Monte Rotondo m.2496 (LC) salendo la lunga militare della val Fraina
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La mia mente già elaborava questa escursione che rientra in quelle da "evadere" e dato che il giorno prima ne ho fatta una tosta non potevo sapere se sarei riuscito a completarla: è anche vero che adottando il mio passo da Bradipo ho molte possibilità di riuscirvi.
Alla mattina dopo una notte insonne,decido di vedere com'è il cielo.....bello: ok si parte! Giunto al parcheggio mi preparo e alle ore 7,45 mi trovo davanti al cartello che da le indicazioni sulle varie mete e il Monte Rotondo è fra quelle più lontane,ben 5 ore e 30 minuti per salirvi. Intendiamoci,ci sarà chi la fa anche in molto tempo in meno (su alla Bocchetta di Stavello ho conosciuto uno che ci ha messo 3 ore e 30....ma era stravolto rispetto a me) ma se s'invita chi non è abituato a fare km. è sempre bene dare informazioni basandosi sulla cartellonistica,evitando di prendere un bel vadavia.....(a qualcuno in passato gli è stato affibbiato questo titolo per aver dato tempistiche basate sui suoi tempi che erano la metà dei quelli riportati dai cartelli.....e in pieno inverno.....magari non si ricorda o fa finta di non ricordare.....a volte è meglio!).
E' vero,ad Angela avevo scritto che avrei fatto un escursione soft perché non sapevo in che condizioni mi sarei trovato il giorno seguente ma,visto che mi sentivo in forma,scelgo di provare nonostante i 25 km. e le quasi 8 ore di marcia del giorno precedente.
Anche questa entra in quelle escursioni che volevo "evadere" dalla lunga lista: daltronde tutti hanno qualcosa che vogliono fare e io evito di proporre le mie per una serie di ragioni più che giustificate.
Comincio a percorrere la militare della valle Fraina,lungo il percorso si possono trovare fontane ma anche torrentelli,si scende per una 50 di metri al ponte pedonale per poi proseguire su strada in parte sterrata e in brevi punti in bitume. La valle è interamente all'ombra fin che non si perviene alla quota 2000 (per chi parte a orari abbastanza mattinieri),giunto a Fraina la segnaletica verticale indica ben 2,20 ore per salire alla Bocchetta di Stavello che sono "solo" 800 m. di salita ma i km. sono assai. Attraverso il torrente dove ben visibile è il muretto di contenimento che sostiene la stradetta militare,ben visibile anche se in molti tratti inerbata: in un paio di punti hanno tracciato un percorso che la taglia via,eppure è ben visibile il suo procedere,altri tratti andrebbero scavati a monte per allargare la sua antica ampiezza.
Un opera di costruzione ciclopica per quei tempi,che andrebbe rispristinata,conservata e lasciare che le future generazioni possano studiare e percorrere questo "museo all'aperto" inoltre sarebbe un occasione per attirare il turismo con la bike,coloro che amano percorrere questi tracciati di montagna ammirando la selvaggia bellezza di queste zone.
Cammino e penso se vi riuscirò....il silenzio mi avvolge e comincio a pensare come siano riusciti a costruire un opera del genere,inoltre mi dico: chissà 90 anni fa come doveva essere bello percorrere questa stradetta e tutte quelle che percorrono le Orobie. Sono arrivate a noi,speriamo che altri le possano ripercorrere.
Comincio a vedere la lontana cresta con le sue fortificazioni e la bocchetta....molto lontana,piano piano eccomi al bivio con il sentiero militare,ora sono vicino alla bocchetta e in breve la raggiungo: il panorama,gia visto anni fa quando son salito dalla Valtellina,oggi se pur bello non è dei migliori se si guarda a sud,causa l'umidità. Sulle retiche alle 11,30 vi sono parecchie nuvole e il Disgrazia non si vede e mi chiedo se i pochi che potevano affrontare il Cengalo,vi siano riusciti.
Nel frattempo vedo in lontananza a poche decine di metri dalla vetta uno che sembra correre,poi ecco che sopraggiunge un altro dalla stessa via percorsa da me: mi pareva abbastanza sconvolto e mi dice che ogni volta che la fa gli sembra sempre più lunga (non ho ben capito se ci ha messo 3 ore e 30 oggi fino alla bocchetta o che l'aveva fatta tempo che fu in quei tempi),certo è che dimostrava di essere più stanco del Bradipo che riprende il cammino dopo aver bevuto dell'acqua che sgorga qui alla Bocchetta Stavello (sembra un miracolo: chi vi sale può capire il perché) e un poco di cioccolato riparto,mentre lui mi dice che deve riposare un pochetto.
Con il mio solito passo raggiungo la vetta dove ammiro il panorama verso le retiche: anche oggi sono felice nell'aver potuto attuare questa ascesa in solitaria nonostante la fatica del giorno precedente: qualche foto e visita al bivacco (magari in un futuro sistemeranno l'interno decentemente) e discesa alla bocchetta per fare un breve spuntino.
Alle ore13,38 riparto dalla bocchetta Stavello e durante il ritorno,a quota 2000 ho visto un serpente o vipera che sia per un breve istante tanto da non riuscire a fare una foto (un esemplare piuttosto grosso rispetto quello visto in val Fontana) e con molta soddisfazione ripercorro l'itinerario al sole e me ne ritorno all'auto che raggiungo alle 16,52.
Son contento per aver potuto percorrere questa escursione che anni fa mi chiedevo se fossi riuscito a fare
Ciao a tutto e alla prossima!

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