Bocchetta d'Arbola (Albrunpass) e giro del Lago di Devero

questa è una bellissima escursione autunnale che non perde di fascino in tutta la stagione escursionistica. Sono però i colori delle ultime belle giornate che esaltano il paesaggio di Devero, ricco di laghi e larici che danno vita a una tavolozza di colori unica.
Da Devero, 1631 siamo saliti a Crampiolo, 1767 per la stradina che lascia la piana salendo a destra poco dopo la Locanda Fattorini. Da li alla dighetta di sinistra del Lago di Devero, 1860. Conviene passare dalla sponda Nord Est perchè al mattino è già ben soleggiata. Qui inizia la parte più entusiasmante dal punto di vista paesaggistico. Si costeggia il lago su un piacevole sentiero fino al suo termine dove si devia per il Lago di Pianboglio, 1983 con la sua diga sbrecciata. Davanti a noi la salita per il passo. Si aggira il lago in senso antiorario. Non sono finite le sorprese, man mano che si sale la storica mulattiera a tornanti si ammira lo spettacolo dei due laghi che sembrano quasi fondersi in uno solo, una gran vista con in più la veduta sulla zona Est di Devero solitamente poco visibile dai soliti itinerari.
La salita è piacevole e alla fine si arriva agli ultimi tornanti che precedono lo stretto valico della Bocchetta d'Arbola o Albrunpass, 2409. Qui la vista si apre sull'alta valle di Binn e sulle pendici dell'Arbola, poco sotto la Binntalhutte ci invita a future salite e traversate.
Il ritorno avviene sullo stesso itinerario fino a raggiungere il Lago di Devero. In vista della casetta dei pescatori sulla destra si prende a sinistra e si va a raggiungere la traccia del giro del lago. Sono altri scorci e panorami. Questo sentiero ha più saliscendi dell'altro, se si è stanchi è meglio tenerlo presente.
Arrivati alla dighetta opposta a quella raggiunta all'andata in breve si ridiscende a Crampiolo che in questo caso è proprio appena sotto. Per non fare la stessa strada dopo le baite, appena prima della breve salita della stradina, siamo scesi a sinistra al ponte per poi seguire il bel sentiero invernale che porta direttamente al ponte vicino alla Locanda Fattorini.
Questa escursioni non ha tantissimo dislivello ma uno sviluppo robusto di circa 19 chilometri con 1000 metri di dislivello cumulato, in compenso porta a vivere una giornata intensa dal punto di vista delle vedute. Non va dimenticata la valenza storica di questa antica via di accesso dal Vallese già molto frequentata dall'epoca medioevale.