Ai piedi del pizzo Molare da Ponto Valentino
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La gita è stata effettuata "in solitaria", organizzata e decisa all'ultimo momento!
Il 26.10 è stato l'ultimo giorno di autunno adatto ad una gita in montagna prevedendo come materiale i soli scarponi e il sacco contenente due borracce ed una barretta ipercalorica!
L'obiettivo che mi ero prefissato non è stato purtroppo raggiunto perché attorno a Q.2222 mi sono reso conto, sul sopraggiungere di un avvallamento ombroso, che non avevo preso con me il maglione termico e quindi la mia tenuta da "sprinter" ;-) (maglietta aderete e pantaloncini) avrebbe rischiato di mandarmi in ipotermia o quantomeno di farmi prendere un raffreddore. In ogni caso, il primo obiettivo per il 2009 appena la neve se ne sarà andata, sarà il Molare con partenza da Ponto senza cambiamento di equipaggiamento e tenuta.
Scrivo due righe per segnalare il percorso che ho deciso di seguire.
Partenza da Ponto Valentino alle 12.10, seguo il sentiero ben marcato che mi conduce a Teia; di lì proseguo sulla strada carrozzabile per poi prendere la strada sterrata che conduce a Premestì e da lì imbocco il sentiero per Sorda, dove arrivo alle 13.15 circa. Dopo una breve pausa, salgo nell'omonimo bosco e in circa 20 min. raggiungo Nassra, dove iniziano le complicazioni: anziché seguire il sentiero verso Fuiada e risalire in seguito in zona Crap per affrontare il Molare dal versante che sovrasta Piandios, salgo liberamente verso le pietraie (qualche tratto II) raggiungendo una bocchetta e in seguito un falsopiano roccioso la cui altezza è equialente a quella della Punta di Larescia (Cima di Gorda), ben visibile da quel punto. Proseguo verso W/SW mantenendomi circa a quell'altezza. Tuttavia, giunto sopra l'Alpe San Martino, incontro una vasta zona ombrosa che, a causa della temperatua molto bassa, mi fa desistere.Attorno alle 14.30 prendo la decisione per cui è meglio ritornare: passo dall'Alpe, transito sotto la parete di Arbiòn, giungo in Crap. In seguito torno sul sentiero segnalato, scendo verso Fuiada, di qui verso Gariva e poi giù per la strada carrozzabile tagliando i tornanti scendendo fra i prati e poi, sempre sulla strada carrozzabile per potere correre senza il rischio di inciampare, fino a Teia, dove prendo il sentiero per Ponto, giungendovi alle 17.25 circa, una dozzina di minuti prima che sia definitivamente buio. Che dire? Pomeriggio intenso, cuore e polpacci allenati! :-)
N. B.: mi spiace per la scarsissima documentazione fotografica, ma ho scattato alcune foto soltanto durante la mia pausa a Sorda!...il cielo però era bellissimo!
Il 26.10 è stato l'ultimo giorno di autunno adatto ad una gita in montagna prevedendo come materiale i soli scarponi e il sacco contenente due borracce ed una barretta ipercalorica!
L'obiettivo che mi ero prefissato non è stato purtroppo raggiunto perché attorno a Q.2222 mi sono reso conto, sul sopraggiungere di un avvallamento ombroso, che non avevo preso con me il maglione termico e quindi la mia tenuta da "sprinter" ;-) (maglietta aderete e pantaloncini) avrebbe rischiato di mandarmi in ipotermia o quantomeno di farmi prendere un raffreddore. In ogni caso, il primo obiettivo per il 2009 appena la neve se ne sarà andata, sarà il Molare con partenza da Ponto senza cambiamento di equipaggiamento e tenuta.
Scrivo due righe per segnalare il percorso che ho deciso di seguire.
Partenza da Ponto Valentino alle 12.10, seguo il sentiero ben marcato che mi conduce a Teia; di lì proseguo sulla strada carrozzabile per poi prendere la strada sterrata che conduce a Premestì e da lì imbocco il sentiero per Sorda, dove arrivo alle 13.15 circa. Dopo una breve pausa, salgo nell'omonimo bosco e in circa 20 min. raggiungo Nassra, dove iniziano le complicazioni: anziché seguire il sentiero verso Fuiada e risalire in seguito in zona Crap per affrontare il Molare dal versante che sovrasta Piandios, salgo liberamente verso le pietraie (qualche tratto II) raggiungendo una bocchetta e in seguito un falsopiano roccioso la cui altezza è equialente a quella della Punta di Larescia (Cima di Gorda), ben visibile da quel punto. Proseguo verso W/SW mantenendomi circa a quell'altezza. Tuttavia, giunto sopra l'Alpe San Martino, incontro una vasta zona ombrosa che, a causa della temperatua molto bassa, mi fa desistere.Attorno alle 14.30 prendo la decisione per cui è meglio ritornare: passo dall'Alpe, transito sotto la parete di Arbiòn, giungo in Crap. In seguito torno sul sentiero segnalato, scendo verso Fuiada, di qui verso Gariva e poi giù per la strada carrozzabile tagliando i tornanti scendendo fra i prati e poi, sempre sulla strada carrozzabile per potere correre senza il rischio di inciampare, fino a Teia, dove prendo il sentiero per Ponto, giungendovi alle 17.25 circa, una dozzina di minuti prima che sia definitivamente buio. Che dire? Pomeriggio intenso, cuore e polpacci allenati! :-)
N. B.: mi spiace per la scarsissima documentazione fotografica, ma ho scattato alcune foto soltanto durante la mia pausa a Sorda!...il cielo però era bellissimo!
Tourengänger:
sventanas

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