L’arrancabirra è la più famosa gara goliardica di corsa in montagna. Ne parla anche Giovanni Storti nel suo libro “Corro perché mia mamma mi picchia”. Fino a qualche tempo fa il regolamento prevedeva che ad ogni birra bevuta, nei 6 ristori lungo il percorso, venissero tolti 10 minuti dal tempo finale. Oggi questa regola non c’è più.. ma è rimasto il carattere goliardico di questa corsa, che più che corsa è una scampagnata fra amici, fatta di risa, di scherzi, di travestimenti (quest’anno il tema era l’Expo.. culture e cibi dal mondo..) e di tanta, tanta birra ! Chi non beve è guardato un po’ storto.. La birra va giù bene e si smaltisce nelle salite e fa affrontare con un po’ di.. allegria la discesa finale ! Ad ogni ristoro, chi finisce la sua lattina da 33 ha un visto sul suo pettorale.. alla fine quasi tutti ne portano a casa 6 (l’ultimo, appena prima del traguardo !). Qui si possono vedere campioni di ultra trail passeggiare a fianco di gente che “arranca” lungo il percorso (perché, in fondo, 18 km e 1400 m di dislivello non sono una passeggiata per tutti !). Bello, bello, bello ! Da fare assolutamente.. ma occhio al giorno in cui aprono le iscrizioni, il 1° giugno.. in un attimo i pettorali spariscono !
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