Torrione Porro -2435 mt- (da Chiareggio).
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Giunti a Chiareggio 1600 mt, dopo aver risalito in auto tutta la Val Malenco, è possibile parcheggiare nei pressi delle varie strutture ricettive e alberghiere; oppure, una valida soluzione è quella di lasciare il veicolo nel vasto parcheggio poco sotto la strada provinciale a fianco del torrente Mallero.
Proprio nei pressi del ponte sul Mallero si notano i segnavia escursionistici. Si attraversa il torrente, dopodiché troveremo ulteriori indicazioni, tra cui il cartello per il Rifugio Gerli Porro 1960 mt che raggiungeremo in un oretta scarsa percorrendo un agevole e ampia strada a fondo ghiaioso.
Proseguiamo verso l'Alpe Ventina, dove giace nella piana di origine glaciale il Rifugio Ventina 1965 mt che non raggiungeremo. A questo punto è ben visibile e posizionato il cartello indicatore per il Torrione Porro, segnalato nelle due versioni: sia come "Via Ferrata", sia come classica escursionistica per il "Sentiero del Larice Millenario".
Quindi, il sentiero prende quota risalendo una prima colata detritica che scende dal versante Ovest del Torrione Porro, fino ad un pianoro caratterizzato da grossi blocchi rocciosi color rosso. Qui troviamo un bivio con cartello indicatore dove le due soluzioni per salire in vetta, citate precedentemente, si separano. A sinistra viene indicata la "Via Ferrata", che ignoreremo. Proseguiremo quindi verso destra percorrendo il sentiero denominato "Sentiero del Larice Millenario".
Si attraversa un bosco di pini, dopodiché si risale un ripido pendio di sfasciumi fino ad una bocchetta, dove troveremo ulteriori diramazioni: a destra si scende verso il Lago Pirola, a sinistra invece proseguiamo verso la nostra meta guadagnando la cresta sommitale. Porgendo un minimo di attenzione, nella parte finale del percorso ad alcune asperità rocciose giungiamo in cima alla montagna: Torrione Porro 2435 mt.
Per la discesa ripercorriamo il medesimo itinerario di salita, sostando a lungo nella soleggiata piana del Rifugio Gerli Porro prima di tornare a Chiareggio e concludere la gita.
Gran bella escursione trascorsa ammirando grandiosi scenari Alpini, tra l'altro nuovi ambienti per noi, dove non sono mancati i momenti di riflessione mentre osservavamo il Ghiacciaio del Ventina. Nel complesso giornata di grande soddisfazione tra vecchi amici.
NOTE: Sentiero ottimamente segnalato che non presenta grosse difficoltà tecniche.
Prima parte del percorso molto facile, fino al Rifugio Gerli Porro gita classificabile T1. La seconda parte risulta essere più impegnativa, soprattutto il tratto terminale caratterizzato da ganne, sfasciumi e roccette. Per questo motivo la classificazione T3 potrebbe essere quella più indicata.
Proprio nei pressi del ponte sul Mallero si notano i segnavia escursionistici. Si attraversa il torrente, dopodiché troveremo ulteriori indicazioni, tra cui il cartello per il Rifugio Gerli Porro 1960 mt che raggiungeremo in un oretta scarsa percorrendo un agevole e ampia strada a fondo ghiaioso.
Proseguiamo verso l'Alpe Ventina, dove giace nella piana di origine glaciale il Rifugio Ventina 1965 mt che non raggiungeremo. A questo punto è ben visibile e posizionato il cartello indicatore per il Torrione Porro, segnalato nelle due versioni: sia come "Via Ferrata", sia come classica escursionistica per il "Sentiero del Larice Millenario".
Quindi, il sentiero prende quota risalendo una prima colata detritica che scende dal versante Ovest del Torrione Porro, fino ad un pianoro caratterizzato da grossi blocchi rocciosi color rosso. Qui troviamo un bivio con cartello indicatore dove le due soluzioni per salire in vetta, citate precedentemente, si separano. A sinistra viene indicata la "Via Ferrata", che ignoreremo. Proseguiremo quindi verso destra percorrendo il sentiero denominato "Sentiero del Larice Millenario".
Si attraversa un bosco di pini, dopodiché si risale un ripido pendio di sfasciumi fino ad una bocchetta, dove troveremo ulteriori diramazioni: a destra si scende verso il Lago Pirola, a sinistra invece proseguiamo verso la nostra meta guadagnando la cresta sommitale. Porgendo un minimo di attenzione, nella parte finale del percorso ad alcune asperità rocciose giungiamo in cima alla montagna: Torrione Porro 2435 mt.
Per la discesa ripercorriamo il medesimo itinerario di salita, sostando a lungo nella soleggiata piana del Rifugio Gerli Porro prima di tornare a Chiareggio e concludere la gita.
Gran bella escursione trascorsa ammirando grandiosi scenari Alpini, tra l'altro nuovi ambienti per noi, dove non sono mancati i momenti di riflessione mentre osservavamo il Ghiacciaio del Ventina. Nel complesso giornata di grande soddisfazione tra vecchi amici.
NOTE: Sentiero ottimamente segnalato che non presenta grosse difficoltà tecniche.
Prima parte del percorso molto facile, fino al Rifugio Gerli Porro gita classificabile T1. La seconda parte risulta essere più impegnativa, soprattutto il tratto terminale caratterizzato da ganne, sfasciumi e roccette. Per questo motivo la classificazione T3 potrebbe essere quella più indicata.
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