rifugio Monti di Dentro m.917


Publiziert von Alberto , 11. November 2013 um 16:28. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:27 Oktober 2013
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Poncione Rosso   Gruppo Madöm Gross   CH-TI 
Zeitbedarf: 1:15
Aufstieg: 330 m
Strecke:Baseria m.618 - Ramlitt m.800 (bivio per Trusp) - Stavel - bivio a quota 911 per Cavalum - Monasten m.895 (bivio per Sciresa) - rif.Monte di Dentro m.917 km. 4,3
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Chiasso - seguire per Gottardo - uscita Biasca - prendere a sinistra in direzione di Airolo - poi seguire le indicazioni per Personico,giunti al paese prendere la prima strada a sinistra che in 3 km. Sale al bacino
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Monti di Dentro sempre aperto
Kartennummer:cns n° 266 valle Leventina/276 valle Verzasca

Vista da Alberto:  Un mesetto fa,Andrea mi avvisa di tenermi pronto per questa data in modo da fare un escursione insieme quindi,non mancherò anche perché è da mesi che non si fa qualcosa insieme dall'inverno scorso.

Mi da alcune idee,giustamente bisogna vedere le previsioni come saranno e al momento non sembrano proprio strabilianti,ma non c'è problema: si può trovare una soluzione,basta avere spirito di adattabilità alle circostanze senza pretendere (cosa che non tutti accettano di buon grado,purtroppo).

Venerdì non vedo alcuna mail d'invito,sia per sabato che domenica,allora penso che nessuno si muova a causa della meteo pessima: decido di provare ad invitare qualcuno visto che io e Mauro abbiamo la vignetta per usufruire dell'autostrada Svizzera,mettendo a disposizione le nostre auto.


 


 

Ovviamente dato che smonto dalla notte,al sabato mattina non avrei potuto aggregarmi agli amici che spesso lo preferiscono (a secondo delle circostanze.....) certo,potrebbero spostare di domenica l'escursione in particolare quando l'amico Max non può essere presente (mancando alcuni sabati per vari motivi) e quando entrambe le giornate danno sole,mentre è capitato per chi poteva solo sabato,la meteo era pessima e la domenica vi era sole,si andava....di sabato. Ovviamente,liberi di scegliere!

Sta di fatto che io al contrario,mi sono sempre messo a disposizione per accontentare chi avesse particolari necessità: chi non poteva al sabato perché andava a lavorare,mi chiedeva che sarebbe venuto con piacere domenica e io,spesso,terminata l'escursione di sabato con altri amici,ero pronto a ripetere la stessa precisa escursione il giorno dopo,rinunciando ad una nuova escursione a cui tenevo. Oppure per l'amico che a causa di problemi familiari,non potendo aggregarsi con il resto del gruppo,(o perché escluso dal giro di mail per qualche "strana" ragione e alla quale ho dovuto rimediarvi io dopo il suo continuo lamentare di tale comportamento dei restanti amici....) o il gruppo non poteva o non voleva andare di domenica: ecco che ero pronto a fare un escursione insieme: cosa che succedeva spesso!

Ma,i ricordi di questi gesti semplici ma di grande valore,si affievoliscono dimenticandoli o ignorandoli come si ignora nel lasciare da solo l'amico che fatica a tenere il passo,non solo,pretendendo pure di essere dalla parte della ragione....

Molto spesso,è facile dire cose sensate e intelligenti,ma per molti è più difficile metterle in pratica: e su questo non ci piove,i fatti son quelli che contano!

In ultimo: penso che a nessuno piaccia essere trattato da amico di "seconda scelta" come qualcuno che si lamentò a suo tempo (come sopra citato) e non era di certo di un'allegria da considerarsi tale.....ovviamente! Meditiamo ed evitiamo le preferenze,scongiurando figuracce alquanto poco nobili e vedersi una reazione inaspettata da chi subisce tali comportamenti (più che comprensibili): capire,ricordare e mai dimenticare aiutano spesso a far valere la ragione!


 


 

Dopo questa piccola premessa in merito ai modi comportamentali dell'essere umano,nei confronti del valore che ha l'amicizia, proseguo nel racconto: le mete.....capanna Alpe Sponda, capanna Efra, Gazzirola....robette da un minimo di 3 ore....se piove....!

Quando Andrea mi chiede cosa scelgo,gli dico che il Gazzirola andrebbe bene,(dato che la meteo sembra migliore più a sud) ma salendolo dalla Svizzera,compiendo un giro ad anello che in parte anche per me è sconosciuto. Alle 7,15 siamo al Breggia,dove incontro anche Giuseppe,che da molto più di tempo non vedevo e visto che non si è fatto vivo nessun altro,partiamo in 4 ma a causa delle nuvole basse e non proprio da tempo asciutto,propongo alcune alternative: capanna Pian D'Alpe, capanna Genzianella (sarà ancora aperta?) e capanna Albagno.

Si opta per quest'ultima che nessuno conosce a parte me e come tempistica la si raggiunge in un paio d'ore e il sentiero,anche se dovesse piovere,non comporta grossi problemi come nell'attraversamento di torrenti.

Sulla cantonale tra una chiacchera e l'altra mi sfugge l'imbocco per la salita a Bedretto,quindi essendo troppo avanti e vedendo che piove bene,si prosegue a Iragna dove volendo si sale alla capanna Ai Tor ma forse già chiusa,quindi dove si va? Ok!, proseguiamo e andiamo a Personico dove si prende a salire per la val D'Ambra,giungendo al parcheggio di Baseria.

Gli amici mi chiedono quanto c'è da camminare,nonostante il dislivello sia di poco superiore i 300 metri,il tracciato è lungo ma con tratti pianeggianti e mulattiera ampia,visto che pioviggina va più che bene. Camminare oltre le 2 ore sotto l'acqua pur arrivando in un rifugio....oggi la giornata è così: adattarsi e passare momenti maggiori di relax!

Alle ore 8,45 partiamo e poco dopo ci mettiamo a raccogliere castagne per una decina di minuti con l'intenzione di farle arrosto una volta raggiunto il rifugio dove vi perveniamo alle ore 10,15 e dopo circa 4,3 km., dove al suo interno vi sono già due ragazzi della Svizzera centrale,i quali vi sarebbero rimasti fino a martedì (molto probabilmente a causa del maltempo).

Dentro il rifugio regnava il fumo,tanto che lo si vedeva uscire dal piano della stufa e la prima cosa che mi chiedevo era: ma che legna stanno usando?

Decido di andare in legnaia e scopro che è stata presa della legna situata all'esterno,umida,mentre in legnaia vi è quella bella asciutta.....ma la scure è su in capanna. Tornato sopra per prendere almeno la scure dico a Mauro di chiedere ai ragazzi se hanno preso la legna esterna....affermativo. Torno di sotto e comincio a spaccare legna fine per dare vigore al fuoco e la situazione migliora decisamente e quindi prendo il posto loro e controllo la stufa,mentre gli svizzeri tornano a riprendere a mangiare.

Nel frattempo Giuseppe intaglia le castagne,parte di esse verranno arrostite a fiamma viva (ma vi sono più castagne bruciate) altre vengono infornate (rimanendo più morbide) e altre sulla piastra della stufa (ottimo sistema). Ebbene,dopo qualche esperimento ho suggerito per una semplice sbucciatura di esse,di intagliare a croce, su entrambi i lati,la castagna evitando che nell'apertura si rompa....sistema che pare sia stato apprezzato.

Dopo i due ragazzi decidono di effettuare un escursione (sotto tutta quell'acqua?) e ci salutiamo anche perché non saranno di ritorno presto,lasciando numerosi viveri sui tavoli.

Dopo aver pranzato abbondantemente 1 ora prima del solito orario (le 12,00) c'è chi non disdegna un sonnellino,salendo ai piani alti del letto a castello dove pure si lamenta del gran caldo che fa: il rifugio è ben isolato e mantiene il calore.

Alle ore 3,10 si decide per il rientro,non prima di aver resettato un po il pavimento e rimesso le stoviglie lavate e asciugate che abbiamo usato al loro posto. Sotto un abbondate pioggia che oramai è da ore che cade ininterrottamente,ripercorriamo il tracciato che risulta in più punti,percorso da rivoli di acqua come le numerose cascatelle che si notano lungo le strapiombanti pareti della valle: ciò fa capire quanta acqua sta venendo giù.

Giungiamo all'auto dove fortunatamente cessa di piovere e vediamo uno spiraglio di cielo anche se è come un miraggio e tutti siamo concordi nell'aver fatto la scelta giusta al momento giusto: l'importante è e resta sempre,ridurre al minimo i rischi (che esistono anche con giornate di sole) in particolare in giornate con meteo avversa.

Io la penso e attuo in questo senso,poi come capita,c'è sempre qualcuno che azzarda l'insistere nel procedere per raggiungere la cima (che vale molto di più della stessa vita....pare) ma se la maggior parte di chi è presente,coscientemente capisce che è insensato procedere esprimendo con una frase: "mica l'ha detto il dottore che bisogna per forza arrivare in cima",anche il più testardo ma incapace di dimostrare di farcela da solo,ecco che cede abbandonando l'insensata idea....facendo sua tale nobile frase sopra citata,che mai avrebbe pensato di esprimere....


 

Ciao a tutti e alla prossima....!


 


Vista da Gonzo: Ottima soluzione al tempaccio, facile sentiero ben fornito di castagne. Piccolo rifugio ben isolato dai rumori della vita quotidiana, prova riposino superata; quando piove o tira vento anche al rifugio monti di dentro c si diverte e si dorme che è 1 portento!


Tourengänger: Alberto, gonzo


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T2
5 Dez 21
Che Frecc al Tecc (Stevan) · giorgio59m (Girovagando)
T4
22 Mär 23
Alpi e rovine in Val d'Ambra · Poncione
WT4
8 Feb 14
Val D'ambra · Francesco
T1
30 Jul 06
Val d'Ambra · morgan
T2
T2
28 Okt 12
Rifugio Tecc Stevan - compleanno "under snow flakes" · giorgio59m (Girovagando)

Kommentar hinzufügen»