Palanzone, tra sole e neve
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Febbraio, mese piuttosto sciapo, almeno per me. Per dare un po' di vita alla monotonia delle giornate e delle settimane decido di tornare di nuovi tra i monti, aspettando il rigelo e magari la primavera per tornare su roccia. Oggi viste le condizioni della neve, porto gli amici a fare una ciaspolata in una zona fuori dai casini, sul Palanzone.
Arrivati ci accoglie un cielo bigio ma senza precipitazioni e tanta neve fresca, quasi 50cm. Nel fitto sottobosco camminiamo accompagnati solo dal rumore della neve sotto le ciaspole, qualche scarica di neve dalle piante ci da il benvenuto e attorno a noi il silenzio... poi il cielo comincia ad aprirsi e lo spettacolo comincia. Il sole che dapprima vedevamo laggiù, sul Rosa, finalmente ci raggiunge, le nubi si diradano e un cielo blu appare sopra di noi.
La neve sui rami è tutto uno scintillio, piccoli accumuli che paiono fiocchi di cotone danno forma agli alberi senza foglie mentre le cornici create dal vento sulla cresta del Palanzone ci accompagnano sull'ultimo traverso prima del rifugio.
Dopo un lauto pranzo (la cucina è sempre eccellente) torniamo verso casa, baciati da un sole quasi primaverile, attraversando tratti innevati che ora ci accecano tanto è il riverbero della luce sulla neve. Che spettacolo!
Alla prossima
Tanta neve caduta il giorno prima, pericolo valanghe tre, cime da evitare e molti rifugi chiusi: o si sta a casa o si va e si cerca una meta abbordabile. Come non pensare allora al triangolo lariano? Via allora, si punta al Palanzone dall'Alpe del Vicerè.
Arrivati ci accoglie un cielo bigio ma senza precipitazioni e tanta neve fresca, quasi 50cm. Nel fitto sottobosco camminiamo accompagnati solo dal rumore della neve sotto le ciaspole, qualche scarica di neve dalle piante ci da il benvenuto e attorno a noi il silenzio... poi il cielo comincia ad aprirsi e lo spettacolo comincia. Il sole che dapprima vedevamo laggiù, sul Rosa, finalmente ci raggiunge, le nubi si diradano e un cielo blu appare sopra di noi.
La neve sui rami è tutto uno scintillio, piccoli accumuli che paiono fiocchi di cotone danno forma agli alberi senza foglie mentre le cornici create dal vento sulla cresta del Palanzone ci accompagnano sull'ultimo traverso prima del rifugio.
Dopo un lauto pranzo (la cucina è sempre eccellente) torniamo verso casa, baciati da un sole quasi primaverile, attraversando tratti innevati che ora ci accecano tanto è il riverbero della luce sulla neve. Che spettacolo!
Alla prossima
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Barbacan
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