Capanna Dötra m.1749 e quota 2001: fantastica gionata con abbondante neve e sole e tanta compagnia!
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Vista da Alberto: Sempre a causa neve,si doveva scegliere una meta facilmente raggiungibile,oltre al fatto che bisognava anche non rientrare troppo tardi,quindi propongo la capanna Dötra anche agli amici di Renate Brianza con cui ci troviamo al parcheggio situato a monte della partenza.
Siamo in 10,un bel gruppetto che alle ore 9,15 si incammina ammirando gli scenari che la neve fresca caduta sabato ha saputo preparare: non ho mai visto così tanta neve nella regione della Dotra,non solo,ma anche percorrendo la strada del Lucomagno. Alti muri di neve a lati ma la strada percorribile tranquillamente con gomme da neve.
Giunti ad Anvéuda m.1675 vediamo all'opera alcuni locali per togliere l'abbondante manto nevoso dal tetto della baita,mentre c'è chi prepara il passaggio per giungere alla porta d'entrata. Pensate un po: si camminava un buon mezzo metro sopra il limite del parapetto se si calcola che la neve è stata pressata dal gatto delle nevi,mentre il manto nevoso supera i 2 metri abbondanti a quota 1400. Chissà,se in Garzonera si riesce ad entrare in capanna.....forse è meglio dire: se ci si riesce ad arrivare in capanna.....con gli sci molto probabile!!!!!!
Ebbene con un largo giro che fa la strada fino a toccare 1781 m. di quota,essa con lieve pendenza scende verso il villaggio di Dötra e la capanna omonima la vediamo alle ore 11,52: se si percorre il classico sentiero si abbrevia il giro di una buon 45/60 minuti (il cartello da ore 1,30 in estate: ricordo che per le tempistiche,come minimo,ci si deve basare sulla segnaletica estiva ,aggiungendo e prevedendo in base all'innevamento,al quantitativo di neve,se la pista è battuta o deve essere battuta e da quanti,aggiungere un numero superiore di tempo logico e non di fantasia e in particolare non sulle tempistiche personali ),eventualmente di considerare o di restare a dormire o di cercare un alternativa più semplice se si deve per forze maggiori essere a casa per cena. Questo è ciò che fa chi sa andare in montagna (non basta guardare la meteo).
Si decide di proseguire per raggiungere coloro che ci precedono per poi mangiare qualcosa alle baite di quota 2001: nel frattempo ho il piacere di rivedere il mito delle capanne ticinesi....ROCCO il quale mi riconosce e mi spiega che ha battuto la traccia per salire alla quota 2305....è un grande!!!!! Rocco mi batte in quanto pernottamenti e peso dello zaino che si aggira,stando a ciò che mi dice,sui 15 kg......e vi assicuro che è da credergli dato che ho visto ciò che estrare dal suo. Lo saluto e proseguendo vedo un bel po di escursionisti che raggiungono le baite e quando arrivo li....Alberto,sento che mi chiamano.....ma sono gli amici del CAI Como!!!! Ma quanti sono,una marea di cui molti li conosco e alcuni sono nuovi,mentre alcuni non erano presenti causa impegni e il mitico Marco che mi da una notizia veramente bella: finalmente i gestori del rifugio San Lucio ITALIANO,sono stati esonerati da tale professione e che è stato avviato il bando di gara,per cercare un altro gestore,FINALMENTE ERA ORA! Molto probabilmente altre lamentele sono giunte al comune di Cavargna che ha dovuto prendere seriamente in considerazione di trovare un'altra gestione più consola e affidabile.
Ma ecco che il vento spinge una nuvola,l'ombra prende il sopravvento e quindi fa prendere la decisione agli amici del CAI Como di scendere,mentre noi resistiamo fino a quando il vento fa si che le nuvole proseguendo il loro viaggio,lasciando il posto ai caldi raggi del sole: poi si decide di scendere e sostare un poco in capanna mentre gli amici ci salutano. Entrando non si può che notare il calore che vi è nella capanna,parte gestita,dove consumiamo una buona torta e delle bevande. Poi salgo alla parte autogestita dove pensavo di ritrovare Rocco....le sue ciaspole ci sono ma lui no.....faccio qualche foto per dare l'idea del locale cucina e sala pranzo,ben attrezzato dove ci possono stare comode anche 30 persone,poi si decide per riprendere la via del rientro tramite il sentiero principale che in breve ci conduce alla strada per la Dötra e poi alla cantonale dove rivediamo gli amici di Renate Brianza,soddisfatti per la stupenda giornata passata in mezzo a tanta neve e sole.
Un altra giornata che ha soddisfatto pienamente tutti coloro che sono venuti in questa zona in versione invernale,sia per la prima volta,sia per coloro che già la conoscono.
Poi,mentre ci prepariamo alla svestizione,ecco che arriva Rocco a cui faccio notare che l'ho visto segnato sul registro a breve distanza di tempo: mi dice che per via ldelle abbondanti nevicate delle settimane scorse,non era il caso di farsi il mazzo a pestare neve per giungere ad una capanna,vengo qui e me la godo e se voglio,come ha fatto,di neve fresca da battere c'è ne in abbondanza (questo sì è saper andare in montagna) il quale mi assicura con alcune notizie (per ora non le rivelo.....devo accertarmene) di cui non ne avevo la più pallida idea: Grazie Rocco,sei miticoooooooo!!!!!!!
Ciao a tutti e alla prossima!
Vista da GONZO: tanta tanta tanta neve, degna del Generale Inverno
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