Pizzo Scalino invernale
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A Pasqua sarei dovuto andare sul Grignone, ma i miei amici salivano solo in Bogani per pranzo, io avrei voluto arrivare anche in cima, ma sarei stato solo.
Così sabato sera un ragazzo mi invita a fare il pizzo Scalino, sale anche lui in ciaspole ma con lo snowboard sulla schiena
So che per fare lo Scalino senza sci è un po' presto, il versante è a nord e la neve è ancora molta, ma chiamando i rifugi mi dicono che in ciaspole è una mazzata ma che qualcuno lo ha già fatto settimana scorsa allora perché non provare?
Parto da Bellano alle 5:15 e alle 7 sono al parcheggio di Campomoro (non quello grande in fondo ma quello 1/2 km prima dove parte la carrozzabile per i rifugi), sulla strada ho trovato almeno 5 cm di neve fresca della notte e ci sono -7°; il cielo è pulitissimo ma c'è un vento gelido.
Ben presto metto le ciaspole e salgo verso il Ca Runcasch, la traccia è buona, in 40 min raggiungo il rifugio ma è ancora chiuso.
Dal rifugio vedo solo una traccia di sci fresca, quelle precedenti saranno rimaste sotto la nevicata della notte. La salita verso il Cornetto è molto faticosa e a tratti si sprofonda, presto mi raggiungono alcuni sciatori.
Salendo verso il Cornetto faccio una fatica matta sui traversi, le mie ciaspole economiche non vanno molto bene e oltretutto ho dimenticato i bastoncini in baule Nel frattempo mi raggiunge David con lo snowboard sulla schiena, viaggia come un treno e mi ha riconosciuto perché sono l'unico ciaspolatore in mezzo a frotte di scialpinisti!
Io complice anche la quota annaspo molto, d'altronde non vado a 3000 metri da fine ottobre...
Al Cornetto 2.850 metri, riesco a mettere i ramponi e a procedere meglio.
Il ghiacciaio, è in ottime condizioni e non si sprofonda. Il vento però non molla e fa davvero freddissimo, mi gela persino l'acqua nello zaino! Impossibile togliere i guanti per più di 10 secondi!
Sono stanco morto, ma la vista del deposito sci mi dà un po' di energie, una volta raggiunto il pianoro sotto la cresta, scopriamo che complice la neve fresca (circa 10 cm qua) nessuno è ancora salito, eh sì che di sci alpinisti ce ne sono davvero tanti e di diverse nazionalità, mi guardano tutti un po' straniti, sarà che sono senza sci?
Io e David ci guardiamo e decidiamo di provare, sto davanti io, la prima parte è un po' affilata ed esposta e c'è una bella cornice, la passiamo comunque senza grossi problemi.
Poi si arriva al tratto delle roccette, sono tutte marce e si staccano, è ormai mezzogiorno e la neve non tiene minimamente, ci vengono parecchi dubbi su dove andare, dei bolli non c'è nemmeno l'ombra.
Con un paio di passaggi pepati passiamo, di sicuro è più difficile del F+ che davano le relazioni!
Finalmente dopo 5 ore e mezza siamo in vetta! La gioia è molta ma so che per tornare sarà lunga e il freddo non molla un attimo, metto pure il piumino.
Dopo una breve sosta iniziamo la discesa, il tratto di roccette ci fa penare un po' ma con attenzione lo passiamo, scendiamo dal muretto di neve e torniamo al deposito sci, nel frattempo sale ancora gente.
David è in snowboard e scende veloce, io dove riesco vengo giù con il sedere, poi cammino bel tranquillo sul ghiacciaio senza ciaspole, c'è stato solo un attimo di agitazione quando prima del Cornetto sono arrivate delle nuvole di passaggio e non si vedeva più nulla, la traccia era già stata cancellata dal vento, con il GPS comunque mi sono orientato senza grossi problemi; in 2 ore e mezza circa sono al Ca Runcasch per il pranzo pasquale, finalmente alle 15:30 ho il mio agnello
Scendendo do un ultimo sguardo alla bellissima piramide dello Scalino e un saluto anche al Sasso Moro dall'altra parte della valle.
Pasqua davvero bella su una cima super, però la salita in ciaspole è davvero dura, sicuramente meglio con gli sci. Per salirlo coi soli ramponi aspetterei almeno giugno. Il ghiacciaio ora non presenta problemi (in estate mi dicono che i crepacci sono numerosi e aperti, obbligatorio legarsi) fino sotto alla cresta si arriva senza grossi problemi né difficoltà tecniche, la cresta in veste invernale sicuramente dà qualche grattacapo, sopratutto se non battuta, in estate invece credo sia più semplice, da non sottovalutare comunque, la vista dalla cima è spaziale, sia sul gruppo del Bernina (purtroppo le uniche nuvole presenti ieri erano lì !) che sulla altre cime valtellinesi e non.
Così sabato sera un ragazzo mi invita a fare il pizzo Scalino, sale anche lui in ciaspole ma con lo snowboard sulla schiena
So che per fare lo Scalino senza sci è un po' presto, il versante è a nord e la neve è ancora molta, ma chiamando i rifugi mi dicono che in ciaspole è una mazzata ma che qualcuno lo ha già fatto settimana scorsa allora perché non provare?
Parto da Bellano alle 5:15 e alle 7 sono al parcheggio di Campomoro (non quello grande in fondo ma quello 1/2 km prima dove parte la carrozzabile per i rifugi), sulla strada ho trovato almeno 5 cm di neve fresca della notte e ci sono -7°; il cielo è pulitissimo ma c'è un vento gelido.
Ben presto metto le ciaspole e salgo verso il Ca Runcasch, la traccia è buona, in 40 min raggiungo il rifugio ma è ancora chiuso.
Dal rifugio vedo solo una traccia di sci fresca, quelle precedenti saranno rimaste sotto la nevicata della notte. La salita verso il Cornetto è molto faticosa e a tratti si sprofonda, presto mi raggiungono alcuni sciatori.
Salendo verso il Cornetto faccio una fatica matta sui traversi, le mie ciaspole economiche non vanno molto bene e oltretutto ho dimenticato i bastoncini in baule Nel frattempo mi raggiunge David con lo snowboard sulla schiena, viaggia come un treno e mi ha riconosciuto perché sono l'unico ciaspolatore in mezzo a frotte di scialpinisti!
Io complice anche la quota annaspo molto, d'altronde non vado a 3000 metri da fine ottobre...
Al Cornetto 2.850 metri, riesco a mettere i ramponi e a procedere meglio.
Il ghiacciaio, è in ottime condizioni e non si sprofonda. Il vento però non molla e fa davvero freddissimo, mi gela persino l'acqua nello zaino! Impossibile togliere i guanti per più di 10 secondi!
Sono stanco morto, ma la vista del deposito sci mi dà un po' di energie, una volta raggiunto il pianoro sotto la cresta, scopriamo che complice la neve fresca (circa 10 cm qua) nessuno è ancora salito, eh sì che di sci alpinisti ce ne sono davvero tanti e di diverse nazionalità, mi guardano tutti un po' straniti, sarà che sono senza sci?
Io e David ci guardiamo e decidiamo di provare, sto davanti io, la prima parte è un po' affilata ed esposta e c'è una bella cornice, la passiamo comunque senza grossi problemi.
Poi si arriva al tratto delle roccette, sono tutte marce e si staccano, è ormai mezzogiorno e la neve non tiene minimamente, ci vengono parecchi dubbi su dove andare, dei bolli non c'è nemmeno l'ombra.
Con un paio di passaggi pepati passiamo, di sicuro è più difficile del F+ che davano le relazioni!
Finalmente dopo 5 ore e mezza siamo in vetta! La gioia è molta ma so che per tornare sarà lunga e il freddo non molla un attimo, metto pure il piumino.
Dopo una breve sosta iniziamo la discesa, il tratto di roccette ci fa penare un po' ma con attenzione lo passiamo, scendiamo dal muretto di neve e torniamo al deposito sci, nel frattempo sale ancora gente.
David è in snowboard e scende veloce, io dove riesco vengo giù con il sedere, poi cammino bel tranquillo sul ghiacciaio senza ciaspole, c'è stato solo un attimo di agitazione quando prima del Cornetto sono arrivate delle nuvole di passaggio e non si vedeva più nulla, la traccia era già stata cancellata dal vento, con il GPS comunque mi sono orientato senza grossi problemi; in 2 ore e mezza circa sono al Ca Runcasch per il pranzo pasquale, finalmente alle 15:30 ho il mio agnello
Scendendo do un ultimo sguardo alla bellissima piramide dello Scalino e un saluto anche al Sasso Moro dall'altra parte della valle.
Pasqua davvero bella su una cima super, però la salita in ciaspole è davvero dura, sicuramente meglio con gli sci. Per salirlo coi soli ramponi aspetterei almeno giugno. Il ghiacciaio ora non presenta problemi (in estate mi dicono che i crepacci sono numerosi e aperti, obbligatorio legarsi) fino sotto alla cresta si arriva senza grossi problemi né difficoltà tecniche, la cresta in veste invernale sicuramente dà qualche grattacapo, sopratutto se non battuta, in estate invece credo sia più semplice, da non sottovalutare comunque, la vista dalla cima è spaziale, sia sul gruppo del Bernina (purtroppo le uniche nuvole presenti ieri erano lì !) che sulla altre cime valtellinesi e non.
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lucalore

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