Piz Lunghin da Juf
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Il Piz Lunghin è una montagna che offre un magnifico panorama sull'Engadina e sulle montagne vicine, il gruppo del Bernina e quello del Badile innanzitutto.
Normalmente la salita viene effettuata dal Passo del Maloja ma noi vogliamo fare qualcosa di diverso per cui decidiamo di partire da Juf, l'ultimo centro abitato della Val d'Avers ed uno dei centri abitati stabilmente più alti d'Europa ( vi è una gran lotta fra Juf, Saint Veran in Queyras e Trepalle in Valtellina per aggiudicarsi questo titolo).
Siamo in tre, alle nove abbiamo gli scarponi ai piedi e, lasciato Juf, ci avviamo verso la testata della Val d'Avers che ben conosciamo, passiamo dalla baita di Alpagada e gradualmente ci alziamo in direzione della Fuorcla da Valletta, prima di raggiungerla però attraversiamo, sempre su sentiero ben segnato, verso Sud per raggiungere il valico di Forcellina un centinaio di metri più alto. Dalla Forcellina la vista si fa più ampia aprendosi verso il gruppo del Bernina, contorniamo un laghetto e continuiamo a seguire il bel sentiero che, in leggera discesa, si dirige verso il Septimerpass passando prima per il Leg dal Sett.
Raggiunto il Septimerpass non ci resta che puntare al Pass Lunghin che già vediamo, il sentiero è sempre ben segnato e non pone nessuna difficoltà, dal Pass Lunghin la pendenza si accentua e risaliamo i 150 metri scarsi che ci separano dalla vetta.
Nonostante qualche nuvola celi a tratti la vista sulla sottostante Engadina, il panorama è decisamente magnifico: i laghi sotto di noi ed una sfilata infinita di montagne tutt'intorno.
Mangiamo qualcosa e poi iniziamo la discesa ripercorrendo la strada fatta stamane, almeno fino alla Forcellina: qui Daniele vantando la sua profonda conoscenza della zona ci convince a scendere direttamente verso il fondovalle abbandonando il sentiero, naturalmente percorsi un duecento metri in discesa ci troviamo a lottare con rododendri ed ontanelli finchè arriviamo su un salto di roccia...gratifichiamo il nostro amico di gentili apprezzamenti per la pensata e la profonda conoscenza dell'orografia della zona e risaliamo il pendio finchè riusciamo a traversare verso il sentiero battuto, accompagnati dallo scampanio delle manzette che costellanno questi pascoli rientriamo finalmente a Juf più che soddisfatti.
Magnifica gita in una valle che racchiude una miriade di mete fantastiche Per quanto lunga il dislivello è decisamente contenuto ed i sentieri battuti ed ottimamente tracciati e segnalati.
C'è giusto qualche roccetta sul tratto finale adducente al Piz Lunghin.
Normalmente la salita viene effettuata dal Passo del Maloja ma noi vogliamo fare qualcosa di diverso per cui decidiamo di partire da Juf, l'ultimo centro abitato della Val d'Avers ed uno dei centri abitati stabilmente più alti d'Europa ( vi è una gran lotta fra Juf, Saint Veran in Queyras e Trepalle in Valtellina per aggiudicarsi questo titolo).
Siamo in tre, alle nove abbiamo gli scarponi ai piedi e, lasciato Juf, ci avviamo verso la testata della Val d'Avers che ben conosciamo, passiamo dalla baita di Alpagada e gradualmente ci alziamo in direzione della Fuorcla da Valletta, prima di raggiungerla però attraversiamo, sempre su sentiero ben segnato, verso Sud per raggiungere il valico di Forcellina un centinaio di metri più alto. Dalla Forcellina la vista si fa più ampia aprendosi verso il gruppo del Bernina, contorniamo un laghetto e continuiamo a seguire il bel sentiero che, in leggera discesa, si dirige verso il Septimerpass passando prima per il Leg dal Sett.
Raggiunto il Septimerpass non ci resta che puntare al Pass Lunghin che già vediamo, il sentiero è sempre ben segnato e non pone nessuna difficoltà, dal Pass Lunghin la pendenza si accentua e risaliamo i 150 metri scarsi che ci separano dalla vetta.
Nonostante qualche nuvola celi a tratti la vista sulla sottostante Engadina, il panorama è decisamente magnifico: i laghi sotto di noi ed una sfilata infinita di montagne tutt'intorno.
Mangiamo qualcosa e poi iniziamo la discesa ripercorrendo la strada fatta stamane, almeno fino alla Forcellina: qui Daniele vantando la sua profonda conoscenza della zona ci convince a scendere direttamente verso il fondovalle abbandonando il sentiero, naturalmente percorsi un duecento metri in discesa ci troviamo a lottare con rododendri ed ontanelli finchè arriviamo su un salto di roccia...gratifichiamo il nostro amico di gentili apprezzamenti per la pensata e la profonda conoscenza dell'orografia della zona e risaliamo il pendio finchè riusciamo a traversare verso il sentiero battuto, accompagnati dallo scampanio delle manzette che costellanno questi pascoli rientriamo finalmente a Juf più che soddisfatti.
Magnifica gita in una valle che racchiude una miriade di mete fantastiche Per quanto lunga il dislivello è decisamente contenuto ed i sentieri battuti ed ottimamente tracciati e segnalati.
C'è giusto qualche roccetta sul tratto finale adducente al Piz Lunghin.
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