Finalmente.........il Pegherolo !!!!!

La meta di oggi è la salita al monte Pegherolo dalla cresta ovest, una prima assoluta per Esilde e per me. Parcheggiata la macchina nel parcheggio degli impianti di sci di San Simone, imbocchiamo la carrareccia che conduce alla Baita del Camoscio. Appena prima della baita imbocchiamo a sinistra il segnavia 115 CAI che risale gli ampi pratoni sino a raggiungere il Passo San Simone; appena prima del passo pieghiamo a sinistra e passati sotto le Canne d'Organo proseguiamo in falsopiano sotto le pendici nord-est del Monte Cavallo sino a raggiungere un ripido canalone roccioso che risalito ci permette di giungere alla sella della Corna d'Erba posta tra l'intaglio della cresta tra il Monte Cavallo (a destra) ed il Monte Cavallino (a sinistra). Lasciando alle spalle il Monte Cavallo, si presenta di fronte a noi la lunghissima cresta ovest che dovremo percorrere per raggiungere l'ancora lontano Monte Pegherolo. Sono circa 3,5 chilometri di affilata ed aerea cresta, con brevi tratti attrezzati con catene, che si articola con numerosi saliscendi non certo da sottovalutare. Dalla Corna d'Erba pieghiamo a sinistra e cominciamo la lunga galoppata di cresta che si presenta inizialmente facile e su terreno erboso. Incontriamo subito il primo tratto attrezzato con catena che permette di scendere un saltello roccioso che porta alla lunga cresta verso la cima del Monte Cavallino, a quota 2284 metri. Raggiunta la cima del Monte Cavallino discendiamo il versante opposto attraverso la facile dorsale erbosa che ci introduce in un ambiente totalmente diverso dal tratto sinora percorso. Ci apprestiamo ora a superare un ambiente roccioso e severo in cui occorre prestare maggiore attenzione: discendiamo una costa sdrucciolevole e raggiunto il sottostante intaglio roccioso ne risaliamo il versante opposto utilizzando una fragile catenella che ci porta sul filo della cresta rocciosa. Proseguiamo ora mantenendoci fedelmente lungo la cresta che ora si fa meno aerea, sino a quando con ripida discesa arriviamo presso il Passo della Piodessa a quota 2200 metri, un territorio lunare e selvaggio, forse il tratto di cresta più sottile dell'intera escursione. Nulla di troppo difficile perchè la roccia permette buoni appigli, ma l'affilata cresta non consente il passaggio a chi soffre di vertigini e dev'essere superata con la massima attenzione. Attraversata la cresta della Piodessa il terreno si mantiene roccioso ma  friabile ed il passaggio in cresta diviene ora facilitato dal suo maggiore spessore. L'impegno successivo è dato dal superamento di una paretina rocciosa quasi verticale che risaliamo con l'aiuto di una catena. Dopo qualche saltello di roccia si presenta il secondo passaggio attrezzato con catena che si sviluppa su terreno instabile. Un ultimo torrione finale, attrezzato anch'esso con catena, ma più facile perchè gradinato ci porta sul breve tratto che precede la vetta. Affrontiamo ora un breve tratto esposto che ci obbliga ad usare le mani ed ecco raggiunta la vetta del Monte Pegherolo a quota 2369 metri.  
Cosa dire: Un percorso bellissimo !!!! BELLO!!! BELLO!!! BELLO!!!
Un GRAZIEE!!!! a Esilde, artefice di questa escursione. 

Con me ha camminato Esilde.