Pizzo Mèdola (mt 2957)
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Oggi, io e Edy, abbiamo messo in programma la salita al Pizzo Mèdola, svettante cima panoramica posta sulla linea spartiacque fra la Val Formazza e la Val Bavona, partendo da Canza per raggiungere la Bocchetta di Fiorera e seguendo infine dal colle la lunga cresta S… Kalberhorn compreso.
Non sono molte le notizie su questa cima… solo Zaza (in tedesco) e
Varoza ci sono stati ma passando dal versante Ticinese… quindi, anche per questa volta bisogna sapersi arrangiare…
Canza ore 7,15: Con il sentiero segnalato per il Passo Tamier ci alziamo sino ad oltrepassare il torrente e le condutture d’acqua che delimitano l’ingresso al vasto pascolo dell’Alpe Tamia oltre il quale proseguiamo, su percorso libero, in direzione del crinale che protegge l’ingresso alla giavinosa conca alla base del Kalberhorn.
L’idea iniziale era quella di raggiungere la Bocchetta N di Fiorera (mt 2669) e di iniziare da lì la cresta ma, visto il bel canale, optiamo per la diretta lungo il ripido bianco scivolo… e il Passo lo metteremo in conto al ritorno.
C’è ancora parecchia neve lungo il canale… non abbiamo picca e ramponi… ma il rimollo è già a buon punto e restando sul fianco più esposto si riesce a sfruttare alcune facili roccette.
“Siamo in cresta”… ora non ci resta che seguirla fino al Mèdola.
Kalberhorn ore 10,30: Prima Tappa… giusto far vista anche a lui… questa cima può diventare, abbinandola al canale (200mt 45°), un interessante solitaria Skialp.
Una breve pausa prima di riprendere a percorrere la cresta… e i suoi saliscendi… che ci condurrà fino al Pizzo Mèdola… c’è ancora un bel pezzetto.
La cresta è per lo più facile, si aggirano senza alcun problema solo alcune asperità, e seguendola il più fedelmente possibile arriviamo a toccare la Croce del Mèdola giusto a Mezzogiorno… ora di pranzo.
Pizzo Mèdola ore 12: Panorama di prim’ordine… tanto Ticino e tanta Ossola, ma non solo…
tante foto, stretta di mano con baci e abbracci inclusi, pausa pranzo e pennichella… crogiolarsi stesi al sole… possiamo ampiamente permettercelo.
Cominciamo il rientro verso le 13 traversando però sulla ripida fascia erbosa posta sul versante ticinese una cinquantina di metri al di sotto della cresta; bisogna solo tenere come riferimento la sella tre Kalberhorn e Mèdola e non abbassarsi troppo… non si passa.
Passiamo alla base del Kalberhorn ritornando poi all’uscita del canale dal quale ci alziamo per facili roccette all’Anticima… uno sguardo verticale sul canale… per poi continuare su lisce placche sino alla Bocchetta N di Fiorera (mt 2669).
Possiamo permetterci ancora una sciatina sotto il passo continuando poi a scendere lungo il vallone dirigendoci gradualmente a destra in direzione dei paravalanghe al di sotto dei quali, in prossimità dell’Alpe Sciara (ruderi), ritroviamo il sentiero segnalato per Alpe Tamia e Canza.
Canza ore 17,15: Un bel temporale… più fulmini che acqua… c’ha bloccato per un oretta all’Alpe Tamia, ma abbiamo saputo attendere… al riparo… che si placasse
… e anche questa è andata!

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