Monte Bregagno

L'idea era quella di partire tardi e fare un giretto fino alla chiesa di San Bernardo, sempre individuata e ammirata da lontano, ma mai presa in considerazione come meta di una gita. Contemplato e fotografato con calma lo splendido ambiente e il panorama su laghi, Valtellina e Valchiavenna, ci troviamo ad avere praticamente ancora tutto il pomeriggio a disposizione.
Nemmeno sul Bregagno siamo mai stati: la cresta - di cui non so nulla - che sale in vetta dal Sasso di Musso sembra facile e ben tracciata da sentiero. Detto fatto: facciamo il pieno di carboidrati a basso indice glicemico (in pratica quei quattro crackers che avevamo in tasca) e partiamo svelti. Incrociamo parecchi simpatici asini e qualche altro escursionista che scende: sulla vasta cima pianeggiante siamo soli, gli ultimi di questa domenica.


Dal tornante del parcheggio ci si inoltra nel labirintico agglomerato di baite, parte restaurate e parte ridotte a rudere; le vecchie segnalazioni a vernice della terza tappa della "Via dei Monti Lariani" sono prevalentemente nel senso di marcia opposto, quindi per orientarsi conviene guardarsi spesso alle spalle. Usciti dall'abitato, si sale subito in un umido bosco di latifoglie e si oltrepassa un ovile; da qui si continua in traverso ascendente fino a raggiungere la sella erbosa dove si localizza la chiesetta di San Bernardo: assieme alla vicina cupola erbosa sovrastante il Sasso di Musso, uno dei luoghi più panoramici dell'intero Lario. Dalla chiesa il percorso è evidente ma mai segnalato: un sentiero inciso nel pascolo sale ripido, diritto e privo di difficoltà fino ad un pianoro superiore occupato da una "bolla" (laghetto artificiale costruito adattando una conca naturale e impermeabilizzandola, abbeveratoio per mandrie e greggi); si continua sempre nell'erba arrivando ad un'impennata con l'affioramento di qualche roccia: il sentiero le evita entrando brevemente fra i cespugli sulla destra. Raggiunto un ripiano pietroso dove confluiscono da sinistra numerose tracce, il sentiero si attiene alla cresta con traccia larga e con sassi smossi; la vetta è visibile oltre un ancora lungo percorso, parzialmente roccioso ma di pendenza attenuata. Una volta raggiunta la cima del Monte Bregagno appare incredibile la vastità del piano sommitale: ognuna delle valli che se ne dipartono sembra infinitamente lontana.
Ritorno per la via di salita.