Traversata della ROSA dei BANCHI (3164m)


Publiziert von Andrea! , 10. Oktober 2013 um 23:17.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 9 Oktober 2013
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS-
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:30
Aufstieg: 2300 m
Strecke:20,2 km a/r
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per Aosta, uscita Ivrea. Seguire per Cuorgnè, Pont Canavese, Ronco Canavese, Piamprato.
Kartennummer:Alpi Canavesane 03 - Carta della Valchiusella - Edizioni MU

Ritornato dal giro sul Monte Facciabella e il Monte Marzo (a settembre), avevo guardato una tabella informativa nella piazza di Piamprato e avevo “scoperto” che la Rosa dei Banchi era anche accessibile dal Piemonte e non solo dalla più classica via valdostana (tentata qualche anno fa in compagnia di Daniele con gli sci).
 
Così il tarlo incomincia a girare per la testa e, come capita spesso, torna e ritorna in mente più volte.
 
Eccoci quindi di nuovo a Piamprato (1550m), il tempo è buono e siamo belli carichi per affrontare questa lunga giornata. Attraversiamo il paese per innestarci sul sentiero 628 per il Col della Borra (2578m). Il primo cartello recita “Col Borra 3:45”, subito un attimo di mancamento … ma come, quasi 4 ore per arrivare a neanche metà gita? Speriamo in una svista dei tracciatori.
Infatti, di buon passo, arriviamo al colle in 2 ore, passando per il sentiero (segnato ma non numerato) che, subito dietro a Gr. Vandilliana, evita il traverso fino a Grange Orletto (su cui probabilmente vengono calcolati i tempi). Incominciamo già a vedere un bel numero di camosci,
 
Dal Colle si scende nella valle opposta, perdendo dolcemente più di 500 metri di dislivello. Durante la discesa è tutto un susseguirsi di camosci che saltano, fuggono, ci guardano e poi corrono via.
Arrivati a San Besso e all’omonimo rifugio (2019m), si prosegue sul sentiero 625 per il Valico Balma-Arietta (altra danza di camosci).
 
Poco prima del valico si gira a destra (indicazione su un sasso) per prendere la traccia che sale al Col de la Rosa (2959m). La traccia non è molto visibile, qualche rado ometto indica la via ma basta poco per perderla. Bisogna andare ad infilarsi dentro un canalino, dietro ad uno spuntone di roccia (vedi foto) e poi ad un breve ripiano (2520m), unico punto dove si respira un po’. Da questo ripiano si sale praticamente dritti per la dorsale, su terreno formato principalmente da ghiaietta su lastre di roccia, a tratti abbastanza insidioso. Raggiunte le pareti in alto si traversa verso destra e si arriva alla Madonnina del Colle.
 
Da quota 2100 fino al Col Rosa, la traccia non molla mai ed è bella dura, in compenso si guadagna quota velocemente. Nel frattempo le nuvole ci avvolgono e non ci permettono di guardarci molto attorno.
 
Arrivati al colle, colpo d’occhio stupendo: dal lato valdostano ci saranno anche 5/6 cm di neve mentre quello piemontese è completamente sgombro. Se da un punto di vista paesaggistico tutto ciò è molto suggestivo, ci preoccupa un po’ la presenza di neve per il passaggio di arrampicata che ci aspetta.
Infatti dal Col Rosa fino in vetta si segue più o meno fedelmente la cresta, con qualche passaggio dove bisogna usare le mani, fino ad arrivare ad un gradino roccioso (dove ci sono un paio di lapidi). Da qui si prosegue per qualche metro sul versante valdostano su una sorta di cengetta un po’ esposta fino a ritrovarsi sotto una spaccatura inclinata che in circa 6 metri riporta in cresta.
 
Questo passaggio lo troviamo pieno di neve e con qualche tratto di ghiaccio. Inizio un’opera di pulizia degli appoggi e degli appigli che, ovviamente, risultano molto bagnati .
Studio bene il percorso e inizio a salire. Non ci si può muovere molto velocemente perché ad ogni passo bisogna ripulire la roccia dalle neve e, sapendo di avere gli scarponi su roccia umida, mi sposto con molta cautela. Dopo un po’ di tensione supero il passaggio e sbuco in cresta. Vincenzo mi segue poco dopo. Ci diciamo che da qui non potremmo proprio ridiscendere, sarebbe troppo pericoloso. Comunque la cresta da fare in discesa dovrebbe essere più tranquilla, speriamo bene!

Continuiamo e arriviamo in cima alla ROSA DEI BANCHI: che soddisfazione! Proprio una vetta guadagnata con fatica e un po’ di perizia.
 
Continuiamo poi per la cresta opposta, che sembra essere molto interessante, peccato che il panorama ci è precluso dalle nuvole. Il terreno è abbastanza tranquillo, non tanto ripido, bisogna solo fare attenzione alla neve, a qualche roccia bagnata e alla ghiaia appoggiata su lastre di rocce che promettono scivolate tipo biglie sotto i piedi. Seguiamo integralmente la cresta, facendo spesso il punto quota anche sulla cartina per non sbagliare il vallone di discesa dato che non si vede molto. Fortunatamente la cartina risulta molto affidabile e precisa e ci permette di capire sempre dove siamo (è stata molto utile anche in altri momenti della giornata). Arriviamo sulla Cima Beccher dove riusciamo ad intravedere il vallone di discesa, molto bello, non ripido ma senza nessuna traccia. Comunque una volta preso il vallone giusto non c‘è possibilità di sbagliare.
 
Mentre scendiamo spunta un po’ di sole e osserviamo altri camosci, che spettacolo vederli correre tutti insieme (alla fine ne avremo visto un centinaio).
In fondo al vallone ci si ricongiunge con il sentiero 630 che scende dal Col de Laris e da qui ancora lungamente a Piamprato.

Tourengänger: Andrea!
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (7)


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Gesendet am 11. Oktober 2013 um 07:51
complimenti bellissimo giro direi infinito...La traccia gps e' stata una bell'idea per poter condividere escursioni in luoghi non conosciuti.
Buona montagna Paolo

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. Oktober 2013 um 22:45
Grazie. In effetti la traccia è comoda quando si percorrono tratti dove non ci sono sentieri.
Andrea

Daniele hat gesagt:
Gesendet am 11. Oktober 2013 um 08:10
Bella gita!
Vedo che i mercoledì liberi sono proficui...
Ciao
Daniele

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. Oktober 2013 um 22:46
Per adesso il tempo è stato più bello al mercoledì rispetto alle domeniche...se qualche volta hai un giorno di ferie ....
Andrea

Panoramix hat gesagt:
Gesendet am 11. Oktober 2013 um 18:29
Racconto molto interessante ... io avevo in piano l' A/R via Cima Beccher: adesso andro' a rileggere anche la Guida CAI per qualche info in piu' sul vostro percorso. Capisco la tua soddisfazione per essere il primo a "postare" la Rosa dei Banchi: complimenti anche da parte mia.

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. Oktober 2013 um 22:49
Guardando sulla cartina e spulciando su internet ci sarebbero altre salite per la Rosa dei Banchi "non ufficiali". Per esempio dal Col Borra si può salire direttamente per cresta passando da Punta Balma anche se un cacciatore, incontrato in discesa, diceva che ci sono dei brutti tratti. Sarebbe da esplorare.
Andrea

ciolly hat gesagt: Rosa dei Banchi
Gesendet am 13. Oktober 2013 um 21:23
Ottima scelta!
La Rosa dei Banchi dal difficile e ingaggioso versante Piemontese...
Complimenti!


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