Monte Mater, Monte Loccia di Peve, Monte Alom
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Mi fermo a prendere un caffè in un bar e casualmente scopro proprio davanti a me i cartelli che indicano Coimo ... a questo punto decido di partire direttamente da qui, così non sto neanche a spostare la macchina. Raggiunta questa carina frazione si prosegue su una mulattiera che rende bene per poi inoltrarsi in un bel bosco di faggi fino all'Alpe Foppiano (sentieri ben visibili ma senza molte indicazioni), dove si inizia a perdere quota per raggiungere Albogno, altra gradevolissima frazione.
Subito dopo l'abitato si seguono le indicazioni per Sagrogno ma forse ad un bivio sbaglio e scendo sul greto del fiume nei pressi di un "frangi-piena". Lo attraverso e superato l'argine ritrovo una traccia che mi porta comunque alle case di Sagrogno dove visito la bianca chiesetta al cui interno trovo dei pannelli che illustrano la storia di un pittore vigezzino, Francesco Balconi ... anche se non sono certo un grande estim dell'arte vengo immediatamente rapito dalla breve storia che leggo, immaginando il personaggio in giro per questa valle a dipingere sui muri delle case, nelle chiese o nelle cappelle lungo qualche sentiero dove magari passiamo dando solo un veloce sguardo ad un dipinto di ... 400 e passa anni!
Dopo Sagrogno inizia il chilometro verticale per il Monte Mater ... 1000 metri secchi e diretti fino in cima, di quelli che se riesci a prendere un buon ritmo vanno via in un attimo! Raggiunta la cima scendo brevemente ad una selletta per una meritata pausa dopodichè proseguo seguendo il sentiero che si mantiene per lo più sotto il filo della dorsale fino a quando faccio una breve deviazione per toccare il Monte Margineta. Resto sulla cresta fino a ritrovare il sentiero e giungere così al Passo Margina dove inizia l'ultimo strappo per il Monte Loccia di Peve sulla cui sommità incontro Max di Domodossola salito da Albogno.
Decidiamo di continuare insieme il percorso verso il Monte Alom, lungo la bella e panoramica dorsale, e discutendo di escursioni e alpinismo arriviamo presto in vetta. Proseguendo lungo la dorsale si transita anche dalla Croce di Rovareccio e poi convinco Max a continuare fino "all'ambita" vetta di Cima La Sella. Tornati fin sotto al Rovareccio, cerchiamo ed individuiamo il sentiero che scende nel bosco che ci deposita velocemente al Rifugio-Bivacco Cortina. Scendiamo ancora insieme fin all'Alpe Raveria, superando anche un brutto tratto in cui la mulattiera è stata completamente distrutta per posizionare un tubo dell'acqua. Da quest'ultimo alpeggio le nostre strade si dividono: Max proseguirà sul percorso fatto da me al mattino fino ad Albogno ... sperando che non mi maledica per la risalita all'Alpe Foppiano ... mentre io scenderò direttamente a Coimo e poi giù a La Bettola.
Bel giro in Val Vigezzo, forse l'unico neo (se proprio vogliamo trovargli un difetto) è la salita ripida al Monte Mater che "stona" con l'andamento più tranquillo del resto dell'escursione.
Subito dopo l'abitato si seguono le indicazioni per Sagrogno ma forse ad un bivio sbaglio e scendo sul greto del fiume nei pressi di un "frangi-piena". Lo attraverso e superato l'argine ritrovo una traccia che mi porta comunque alle case di Sagrogno dove visito la bianca chiesetta al cui interno trovo dei pannelli che illustrano la storia di un pittore vigezzino, Francesco Balconi ... anche se non sono certo un grande estim dell'arte vengo immediatamente rapito dalla breve storia che leggo, immaginando il personaggio in giro per questa valle a dipingere sui muri delle case, nelle chiese o nelle cappelle lungo qualche sentiero dove magari passiamo dando solo un veloce sguardo ad un dipinto di ... 400 e passa anni!
Dopo Sagrogno inizia il chilometro verticale per il Monte Mater ... 1000 metri secchi e diretti fino in cima, di quelli che se riesci a prendere un buon ritmo vanno via in un attimo! Raggiunta la cima scendo brevemente ad una selletta per una meritata pausa dopodichè proseguo seguendo il sentiero che si mantiene per lo più sotto il filo della dorsale fino a quando faccio una breve deviazione per toccare il Monte Margineta. Resto sulla cresta fino a ritrovare il sentiero e giungere così al Passo Margina dove inizia l'ultimo strappo per il Monte Loccia di Peve sulla cui sommità incontro Max di Domodossola salito da Albogno.
Decidiamo di continuare insieme il percorso verso il Monte Alom, lungo la bella e panoramica dorsale, e discutendo di escursioni e alpinismo arriviamo presto in vetta. Proseguendo lungo la dorsale si transita anche dalla Croce di Rovareccio e poi convinco Max a continuare fino "all'ambita" vetta di Cima La Sella. Tornati fin sotto al Rovareccio, cerchiamo ed individuiamo il sentiero che scende nel bosco che ci deposita velocemente al Rifugio-Bivacco Cortina. Scendiamo ancora insieme fin all'Alpe Raveria, superando anche un brutto tratto in cui la mulattiera è stata completamente distrutta per posizionare un tubo dell'acqua. Da quest'ultimo alpeggio le nostre strade si dividono: Max proseguirà sul percorso fatto da me al mattino fino ad Albogno ... sperando che non mi maledica per la risalita all'Alpe Foppiano ... mentre io scenderò direttamente a Coimo e poi giù a La Bettola.
Bel giro in Val Vigezzo, forse l'unico neo (se proprio vogliamo trovargli un difetto) è la salita ripida al Monte Mater che "stona" con l'andamento più tranquillo del resto dell'escursione.
Tourengänger:
Andrea!
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