Storia di un tanuki. E di come imparò a guardare i sassi.


Publiziert von tanuki , 4. Mai 2015 um 12:05.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 3 Mai 2015
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Zeitbedarf: 1:15

Galeotto fu WhatsApp.
E doppiamente galeotto fu il gruppo “Camminata Luglio al Tita Secchi + faccina sorridente + cuore con stelline + montagna + cuore verde”.
Un gruppo, va sottolineato, composto da persone convinte che risiedere nella provincia bresciana significhi (secondo qualche validissimo, ma a me sconosciuto, principio di ereditarietà genetica con i camuni) conoscere perfettamente l’altimetria di ogni vetta, la mappatura di tutti i sentieri e, ça va sans dire, gli orari e i menu di ogni rifugio!
 
E chi, fra tutti i partecipanti all’escursione, ha l’onore di vivere tra i vigneti della franciacorta e quindi, automaticamente, ad un passo dal Tonale ( N.d.A: battuta che, in passato, mi ha regalato diversi insulti)? La risposta è più semplice di quanto immagini, caro lettore…
 
Comunque.
L’istinto (sotto forma di una vocina nella mia testa che non so se attribuire al grillo parlante o a mia madre) mi suggerisce che sarebbe buona cosa testare la mia forma fisica, prima di finire in preda ai crampi a 200 metri dal parcheggio…
…e rischiando – dio non voglia - di non comparire nei selfie #titasecchi #mountainlovers #noncifermanessuno che appariranno su Instagram e Facebook!
 
E’ domenica, non so cosa fare e ho già visto le repliche di Sex and The City: quale occasione migliore, dunque, per indossare le mie bellissime scarpe fluo e fare due passi in salita?
 
Dopo un’attenta analisi, decido di scartare l’Orio Center e l’Outlet Fraciacorta in quanto non mi sembrano mete idonee…
Alzando lo sguardo al cielo in cerca di ispirazione (e di segnali di pioggia che giustifichino il mio inconscio desiderio di boicottare la passeggiata), ricordo che nel mio paese esiste una chiesetta chiamata Madonna del Corno.
Trovandosi ad un’altitudine maggiore di quella del campanile ed essendo circondata dagli alberi, non ho dubbi che rientri a pieno titolo nella categoria “Escursione montane di altissimo livello”.
Chissà… magari, se avrò fortuna, potrò farmi una foto con Reinhold Messner, che di sicuro sceglie questo percorso per i suoi allenamenti!
 
Il Sacro Fuoco del Decathlon si è impossessato di me: posso partire!
Ho tutto il necessario per sopravvivere a questa affasciante esperienza: motivazione, entusiasmo, cellulare carico collegato ad endomondo, fazzoletti e labello.
 
“Go!” mi dice la voce della signorina GPS. E io, garibaldinamente, obbedisco.
 
I primi metri, ancora in pianura e tra le via del paese, mi vedono in compagnia di una signora vestita di neoprene (credo…) e scarpe dondolanti rassoda-glutei che mi suggerisce di fermarmi a mangiare nel ristorante che troverò sul mio cammino.
Con superiorità, chiarisco l’equivoco e spiego che da qui a luglio mi nutrirò solo di cose sane e genuine, che farò almeno sei kilometri di corsa al giorno e che conosco la differenza tra ramponi e zamponi.
Lei mi guarda con sospetto e acidità (di sicuro invidia le mie adidas rosa), alza le spalle e poi prosegue con la sua passeggiata.
Mi sento già di snobbarla, dall’alto della mia vastissima esperienza escursionistica (in fieri, ovviamente).
 
Capisco che la salita vera e propria sta per iniziare quando un cartello mi avvisa che, proprio in quella direzione, si svolgono la Proai Golem e la Gimondi Bike, due gare molto famose in zona.
Pendenza del 16%, leggo su google (solo per informazione e non per prendere il fiato, sospettoso lettore!).
Ah bhe, se il massimo è 100% allora è facile! Il fatto che la strada si snodi un po’ troppo verticalmente per i miei gusti non mi insospettisce per niente.
Penso ai Led Zeppelin (chissà perché) e inizio a canticchiare sovrappensiero Stairway to Heaven: il mio subconscio ha capito il guaio in cui mi sto per cacciare.
 
Cinque minuti e cinque curve più tardi ho già levato felpa e pashmina (sì, avevo la pashimia), e sento su di me l’Occhio di Sauron della signora in neoprene che ride delle mie fatiche.
 
Ma non mi arrendo. Di certo i migliori scalatori del mondo hanno lasciato il loro DNA su questo sentiero… chi sono io per essere da meno?
Su Donna Moderna (o era il Manuale delle Giovani Marmotte) ho letto che, nei momenti di maggior fatica, bisogna distrarre la mente.
Penso che un bel mantra orientale potrebbe essere la distrazione perfetta: eleganza e saggezza in un colpo solo. Per questo, inizio a maledire (in loop e in ordine alfabetico) tutte le amiche e gli amici iscritti al gruppo WhatsApp: nome, cognome e vaffanculo per tutti.
 
Il trucco funziona e, finalmente, la salita finisce e arrivo al Castello.
Aspettate un momento: castello? C’è un Castello nel mio paese e io non lo sapevo?
Sto per affidarmi nuovamente a wikipedia quando sento delle voci in lontananza: schiamazzi di bambini.
Bambini? Impossibile! Questa è una salita per esperti, per gente allenata, per supercampioni. Che genitori scriteriati: costringere povere e innocenti creature a questo tour de force!
 
Sto per chiamare il telefono azzurro quando un dubbio mi coglie: i bambini, felici e contenti, saltano e corrono come se fossero a Gardaland. E la sola fatica che percepisco è quella della madre, che vuole a tutti costi infilare una felpa ad entrambi.
In un lampo, decido che nella mia autobiografia “Io e la Montagna” ometterò questo dettaglio. Quindi, gentile e omertoso lettore, chiedo anche a te la massima riservatezza a riguardo.
 
Il papà dei pargoli sette e ottenni (mi viene riferito) mi spiega che sono a metà strada.
Finalmente una buona notizia.
 
Ovviamente do per scontato che, da qui alla meta, il sentiero continui a svilupparsi senza pendenze eccessive.
Naturalmente mi sbaglio. E la salita continua. E continua. E continua. E continua.
 
Ad un certo punto (il mio solo riferimento visivo è dato dai ciottoli che hanno sostituito la terra sotto ai miei piedi) incontro una coppia di anziani, con tanto di scarponi e bastoni. Anche loro scendono allegri e poco sudati. Decido che ometterò anche questo dal mio futuro best seller.
 
In preda a visioni di cascate di gatorade e piadine alla nutella, svolto un ultima curva e scoppio a ridere: ecco la Madonna del Corno!
La mia mente poco religiosa mi suggerisce diverse origini per questo simpatico nome, ma la soddisfazione di avercela fatta è troppo grande e supera ogni cazzata partorita dalla mia mente stanca e dalle mie gambe ancora più stanche.
 
La chiesetta è piccola e si affaccia sulle torbiere e sul paese sottostante. Di fronte all’entrata c’è una piccola radura-balcone ombreggiata da alberi: un invito al relax che non posso rifiutare, mi capisci, energico lettore?
Mentre scatto foto alla sola parte di me ancora guardabile (i piedi) sento l’inconfondibile rumore di passi alle mie spalle. Passi veloci. Passi di qualcuno che… corre!
 
Ma cazzo! Tutti superman oggi?
Mi giro e vedo un ragazzo in completo atletico arancione (solo il completo, sfortunatamente) che sfreccia davanti alla chiesetta e scende verso il sentiero da cui sono arrivata.
 
Da dove sbuca questo qua? Mi domando. E, nonostante il boato di protesta del mio fisico acciaccato, mi alzo dalla mia comoda postazione e vado a curiosare.
 
Scopro due cose: il sentiero prosegue in avanti e… in alto. Una ripida scaletta ricavata nel terreno sale fino a perdersi tra la vegetazione, accompagnata dal cartello Proai Golem e da segni colorati che per me non vogliono dire assolutamente nulla.
Scarto l’ipotesi di salire ancora, ma mi incuriosisce scoprire dove conduce il sentiero pianeggiante.
 
Tap. Tap. Tap. Google viene di nuovo in mio soccorso e leggo che, appena più avanti, c’è una croce gigante che domina la “vallata”.
Effettivamente la croce si vede da casa mia e, mentalmente, mi riprometto di guardare un po’ meglio il circondario d’ora in poi.
 
Ingenuo lettore. Tu hai già capito come prosegue la storia vero?
No? Allora ti aiuto io, tranquillo.
Dopo aver ripreso fiato ancora una volta, saluto la croce e la chiesetta e torno verso casa. Felice. Con la consapevolezza di avercela fatta e con la serenità di avere il voltaren nell’armadietto delle medicine.
 
Ma poi mi fermo. E’ ancora presto e le mie gambe non sono in uno stato così pietoso. E tanto ho il voltaren.
Quindi mi volto e riparto verso la croce.
In effetti il sentiero è comodo e pianeggiante, senza bivi e senza arbusti della famiglia dadovecazzosbuca e giurochesemislogounacavigliatiestirpo. Il silenzio è quasi piacevole e non ho più così caldo. Strano a dirsi ma… mi sento bene.
 
Dopo una piccolissima salita, arrivo ad un spiazzo dove il sentiero si dirama: in avanti procede dritto, pianeggiante e invitante. A destra scende in una fangosa linea di terra rivoltata.
 
Il mio famigerato senso dell’orientamento (che mi permette di individuare Tezenis in cinque minuti  in ogni centro commerciale) mi ordina di andare in avanti. E io mi fido.
 
Educato e morigerato lettore, ti risparmio il turpiloquio partorito dalla mia bocca nei 5 minuti successivi.
Ti basti sapere che, dopo aver temuto per la mia vita e dopo essermi aggrappata a foglie, rami e cose viscide di non chiara provenienza lungo un misero passaggio largo quanto una mia scarpa, ho scoperto che esisteva un’autostrada a quattro corsie che arrivava nello stesso punto. Il vaffanculo sdegnoso pronunciato dalle mie gentili labbra dovrebbe essersi sentito fino al Tita Secchi.
 
Dopo aver inveito contro le guide alpine, l’anas ed endomondo (il segnale gps si è perso senza il mio aiuto), mi calmo scattando orribili foto in controluce.
 
Al ritorno, e in preda al sacro spirito della Montagna, capisco che devo compiere un gesto caritatevole verso l’intera umanità e segnalare l’esistenza di un sentiero comodo al bivio che porta alla croce. Ripercorro a ritroso le tre corsie di sterrato giungendo alla svolta.
E lì il mio sorriso compiaciuto si trasforma in espressione ebete.
Il segnale c’era. Grande e chiaro. Una croce verde e una freccia che indica la destra.
Altro dettaglio da non citare in “Io e la Montagna”.
 
Sulla via di casa (nei pressi della chiesetta) incrocio un signore che, canticchiando, sta svuotando la vescica.
Bene, penso. Ecco qui uno che ha il mare dentro.
Il mare dentro. In montagna.
Rido per dieci minuti.
 
Ma l’istinto, questa volta saggiamente, mi suggerisce di non condividere questo pensiero con nessuno.
Nel tuo caso, paziente lettore che mi hai accompagnato fin qui, ho fatto un’eccezione…

Tourengänger: tanuki


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Kommentare (39)


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Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 4. Mai 2015 um 15:21
Divertente racconto... Brava... :-))

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Mai 2015 um 15:31
Il mio piano è semplice ma diabolico: stordire voi "popolo di Hikr" con le parole per deviare la vostra attenzione dalla mia scarsa esperienza sul campo...!

Grazie :)

Angelo & Ele hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Mai 2015 um 17:45
Piano...???
Diabolico...???
Deviare...???

Ora attiviamo i servizi segreti (FBI - FSB - MOSSAD) e veniamo a stanarti... esperienza compresa... :-))

Ciao e buone corse e montagne a Te...

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Mai 2015 um 18:26
I servizi segreti mi hanno già stanata (è bastato seguire il profumo del voltaren e di nivea soft...) e stiamo organizzando tutti insieme una pizzata+ torneo di scala 40: appena quelli del FBI capiscono le regole, si parte!

Angelo & Ele hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Mai 2015 um 18:32
Hahahaha... :-))

Metti la tua anima e il tuo cuore in pace, tanto quelli le regole non le impareranno mai... neanche quelle basilari della Scala 40 e di come si fà.. e di come si mangia la mitica pizza...

Buona pizzata... :-))

grandemago hat gesagt:
Gesendet am 4. Mai 2015 um 17:54
Benvenuta a "sconvolgere il branco"!

Ciao

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Mai 2015 um 18:34
Sono pronta per il "branco" di prova!

Grazie per il benvenuto :)

Menek hat gesagt:
Gesendet am 4. Mai 2015 um 20:45
Ciao Tanuki... grazie per avermi allietato la serata con il tuo scritto! :)
Finalmente una bresciana doc (?) con cui condividere i sentieri di quella provincia (ci giro spesso), e nonostante non si capisca un cazzo di dove tu abbia messo i piedi ( a parte la mappa ), tutto è passato in secondo piano davanti al fiume di parole da te profuse. Bene, bene... mi sa che ne leggeremo delle belle da qua in avanti... :))) Nel frattempo ti giro la mia relazione riguardo la Madonna del Corno. Ciao, Menek!
http://www.hikr.org/tour/post75319.html

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 10:11
Felice di avere allietato la tua serata (i più informati mi dicono che il mio share ha superato quello del Trono di Spade su Sky).

Mi dispiace deluderti, ma di bresciano.DOC ho solo un documento salvato in word inerente il menu dello spiedo del compleanno di mia sorella di qualche anno fa :)
Sono nata a Lovere e quindi sono certificata "qualità orobica 100%", ma l'amore e il lavoro mi hanno portato in Franciacorta: ecco spiegato il motivo per cui conosco poco questa bellissima zona.

So che è una debole giustificazione, signori della giuria, ma sono qui proprio per "rubare" qualche spunto per le mie future gite...

...e su consiglio dello psicanalista, ovviamente!

Ho letto la tua relazione e... ho capito che si può essere simpatici e leggibili anche aggiungendo utili dettagli tecnici!

W il Satén (non allungato dalla pioggia, magari...)

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 11:06
Vabbè dai, comunque sei della zona, poco importa dove sei nata... a presto su questi schermi!
Ciao

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 4. Mai 2015 um 23:25
Ciao Tanuki,
relazione divertentissima. Ho la sensazione che d'ora in poi farai a gara con l'amico Domenico (Menek) per ribaltarci dalle risate. :)))
Grazie.

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 10:13
Grazie a te!
...le gare di ribaltamento da risata sono le mie preferite - dopo quelle di cazzate a raffica, si intende! :)

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 4. Mai 2015 um 23:30
Ps. Brava ad aver pubblicato nella sezione "Montagne di casa".

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 10:16
Vedo la Madonna del Corno e la croce dal mio giardino quindi... più casa di così non si può!

Sto prendendo confidenza con il "portale" (ossignur, quanto fa Stargate questa parola!) di giorno in giorno e spero di non commettere troppi errori di etichetta... secondo le regole del "Galateo del perfetto hiker"! :)

gbal hat gesagt:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 11:42
Una bella e gustosa relazione la tua.
Benvenuta in questo micro-universo di amanti dell'inutile e di fatiche di fronte alle quali le persone normali restano sconcertate.
Sospetto però che la tua autoironia celi programmi che ben presto scopriremo grazie ai racconti una che calca contemporaneamente le valli del bresciano e la Val di Sole, seduta sul Passo del Tonale.
Brava tanuki
Ciao

P.S.: Dovresti "Inviare alla comunità Hikr in Italiano" anche il tuo primo report di presentazione, altrimenti è di poca visibilità

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 12:01
Ho deciso di risparmiare alla Comunità il primo rapporto (se possibile ancora più povero di contenuti del primo...) per non rovinare la preziosa immagine di serietà e competenza che mi sono faticosamente costruita con il secondo ;)

Grazie del benvenuto!
Questo micro-universo inizia a piacermi... e ritengo che sconcertare le persone normali sia una delle attività più sane e divertenti che esistono al mondo.

grandemago hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. Mai 2015 um 10:54
Persone normali qui ne trovi poche....... prova su www.didomenicacentrocommerciale.com

Ciao

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. Mai 2015 um 12:06
Ho provato ad entrare nel sito, ma non sono riuscita a trovare parcheggio...

...ora tento con www.scusistaandandovia.gov e www.ehilhovistoprimaio.net

ugo hat gesagt: .....gustoso racconto....
Gesendet am 5. Mai 2015 um 13:23
....gustoso racconto....non farcene mancare altri....e un brindisi con le "bollicine" della Franciacorta....ciao Ugo

tanuki hat gesagt: RE:.....gustoso racconto....
Gesendet am 5. Mai 2015 um 13:51
Grazie!
Dei sentieri franciacortini ne so davvero poco, ma sulle bollicine potrei scrivere centinaia di report :)

E, ora che ci penso, "Hikr" ricorda molto il suono del singhiozzo post-bevuta da franciacorta: era davvero destino che capitassi qui!

cristina hat gesagt:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 17:03
Ciao e benvenuta,

dopo che Pia si è eclissata ci voleva qualcuno per tener testa a Domenico, mi sa che gli darai filo da torcere!

Attendiamo le prossime!!!

Ciao ciao Cri

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 18:09
Finalmente una presenza femminile :)
Ciao Cristina, e grazie del benvenuto!

Sto ancora familiarizzando con i vostri nomi, nick, stili e pic... ma prometto che, a breve, vi conoscerò tutti quanti!

Per il filo da torcere... no problem: ho in programma un'altra uscita che darà vita ad un bel gomitolo di frasi confusionarie da dipanare!


froloccone hat gesagt:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 18:07
Benvenuta!!!!!!!!!Lettura con sorriso stampato..........Brava!!! Ciao !!
ALE

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 18:21
Grazie mille :)

Sto lavorando per migliorare il servizio e stampare non solo sorrisi... ma anche banconote!


froloccone hat gesagt:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 18:35
Se te ne "cresce" qualcuna fai un fischio!

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 20:22
Capirai che ce l'ho fatta quando mi vedrai passare alla versione Pro :)

froloccone hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 20:35
:))))))))))

Menek hat gesagt:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 19:23
Ho sentito parlare di falsari? Piatto ricco mi ci ficco!

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2015 um 20:24
Per ora riesco a falsificare solo la mia conoscenza dei congiuntivi... ma è un ottimo inizio ;)

Benvenuto nel Team Futuri Galeotti!

patripoli hat gesagt:
Gesendet am 6. Mai 2015 um 13:46
Cavoli....avevo scritto un commento un paio di giorni fa....e ora mi accorgo di non averlo inviato! Che imbranata....
Un commento il mio...giusto per darti anch'io il benvenuto e per dirti che....mi sono divertita un sacco a leggere la tua spassosa relazione.
Per quanto riguarda il Rifugio Tita Secchi.....merita!
Alla prossima.....

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. Mai 2015 um 14:07
Grazie mille!
Dato che non riuscirò a dare contributi degni di nota contenutisticamente (si dice?), voglio almeno mettercela tutta per farvi divertire :)

Prima del Tita Secchi devo allenarmi un po'... ora cerco qualche escursione in zona Lourdes e mi organizzo!

Pippo76 hat gesagt:
Gesendet am 6. Mai 2015 um 13:54
Molto divertente! Aspetto con ansia di leggere i prossimi capitoli di "Io è la montagna" ;-)

Ciao
Giancarlo

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. Mai 2015 um 14:11
Nel prossimo capitolo troverai in regalo un fantastico magnete a forma di lattina da 66 di Birra Moretti!
Non perderlo, mi raccomando :)

...comunque stavo pensando di cambiare il titolo in:
Il diario - di vetta - di Bridget "Tanuki" Jones


numbers hat gesagt:
Gesendet am 7. Mai 2015 um 14:09
Davvero moooooooolto divertente!
Direi che hai "compensato" alla grande.....

Ciao

Mario

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Mai 2015 um 14:55
Per compensare, compenso... è lo scompenso (cardiaco) che mi preoccupa :)

Sky hat gesagt:
Gesendet am 14. Mai 2015 um 10:17
Spumeggiante, brillante, spiritosa, piena di giochi di parole, senza bisogno di inventare termini..
Brava a saper dare più visibilità ad una passeggiata che a tanti rapporti di salite da brivido !
A presto, su questi schermi !
Sky

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Mai 2015 um 11:00
Ok, considerati assunto come mio biografo personale... :)

Cazzate a parte...

Leggendo le relazione di voi Hikers Doc, traspare chiaramente il vostro (e per me totalmente marziano... e marziale!) approccio alla Montagna.
Da "profana dell'escursionismo" ho subito percepito che dentro i vostri zaini non ci sono solo ramponi, banane e lattine di menabrea...

Il vostro bagaglio è la passione per la scoperta; è la determinazione di mettervi alla prova; è la curiosità di testare i vostri limiti; ed è il desiderio di riempirvi gli occhi con panorami full-hd che vi siete scelti e che vi siete sudati un passo alla volta.

Camminando su quei sentieri di roccia e di terra, voi calpestate (contemporaneamente e con la stessa energia) radici e monotonia, sassi e abitudini.
Arrivando, un passo alla volta, in luoghi dove tutto è... rarefatto. C'è meno aria. C'è meno rumore. C'è meno gente.
E anche i pensieri sono diversi: più alti, forse (e non solo per una questione di altitudine). E più limpidi.

Io, che non possiedo tutto questo, vi invidio.
E cerco di colmare la distanza con il solo strumento che possiedo: le parole.
Ma spero di raggiungervi, prima o poi.

Senza fretta, naturalmente...
...e senza Voltaren, possibilmente.





Sky hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 10:19
Da buon biografo ovviamente mi ero studiato anche la tua presentazione (dialogo teatrale in un atto)..
Ognuno di noi HIKRs ha una motivazione diversa per andare a faticare in montagna (perché, diciamocelo chiaro, quando arrivi a casa dopo 1500-2000 m di dislivello, sei “un po’ stanchino”, come diceva Forrest Gump..).
C’è chi lo fa per collezionare cime, chi per sfidare se stesso, chi per stare in solitudine, chi per andare in compagnia, chi per commuoversi di fronte alla bellezza della natura, chi per allenarsi.
E c’è chi fa passeggiate, chi sentieri lunghissimi, chi vie toste.
C’è chi arrampica, chi va alla ricerca di vie nuove, chi cammina, chi corre.
E tutti scriviamo. Chi stringatamente, chi dilungandosi in descrizioni tecniche, chi arricchendo la prosa di frizzi e lazzi.
Il Voltaren, però, lo usiamo raramente..

tanuki hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 17:16
È bello leggervi proprio per questo: per la varietà di punti di vista che ognuno sa dare alla sua uscita in montagna.

Qui ho trovato "50 sfumature di grigio" (da quello della roccia in alta quota a quello della polvere del parcheggio) decisamente più interessanti e intelligenti delle originali :)


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