rifugio/bivacco Cros de l'Alp m.2203 e monte Varadega m.2634 (SO)


Publiziert von Alberto , 10. Juli 2014 um 09:41. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 6 Juli 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:00
Aufstieg: 844 m
Strecke:Chemp m.1790 - rifugio/bivacco Crus de l'Alp m.2203 km. 2,5 - monte Varadega m.2634 km. 5,170 - passo Varadega - rifugio/bivacco Crus de l'Alp m.2203 km. 8,730 - Chemp m.1790 km. 11,230
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. 36 dello Spluga - Lecco - Colico - S.P. 38 dello Stelvio - Morbegno - Sondrio - Tirano - uscire alla seconda uscita per Grosio passando per la centrale elettrica - Grosio - proseguire sulla provinciale, passando sotto il viadotto stradale 2 volte, prendere la prima a destra con le indicazioni Monno/MORTIROLO (è la strada che fanno i bus) - agriturismo "il Gufo", poche decine di metri dopo, prendere la prima strada a sinistra (indicazioni in legno per il rifugio): da qui sono 3,300 Km. di strada stretta. ATTENZIONE alle diramazioni non segnalate: in quel caso proseguire diritto (su asfalto) e seguire per Chemp (Campo) dove termina la strada. Poco prima dell'ultimo tornante che piega a sinistra, vi è una strada che prende leggermente a destra, dovrebbe portare ad un parcheggio con vari posti auto. SE C'È NEVE LA STRADA VA PERCORSA INTERAMENTE A PIEDI.
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio/bivacco Crus de l'Alp m.2203 (sempre aperto,in inverno è consigliabile telefonare per richiedere le chiavi per la legnaia interna) http://www.diska.it/
Kartennummer:Trekking e Mountan Bike 1:50.000

Vista da Alberto: Anche per questa domenica le previsioni sono poco entusiasmanti,ma il Bradipo delle Alpi non demorde e tra i due itinerari che ha proposto,sceglie quello meno a rischio d'acqua: un sito meteo molto interessante che Gianluigi mi ha fatto conoscere,è l'unico che da speranza di evitare acqua piovana (ma gli esperti meteorologi sanno bene che NON ci si deve basare sull'unico sito che da bel tempo ma su i siti che annunciano maltempo in modo tale di evitare di prenderlo in quel posto: però....è una libera scelta!).

Quindi decido per il rifugio Cros de l'Alp come prima meta,poi si deciderà sulla base della meteo.

 

Dopo 2 orette di viaggio alle ore 8,10 partiamo dalla località Chemp: di notte deve aver piovuto,l'erba come la strada è bagnata e l'aria frizzantina ci costringe a coprirci e durante il percorso ce ne vuole prima di scaldarci per bene ma alle ore 9,06 siamo già al rifugio (fin qui sono km. 2,5) nonostante gli zaini belli pesanti (con me avevo ben 4 litri di acqua dato che quassù non c'è,mentre vi è quella da cisterna per cucinare). Qui vi sono 4 abitanti della zona che lavoravano per la festa che si tiene alla 3 domenica di luglio e visto che è presto e la meteo pare buona si decide per proseguire: giunti alla quota 2500 tramite la militare che hanno sistemato (proprio un bel lavoro) Gianluigi è attratto dall'andare al monte Varadega....accetto e alle ore 10,25 siamo alla cannoniera di vetta (fin qui sono km. 5,170 dall'auto) dove entriamo con cautela dato che vi è neve e ghiaccio e il rischio di scivolare è molto facile.

Dall'imbocco della cannoniera è ben visibile la croce di vetta che insieme all'amico Francesco abbiamo eretto nell'agosto del 2010 e che ancora oggi,nonostante gli anni trascorsi,dimostra di essere ben salda al suo posto e di sopportare per altri anni avvenire le intemperie: sono molto contento per ciò che ho constatato e confermo all'evidenza dei fatti che è stato fatto un bel lavoro.

 

Ritornati all'uscita abbiamo la fortuna di vedere un aquila e la meteo sembra essere ulteriormente migliorata,quindi ci incamminiamo per andare al passo Varadega dove sono stati istallate le nuove segnaletiche che seguiremo per fare ritorno al rifugio che raggiungiamo dopo un giretto di km. 8,730 dall'auto. Manca poco a mezzogiorno,Gianluigi si mette all'opera per preparare il pranzo mentre io taglio un po di legna trovata lungo il percorso di ritorno: in effetti la struttura non aveva all'esterno della legna tagliata,ma bensì dei tronchi che abbisognano della sega che mi farò dare dai responsabili oltre all'ascia (il Bradipo che ben conosce la funzionalità un po particolare della struttura,ha provveduto a portare con sé la propria ascia,che l'è mingha po tanto legera) la quale fa pure peso aggiunto a tutto il resto.

Mangiamo in compagnia ad una coppia di escursionisti del posto (lui è anche sci alpinista che è salito alla cima Piazzi dai vari versanti oltre ad aver portato una bombola di gas da 15 kg. ad uno dei bivacchi posti nella zona.....se poi aggiungiamo il peso del contenitore....) e vengo a sapere che la Giovanna la quale gestiva a Fusino la locanda,ora è a Mazzo.....molto interessante!

Dopo una bella chiaccherata la coppia ci saluta e visto che la nuvolaglia si fa nera,dopo un po ci avviamo verso l'auto e dato che siamo diventati dei tiratardi,qualche goccia facciamo in tempo a cuccarla,ma robetta da nulla dato che poi la cosa non diventa seria ma si smorza a breve,quindi anche oggi una bottarella di ciapett l'abbiamo avuta (ma prima o poi una bella lavada la ciapum).

 

Si decide di andare a Mazzo,tanto è sulla strada del ritorno e arriviamo alla piazza della chiesa dove vediamo l'insegna: entriamo per dissetarci e chiediamo se vendono la "pesteda" (ottima sui pizzoccheri e non solo,si può trovare nei negozi di Grosio) e la risposta è positiva e ce la consegna la Giovanna con cui scambiamo qualche parola e ci racconta del perché ha cessato l'attività a Fusino,poi dopo un anno e su richiesta di una delle figlie ha deciso di aprirla qui e lavorano molto. Nel mentre ecco entrare una coppia non della valle che rimangono meravigliati di aver saputo che ha ripreso l'attività,quindi ha lasciato bei ricordi e la gente che ha mangiato da lei ritorna oltre ad aggiungersi della nuova e felici la salutiamo,contenti per aver potuto acquistare questo prodotto....e la magia continua nel fondovalle della val Grosina!

 

Lassù abbiamo trovato un altra erba aromatica dal profumo intenso e ovviamente non potevamo farne a meno di portarla a casa: solo il passare del tempo ci farà vedere dei risultati che speriamo siano positivi.

Ringrazio l'amico Gianluigi che si è prodigato come cuoco e per l'invito alla 2 giorni che accetto ben volentieri per il prossimo fine settimana.

 

 

 

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto, gianluigi


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Kommentare (2)


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Panoramix hat gesagt:
Gesendet am 11. Juli 2014 um 08:45
... ancora una volta parli di rifugi / bivacchi di cui ignoro l' esistenza ... prima o poi ci passero' anche io

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. Juli 2014 um 16:16
con calma senza fretta, sono sempre là ad attendere il nostro passaggio,ciao!


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