni a quota 1860: la speranza di trovare la neve ben battuta alletta l'idea come la cucina tipica e ottima che si può degustare,sempre che siano aperti dato che l'apertura della struttura è fatta solo su prenotazione.
Io non li ho avvisati ma spero di poterli vederli operativi al rifugio,una piccola struttura che ha più l'aspetto di uno chalet ma con tutto il necessario per trascorrervi una giornata in compagnia ma anche 2 giorni nella camera soprastante dove ogni spazio è stato sfruttato al meglio.
Giunto nei pressi del ristoro "Dosso del Grillo" la strada che procede per il parcheggio non è pulita come ho già avuto modo di vedere,quindi,coloro che si "spaventano" per un poco di ghiaccio è meglio che trovino da parcheggiare prima (se vi riescono).
Alle 9,30 sono in cammino lungo la strada innevata mentre la pioggerella scende finemente: dal 27 dicembre quando la 3za nevicata ha messo neve in abbondanza,qui doveva essere uno spasso,mentre ora,la temperatura che si è alzata ha permesso alla pioggia di sciogliere e abbassare notevolmente il manto nevoso.
In valle la temperatura era di +3/+4 mentre di solito è sotto lo 0.
Giunto al parcheggio situato a 200 metri più a monte (circa 40 minuti di cammino) dove in estate non si può andare oltre con il proprio mezzo senza permesso,la pioggia da momenti di tregua e anche se le nubi presentano l'immagine classica di maltempo,stavolta a causa della temperatura elevata è solo acqua: la speranza di vedere scendere neve svanisce presto visto che al rifugio dove vi giungo alle 11,52 (giusto in tempo per il pranzo) cade qualche rado fiocco.
Ad ogni modo la neve non manca se paragoniamo lo stesso periodo ai 2 anni precedenti (2016 e 2017): entro nel rifugio augurando a tutti i presenti buon anno e vedo che stanno già pranzando insieme a Mauro e Antonella che ha fatto fatica a riconoscermi subito: la sorpresa è riuscita,era dal 2014 che non salivo quassù in versione invernale che è la mia preferita.
Qui vi han pernottato una famiglia con i due bimbi che praticano lo sci alpinismo (non anno più di 10 anni) e altri 2 loro conoscenti: vengo a conoscenza che lui ha una forte passione per la montagna e si fa anche 4000 m. di dislivello in una settimana tra sabato - domenica e...metà settimana alla sera con la frontale e comunque non è il solo,perché dopo un poco ecco giungere altri 2 con le ciaspole di cui uno essendo di Montagna Valtellina approfitta per andare in notturna nella zona della Valmalenco.
Un dopo lavoro che aiuta ad essere allenati per il fine settimana.
Il pranzo a base di brasato,polenta e costine con il dolce (tiramisù) sono stati ottimi e devo ammettere che hanno soddisfatto abbondantemente il vuoto che sentivo,ovviamente non è mancato il vino dolce che è l'unico che riesco ad apprezzare e il genepì che ho riscontrato essere un po picchiatello in quanto a gradazione alcolica...ma ho retto ugualmente senza perdere la via del rientro.
Alle 15,30 saluto Mauro e Antonella ringraziandoli per la loro affabile accoglienza e l'ottimo pranzo per poi prendere la via del rientro: le cime ora si vedono,non piove e quindi per abbreviare un po la strada decido di prendere il sentiero ripido (in estate ho già avuto modo di sperimentarlo) che affronto prestando attenzione.
Il tracciato lo han risalito gli ultimi 2 escursionisti che han spigato la gran fatica che han fatto (e ovviamente il tempo che ci han messo visto che non era battuto) e coloro che amano il fuori pista,come le evidenti tracce,qui si possono sbizzarrire quando il manto nevoso forma un certo spessore.
Alle 16,30 sono all'auto,alle 16,45 parto e,considerando il probabile rientro dei molti vacanzieri,decido di prendere strade alternative che poi mi ricongiungono con la principale che mi stupisce essere senza coda,una cosa mai successa in tale orario e alle 19,00 ero a casa,praticamente il tempo che ci ho messo in andata,una cosa che spero si possa ripetere TUTTE LE DOMENICHE!

Alla prossima!

Tourengänger: Alberto


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