San Giacomo (2254 m) e Cima 2424 m – Skitour
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Prima escursione della stagione con gli sci con condizioni valanghive favorevoli. Neve ventata con accumuli soprattutto nelle conche e nei canaloni. Cielo sereno e temperatura rigida in tutta la Val Bedretto.
Inizio dell’escursione: ore 8:30
Fine dell’escursione: ore 12:50
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1028 hPa
Temperatura alla partenza da All’Acqua: -6°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 600 m
Temperatura al rientro ad All’Acqua: -1°C
Sorgere del sole: 7:49
Tramonto del sole: 16:40
Ore 6:00, apro la finestra, la prima dell’Avvento, che mi regala una splendida falce di luna, con cielo sereno: la giornata inizia sotto i migliori auspici. L’itinerario sciescursionistico incomincia al Posteggio Cacciatori (1618 m), circa 60 m dopo il Ristorante All’Acqua.
Sopra di me ci sono i rami spogli di un larice: un monumento della natura, un simbolo della vita, un umile protagonista non citato, sempre presente, con discrezione, nei preparativi alle gite nell’alta Val Bedretto. Ore 8:30, il cicalino dell’Arva dà il segnale di partenza alla stagione sciescursionistica 2013-2014.
Parto con la cuffia calata fino alle sopracciglia, ben coperto “a cipolla”. È un itinerario gettonatissimo, soprattutto in primavera, quando il sole riesce ad illuminare anche questo versante della Val Bedretto. Oggi salirò completamente all’ombra fino al Passo di San Giacomo. Per la verità arriva il riverbero rosato delle splendide cime del versante sinistro della valle.
Superato il ponticello sul Ticino svolto a destra, in direzione della Val d’Olgia.
Seguo la traccia, che questa volta mi porta a circa 170 m ad Ovest dell’Alpe Val d’Olgia (2063 m). Qualche sciescursionista qui lascia la traccia e piega a sinistra, in direzione del Pizzo Grandinagia (2774 m), una cima per sciatori esperti (PD).
Dalla base del promontorio All’Uomo (2242 m) il percorso si fa un po’ più dolce. Ne approfitto per scattare foto e per godermi pienamente lo straordinario paesaggio. Reinterpreto a modo mio il pensiero di Kundera rallentando, come se volessi fissare nella memoria lo spettacolo:
“C’è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una situazione delle più banali: un uomo cammina per la strada. A un tratto cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge. Allora, istintivamente, rallenta il passo. Chi invece vuole dimenticare un evento penoso appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sé nel tempo. Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio.”
Da Milan Kundera, La lentezza, Adelphi, 1995, pagina 45.
Molto movimento oggi sul Poncione Val Piana (2660 m)
Tengo la fotocamera a tracolla in quanto gli stimoli fotografici sono frequenti. Superata la candida Cappella dedicata a San Nicolao attraverso il minuscolo ponte diga della zona paludosa e risalgo i dolci pendii dell’Alpe San Giacomo di Maniò, in direzione del valico. Alle 10:40 entro in territorio piemontese accolto da un sole splendido: sembrerebbe un’altra stagione. L’Helgenhorn (2837 m) oggi è frequentatissimo; io mi accontento di una bella cima panoramica posta a 2424 m di quota, sarà la mia meta odierna. Più in basso mi aspetta una faticosa discesa nel bosco con neve poco sciabile: una fatica notevole per i miei quadricipiti femorali, quest’anno non ancora allenati a questo esercizio.
Mi godo in perfetta solitudine il panorama, che catturo con la macchina fotografica: impensabile in estate scattare foto alle montagne con una tale nitidezza.
Come avevo previsto, la discesa nel bosco è da sopravvivenza…
All’arrivo ad All’Acqua noto una quantità incredibile di auto provenienti anche da località lontane. La maggior parte delle targhe portano la sigla I, seguite da TI, da ZH, LU e AG. La Val Bedretto costituisce una ricchezza naturalistica per lo svago e la distensione, che dev’essere salvaguardata a beneficio di una quantità molto elevata di utenti.
Giornata meteorologicamente stupenda, con neve ventata, poco sciabile: salita meno faticosa della discesa.
Tempo totale: 4:25 h
Salita: 2:35 h
Dislivello in salita: 806 m
Sviluppo complessivo: 10,6 km
Difficoltà: F
SLF: 2 (moderato)
Copertura della rete cellulare: buona
Libro di vetta: no
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