Monte Armelio

Appennino piacentino: Monte Armelio 7 giugno 2015.
 
Avevo deciso per la Grigna, ma il tempo sulle Alpi non promette niente di buono e allora decido per l’ Appennino piacentino in “Val Trebbia”, la cima del “Monte Armelio” m 930 s.l.m.. Questi luoghi, così vicini a Milano e da me poco conosciuti, mi incuriosiscono. Sfogliando le pagine del sito www.hikr.orgtrovo questa escursione e decido così di provarla. All’uscita dell’autostrada A 1, Piacenza Sud, prendo la tangenziale ed esco in direzione “Val Trebbia” sulla statale 45, in direzione “Bobbio”, dopo “Perino”, alla rotonda (GPS N=44°49’00,00 E=09°28’23,00” 230 m s.l.m.) si prende a sinistra la strada che sale (non ci sono indicazioni) verso “Ponte di Sotto” e si sale fino a “Forno di Sotto” dove si parcheggia sul bordo della strada (GPS N=44°48’09,00 E=09°27’45,90” 475 m s.l.m.). Sono le 8,50. Si sale per circa 100 metri sulla strada asfaltata e poi si gira a sinistra (GPS N=44°48’05,40 E=09°27’46,10” 480 m s.l.m.) su comoda strada sterrata (sentiero CAI n. 163) immersi nella pineta, ad un certo punto, si incrocia una strada sterrata che sale da sinistra, si prosegue sempre tenendo la destra fino ad un bivio, dopo circa 45  minuti di cammino, dove inizia sulla destra, un po’ nascosto, il sentiero CAI n. 161 (GPS N=44°47’57,90 E=09°29’00,60” 535 m s.l.m.) per la salita diretta alla cima del “Monte Armelio”. La strada è diventata quindi sentiero e inizia decisamente a salire, sempre immersi nella pineta. Il sentiero è sempre ben evidente e segnalato. La salita si fa dura……., tra i pini si gode di uno stupendo panorama sulla “Val Trebbia” e sulla “Pietra Parcellara”, proprio di fronte e ci faccio un pensierino, avendo letto che è una bella salita, sicuramente la metterò in programma. Dopo circa due ore e mezza sono in cima, sono le 11,30. Il panorama spazia a 360° sulla “Val Trebbia” e sulla “Val Perino”. Il tempo è stupendo, c’è il sole, non c’è quasi foschia e fa caldo. Alla croce di vetta (GPS N=44°47’45,50 E=09°28’31,00” 903 m s.l.m.) mi fermo per il pranzo e per qualche foto, sono solo, non ho incontrato nessuno sul percorso e neanche qui. Per la discesa imbocco il sentiero CAI n. 161 (dalla parte opposta a quella da cui sono salito), che sale da “Marubbi” chiudendo così il giro ad anello. Inizialmente il sentiero prosegue immerso nella pineta e poi ad una sella iniziano le rocce e sfasciumi di serpentino in un ambiente aspro. Il sentiero è praticamente inesistente si passa di roccia in roccia e si arriva dopo circa mezz’ora di cammino ad una strada sterrata (GPS N=44°47’20,00 E=09°28’13,20” 780 m s.l.m.) che a sinistra arriva da “Marubbi” e a destra scende verso “Forno di Sopra”. Qui il sentiero CAI n. 161 scende verso “Marubbi”, mentre per la discesa verso “Forno di Sopra” non esiste segnavia. Imbocco quindi a destra la strada sterrata che diventa impraticabile anche ai fuoristrada in quanto scavata dalle piogge. Scendendo, incontro un primo bivio che prendo a destra (ma potevo anche andare a sinistra) e poi ad un successivo bivio prendo a sinistra (anche qui potevo andare anche a destra in quanto questi tracciati si riuniscono tutti), incrociando nuovamente la strada sterrata che arriva da “Marubbi”. Proseguo su strada sterrata fino a “Forno di Sopra” dove la strada diventa asfalto fino a dove ho lasciato l’ auto questa mattina. Sono le 12,50.
 
 
Bel giro ad anello nella Val Trebbia, che può essere percorso in ogni stagione, immersi nella pineta.
 
I dati sotto riportati, comprendono l’andata e il ritorno, quindi il dislivello tiene conto anche degli incrementi in salita su entrambi i tratti.
 
 
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