Chi Mangiapane al profumo d'Aglio? Appennino Piacentino.
|
||||||||||||||||||||
Cazzo che maciciòt! Ultimamente quando vado per sentieri m’incasino abbestia, e non ho ancora ben capito se ho una strana indole che porta a farmi del male oppure trovo posti particolarmente sfigati in quanto a segnaletica, fatto sta che anche stavolta ho tentato di perdermi (con l’incolpevole Mauro) sui bellissimi Appennini Piacentini. Ma partiamo col racconto.
Lasciata l’auto ad Aglio nel piccolo parcheggio adiacente la Chiesa, puntiamo in direzione Pradovera ( come da palina) attraversando il piccolo abitato, continuando poi la nostra breve salita su asfalto sino al soprastante Poggio Aglio, giunti ad un bivio dove è presente un grande abbeveratoio, proseguiamo il cammino tenendo la destra. A sx il sentiero va in direzione Pradovera.
Ora si viaggia su un comodo stradello mai troppo ripido, e ignorato il sentiero 153 che si stacca sulla sinistra, arriviamo ad un’altro bivio dove svoltiamo in maniera decisa verso destra seguendo l’evidente sagoma del Monte Mangiapane (Cai 153). Abbandonata la zona erbosa, in un breve lasso di tempo la mulattiera si spinge fin verso le pendici del Mangiapane, incrociamo e scavalchiamo un cancellino in ferro e affrontando poi un brevissimo tratto in falsopiano, subito dopo, il sentiero prosegue su terreno instabile e roccette sino al M. Mangiapane 1037 mt. Punto panoramico.
Qua occorre fare attenzione. 5 metri prima della selletta del M. Mangiapane 1037 mt, sulla sinistra si stacca un’evidente sentiero non bollato che contorna la testata della valle, lo si calpesta per una ventina di minuti finché si arriva in uno slargo dove incrocia il sentiero 151, qua noi avremmo dovuto girare a destra e proseguire verso il vicino ma poco visibile Poggio Alto, ma purtroppo invece abbiamo svoltato a sinistra puntando a quello che sembrava essere appunto il P. Alto. E sticazz…
Quattro passi in un rado bosco e poi via verso un breve traverso leggermente esposto che costeggia la Cima Sconosciuta ( Poggio Vaccari), sino a quando ad un certo punto si sceglie di puntare verso la Cima risalendo il ripido versante fatto di roccette e sfasciumi, 5/10 minuti strappafiato ed eccomi arrivato. Mauro ha preferito aspettarmi ad un sottostante Faggio.
Fatte le dovute foto, oggi il panorama non è un granché visto le nuvole basse, giù di nuovo a riprendere il sentiero 151, dove poco più avanti Mauro mi aspetta per la meritata ma breve sosta pranzo… il vento freschetto non ci permette di restare troppo fermi. Ripreso il cammino seguendo la bollatura, dopo poco ci siamo trovati nei paraggi di una grande pozza con una sorta di quadrivio, stando molto attenti alla bollatura posta sugli alberi abbiamo proseguito il giro oltrepassando lo specchio d’acqua.
Qua per un tratto abbastanza lungo, il sentiero è parzialmente rovinato da quegli intelligentoni con la testa a mandorla che si ingroppano le moto da enduro; tra i grandi solchi creati dai pneumatici e le piccole forre aperte dall’acqua camminare diventa difficile, e difatti dopo pochi passi, Mauro si è ritrovato con le ginocchia a terra stile Madre Teresa e io subito dopo, sono caduto praticamente quasi da fermo sbattendo il mio delicato deretano nel rivolo d’acqua che permeava il sentiero. E vabbè… spero che a questi beoti gli si grippi la moto durante una ripida discesa.
Comunque tenendo sempre la bollatura 151 abbiamo continuato la nostra escursione attraversando anche un bosco di pini neri, e giunti su un’ampio incrocio di strade sterrate abbiamo tenuto la sinistra cercando di orientarci al meglio, fatti pochi passi in leggera discesa, abbiamo imboccato sulla destra il sentiero 153 che inoltrandosi nel bosco ci porta in direzione Pradovera.
Dopo aver attraversato un bel bosco di Agrifogli e una bella quanto misteriosa forra, siamo sbucati ad un bivio, e seguendo la piccola segnaletica posta su un’albero abbiamo proseguito in direzione Piani di Aglio su comoda strada sterrata. Giunti ad un’ altrettanto misterioso agglomerato di case abbiamo fatto un breve briefing, e dopo esserci anche consultati con una persona sbucata da chissà dove, ci siamo avventurati nel bosco sottostante alla ricerca del “sentiero perduto”… fatte un paio di innocue “divagazioni” alla fine abbiamo trovato una flebile traccia che ci ha riportato a Poggio Aglio in un quarto d’ora o venti minuti, da qua ovviamente stop ai problemi e giù veloci alla macchina. Anche per stavolta non mi sono perso… ma me la sono cavata con una vera botta di culo!
Nota 1): Che dire? Mah, i posti sono anche belli è, niente da dire, ma la segnaletica (a parte la bollatura) lascia molto a desiderare… non c’è uno straccio di palina che indichi direzione e nome di queste interessanti cime di roccia ofiolitica. Peccato. Il T3 è d’obbligo per il gran ravano che bisogna affrontare , e per chi non ha un discreto senso dell’orientamento questi posti sono un po’ una pigna nel culo.
Nota 2): All news from the Radio Menek:
Strategia: Picchiati i manifestanti che contestavano Renzi alla Festa dell’Unità di Bologna. Questo è un ottimo inizio per la “buona scuola”… di Polizia!
Sindacalismo: Sciopero nel mondo della scuola con professori e studenti dalla stessa parte; vuoi vedere che è ritornata la lotta di “classe”?
Ennio Doris: Silvio non uscirà di scena. Ne siamo certi anche noi visto che è sempre in camerino a truccarsi.
Xylella: La lotta contro l’insetto killer prosegue liscia come l’olio!
Gossip: Rocco Siffredi dopo l’Isola dei Famosi è diventato un’opinion leader. Zucconi, avete visto che ragionare col c..zo si diventa importanti?
Nota 3): Oggi è una festa di grande spessore , Eric anche stavolta ha “lavorato” per noi…
MAGGIO
Inizio la giornata col mistico coraggio,
puntando alla mia meta con solido abbordaggio,
ma porca la miseria mi scontro con un Faggio.
Maggio,
il muscolo fa male e faccio il mio rodaggio,
sfidando la jattura mi pratico un massaggio,
e adesso che sto bene io guardo ad ampio raggio.
Maggio,
il broker che lavora lo fa per l’aggiotaggio,
ma metto il mio granello e blocco l’ingranaggio,
e lancio il mio messaggio schivando il krumiraggio.
Saboto il tuo pensiero e aggiusto il mio linguaggio, fanculo a tutti quanti evviva il Primo Maggio!
A La Prochaine! Menek und Olmo
Kommentare (24)