Monte Lema da Maccagno

Fermo da troppo tempo per problemi a casa riprendo l'attività in montagna con un'uscita di allenamento. Cerco una meta non molto lontana e che comporti un buon impegno fisico. Scelgo il Monte Lema, cima che ho già salito tante volte, ma da una via, per me, nuova: da Maccagno. La rete sentieristica del comune di Maccagno con Pino e Veddasca è completa e molto ben segnata ad opera del CAI di Luino. Ne conosco quasi tutti i sentieri ma mi manca il 151, che porta a Curiglia passando dalle Cinque Strade. Opto per colmare questa lacuna. 
Lascio la macchina nel posteggio della Pro Loco di Maccagno (214) dove ci sono i cartelli di sentiero. Seguo il 151 che, passato sotto la ferrovia, porta alla parte vecchia del paese. Svolto a sinistra su un ripido selciato che prosegue su mulattiera. Supero alcuni bivi con le vie che portano ad Agra e a Monte Venere e proseguo sulla via che sale a mezzacosta nel bosco. La via sbuca sulla strada asfaltata per Curiglia. Seguo la strada in direzione di Dumenza fino all'incrocio delle Cinque Strade (550). Lascio il 151 e seguo la strada asfaltata che sale al Pradecolo. Al settimo tornante lascio la strada per svoltare a destra immettendomi sulla mulattiera, segnata con il 174, che da Due Cossani porta al Pradecolo. La via sale decisamente nel bosco evitando i tanti tornanti stradali. Il sentiero è poco frequentato e privo di manutenzione e, in prossimità dell'Alpe Pianello perdo i segni biancorossi. Sbuco comunque sulla sterrata tra le baite che mi riporta sulla strada asfaltata. Percorro la strada asfaltata fino all'altezza del cancello del monastero dove, lasciata la strada, svolto a sinistra sulla pista forestale (sempre sentiero 174) che sale nel bosco fino ad immettersi sulla pista che, dal Pradecolo, porta all'Alpone. Percorro a ritroso la pista che, brevemente, conduce al Pradecolo (1184) dove mi concedo una breve sosta alla fontana. Seguo ora il sentiero 108 per il Lema. Una scorciatoia mi porta sulla pista forestale che porta ai ruderi dell'Alpe Pian di Runo (1337) e, diventata sentiero prosegue sulla dorsale panoramica che porta alla tondeggiante sommità del Monte Lema (1621). Dalla croce di vetta scatto alcune foto alle ampie panoramiche offerte e riprendo la via. Scendo sulla pista che, aggirata la cima del Moncucco, scende alla baita del Pian Pulpito (1364), in territorio elvetico. Un sentiero che taglia la costa mi porta all'Alpe di Dumenza (1380) da dove scendo all'Alpe Fontana (1147). Seguendo le indicazioni per Dumenza prendo il sentiero che scende lungo la Val Cortesel. Su una strada lungo il fiume arrivo a Trezzino (451) dove, lasciato il sentiero 108, prendo una stradina asfaltata che, in dolce salita, attraversa alcuni nuclei di case. Diventata sentiero la via porta al borgo di Regordallo (560). Su strada asfaltata scendo alla provinciale ed arrivo alle Cinque Strade (550), dove ritrovo la via di salita. Percorro a ritroso la stessa via del mattino con la variante del sentiero 111A che riporta direttamente alla Pro Loco, risparmiando 10' di cammino.
Tempi di percorrenza salita: 55' Cinque strade, 2h10' Pradecolo, 3h00' Lema; discesa 3h3', totale 6h3'.
Lunghezza del percorso: 24,7km
Meteo: bello.
Gita fisicamente impegnativa, panoramicamente remunerativa nella parte alta del percorso e alcuni tratti stradali di collegamento. Per realizzare un anello integrale avevo pensato di passare nel ritorno da Agra ma, guardando bene la cartina, ciò avrebbe comportato una risalita di 200m per cui ho ripiegato sul ritorno dalle 5 strade.