Valle dell'Inferno


Publiziert von cristina , 20. März 2014 um 09:06. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:15 März 2014
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Strecke:Sacca di Esine-Valle dell'Inferno-ricovero-chiusa-ritorno a Sacca con variante
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A4 uscita Bergamo. Seguire indicazioni per Lovere e quindi Darfo. Il sentiero di salita parte presso le ultime case di Sacca di Esine. Quello di discesa all'inizio di Sacca di Esine. Posteggio al centro del paesino.

Questo fine settimana niente neve ci siamo detti per cui oggi, rispolverando un giro che sono anni che mi piacerebbe fare ma che è sempre rimasto nel cassetto partiamo alla volta di Esine o meglio Sacca di Esine.

La giornata non inizia con buoni auspici. Posteggiamo, ci prepariamo ed entriamo nel bar per un secondo caffè.

“Buongiorno”

“Buongiorno”

Mentre appoggio lo zaino, sento

“Non andiamo a metterci nei guai!”

Essendo dialetto capisco sì e capisco no

“Scusi?”

“Non andiamo a metterci nei guai!”

“Mmmmmmm allora avevo capito bene!”

Sorriso

“Valle d’Inferno?”

“Si…andiamo a farci del male?”

“Spero di no!” altro sorriso dopo di che saluta e se ne va.

La barista dice solo che è un posto freddo e che in estate si sente la differenza quando si torna a valle.

Va beh il freddo non è un problema, tanto più che oggi la temperatura è mite, non arriveremo in alto per cui…partiamo.

Il sentiero, sale subito ripido, molto ripido in perfetto stile bresciano e con tratti un poco esposti. Passiamo una bella baita dopo di che arriviamo ad una sterrata. Un cartello indica la Valle dell’Inferno a dx…”lasciate ogni speranza voi che entrate!”

Il sentiero ora si tranquillizza e restringe. Un bel mezza costa a sali scendi pieno di foglie secche ci porta fino ad un tubo dell’acqua che attraversa la valle. Poco dopo il sentiero scende fino al torrente. Il guado, essendoci poca acqua è semplice, a parte i sassi saponetta da evitare accuratamente.

Si risale, ma che risalita! I primi 50 m senza il misero cavetto legato alle piante col cavolo che si risale. Questa prima parte di risalita oltre a essere molto ripida è in pratica senza sentiero o traccia che dir si voglia, lavata via completamente da piogge e neve. Il terreno cede facilmente al nostro passaggio, fare molta attenzione anche ai sassi e radici che il più delle volte offrono appigli inconsistenti. E…ciliegina sulla torta gli ultimi metri sono sbarrati da due alberi sradicati, per passarli non ci resta che togliere gli zaini, e strisciare sotto i rami, una sorta di gimcana insomma! Dopo di ciò il sentiero riprende in grazia, sempre bello ripido e a tornanti fino a raggiungere il bel traverso e “variante” per Sacca! Da quello che però deduciamo dal cartello oscurato che indica il sentiero appena fatto la variante è diventata il sentiero ufficiale. Ciò però sarebbe meglio segnalarlo anche in basso, è vero che in salita in qualche modo si passa mentre in discesa si rischierebbe di più però…sempre che non si voglia utilizzare la passerella accanto al tubo dell’acqua!

Proseguiamo ora sul comodo sentiero a mezza costa, passiamo un ricovero e raggiungiamo una chiusa, dove un cartello avvisa che la macchina è azionata a distanza. Qui finisce la pacchia. Altre contorsioni per portarsi sul sentiero sopra la chiusa e solo a guardare i sassi mi sembra di scivolare, anche qui il cordino è provvidenziale. Pochi passi e un cavetto prosegue orizzontalmente mentre un altro scende sul torrente, quale sarà meglio e soprattutto quello giusto? Nessuna indicazione. Decidiamo di scendere perché il traverso tira troppo al verde e appena ci appoggiamo il piede va via che è un piacere. Scendiamo i pochi metri del canaletto, altrettanto scivoloso ma un filino meglio, se poi il cavo non fosse stato a penzoloni…proseguiamo per poco a fianco del torrente e risaliamo a riprendere i bolli. Ora non c’è più un vero e proprio sentiero e seguire i bolli è fondamentale. Qualche dietro front per la perdita dei bolli coperti dalle chiazze di neve dopo di che arriva lo stop! I bolli entrano nel torrente, forse se ci fosse meno acqua, aumentata dopo la chiusa naturalmente, sarebbero fuori o a pelo ma ora…qui in qualche modo potremmo passare ma guardando il disegno della carta scaricata da internet, sulla cartina Kompass questo percorso non c’è, pensiamo manchi a occhio e croce ancora un’oretta se va bene e senza trovare intoppi, per uscire dalla valle. Sono già le 13,00 e una volta fuori dalla valle non sappiamo cosa troveremo sul sentiero di discesa, neve sicuramente ma se in aggiunta dovesse essere un sentiero poco battuto e poco segnato? Lasciamo stare va là! Torneremo in un altro momento, abbiamo aspettato tanto…la stagione migliore per questo giro penso sia l’autunno e non dopo delle piogge naturalmente!

Al ricovero facciamo pausa pranzo e poi torniamo a Sacca per la “variante”.

Per un buon tratto il sentiero rimane comodo. Raggiunta una casa con una vasca per la raccolta dell’acqua, fare attenzione a non finirci dentro, il sentiero prende a scendere per un primo tratto molto ripido poi diventa più umano e con lunghi tornanti termina all’entrata di Sacca.

Profetico fu “Non andiamo a metterci nei guai!”

Dislivello 1142 e km 14,00


Tourengänger: cristina, Marco27


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Kommentare (8)


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patripoli hat gesagt:
Gesendet am 20. März 2014 um 17:37
Che avventura!
Per quanto mi riguarda.....la Valle dell'Inferno può restare lì....
Certo che....un nome, una garanzia!

Ciao

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. März 2014 um 08:40
Ultimamente con le valli andiamo poco d'accordo devo dire. Però mi piacerebbe tornare soprattutto per vedere il sentiero di discesa, sono posti che proprio non conosciamo.

Ciao Cri

Menek hat gesagt:
Gesendet am 20. März 2014 um 21:16
Giro parecchio in Valcamonica, ma questo giro mi è sfuggito...
Domenico

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. März 2014 um 08:39
Sulla Kompass non esiste, almeno su quella che ho io. Avevo trovato una relazione tempo fa e poi abbiamo trovato su internet una sorta di schemino dei sentieri fatto dai Lupi di San Glisente e abbiamo utilizzato quello.

Ci riproveremo in autunno.

Ciao Cri

gbal hat gesagt:
Gesendet am 21. März 2014 um 19:50
Eppoi dicono a me che me le vado a cercare :-):-):-)
Per dirla con bigblue.....proprio into the wild.
Ma complimenti per non esservi scoraggiati e, credo proprio, in fondo siate soddisfatti.
Ciao

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. März 2014 um 08:53
Non c'è feeling con i canyon!

Battuti dalla natura proprio come in Liguria a Dicembre

Ciao Cri

bigblue hat gesagt: la S. Marco...
Gesendet am 21. März 2014 um 21:03
....c' era anche la gimcana.....più wild di così.....dal racconto, un bel percorso in stile Battaglione S. Marco.....del resto Marco c' è....aggiungici Cristina.....la squadra è fatta!
Sempre in movimento.....per tre alla volta.....
Comply
Pia

cristina hat gesagt: RE:la S. Marco...
Gesendet am 24. März 2014 um 08:49
Gimcana, giochi senza frontiere...hai voglia! Passa sotto l'albero, passa sopra l'albero, gira intorno all'albero...occhio al sasso, guado, scavalco della chiusa, rischio di tuffo nella vasca e per finire, a mezz'oretta da Sacca caccia al tesoro o meglio caccia al sentiero...

Ieri volevamo andare al Devero...chiuso mannaggia!


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