Pizzo Rotondo (3192 m)
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Qualche settimana fa sul sito della FAT vedo che la SAT Lugano organizza per oggi la salita al Pizzo Rotondo, con sci e racchette. L’idea mi stuzzica.. il Rotondo è un 3000 ticinese che mi manca e, come ho avuto la conferma chiacchierando a riguardo con tapio, che l’ha fatto l’estate scorsa, in invernale è più facile che in estiva, potendo salire il canalone invece che dover fare la cresta SSE, che ha messo a dura prova proprio l’amico
tapio. Dunque, dopo che
xaendi, uno degli ultimi HIKRs ad aver visitato il Rotondo, mi ha gentilmente risposto che la cresta finale non ha difficoltà, chiamo Raffaello per sentire se la salita è confermata. Mi dice che al momento sono solo io ad essermi annunciato.. comunque non ci sono problemi ! Ci risentiamo ieri e ci mettiamo d’accordo per l’incontro. Siamo solo noi due, lui con gli sci ed io con le racchette.
Partenza da All’Acqua. La neve è gelata.. Per me che ho le racchette è l’ideale, per il mio compagno di viaggio proprio no. Raggiunta, per l’ennesima volta, la Capanna Piansecco, io resto in alto a destra della vallata, pensando di dover passare nella valle adiacente a S del P2349. L’idea del mio compagno è invece di restare a sinistra della catena P2349-P2773. Ci incontriamo sotto la salita che porta alla bocchetta a sinistra del P2773. La neve è gelata, ma rotta.. la progressione è difficile per tutti, ma, anche stavolta, con le racchette io mi trovo meglio. Dopo un canale, sbuchiamo alla suddetta bocchetta e si apre a noi la vista sulla nostra meta di oggi, il Pizzo Rotondo ! Un traverso, breve ma rognoso per me con le racchette e, sfiorato il Passo di Rotondo, ci dirigiamo verso il deposito sci (3h15). Io scelgo di ramponarmi, Raffaello invece prosegue con gli scarponi. Il canale è senz’altro gradinato, ma io mi sento decisamente più a mio agio così ! La salita del canale (45-47°) è semplice, la neve dura e battuta, anche se la stanchezza si fa sentire, sono lento ! All’uscita del canale, la brevissima cresta di blocchi verso destra. Proseguo con calma, un passo dopo l’altro. Non è esposto, ma la fatica richiede concentrazione. Il mio compagno mi viene incontro, ma non ho bisogno di aiuto, solo del mio tempo ! E così, anch’io sono in vetta (4h00) ! Stretta di mano. Arriva anche qualcun altro. È un viavai, il Rotondo. Io, però, l’unico con le racchette ! Scrivo un sms a tapio, voglio condividere con lui questo momento ! Purtroppo il panorama è un po’ velato.. Firmiamo il libro di vetta e scendiamo. La concentrazione rimane massima.. piccozza ben stretta.. ad un certo punto devo mettere in pratica la tecnica dell’autoarresto.. stavolta non per esercizio ! Tutto a posto. L’ultimo tratto del canale è tranquillo, ormai siamo al deposito sci. Ci fermiamo per sgranocchiare qualcosa. Nel frattempo si è fatto caldo, molto caldo. Scendiamo. Passa la mia proposta di scendere a sinistra della cresta.. La neve sembra buona, sono veloce e mi diverto fino a Q2240. Lì c’è da fare un insidioso traverso. La neve non tiene assolutamente.. se scivolo non riesco a fermarmi.. Proseguo un passo alla volta.. Una volta superato il traverso, le cose però non migliorano.. Sotto di me un pendio ripido.. con questa neve non me la sento di affrontarlo. Per la prima volta, decido di togliere le racchette. Alla mia destra c’è una pietraia senza neve. Scendo su quella. Sono lento, ma almeno al sicuro. Terminata, riprendo la traccia di salita. Purtroppo la neve è completamente diversa e, anche se le pendenze non sono quelle di poco prima, è ancora una sofferenza.. Le racchette non tengono.. sono sempre per terra ! Però non ci sono pericoli, perlomeno ! Raggiungo Piansecco, dove trovo il mio compagno. La discesa a valle è ancora rognosa, seppur un poco meno.. e così sono ad All’Acqua ! Un gruppo del CAI di Treviglio, con cui abbiamo condiviso parte della salita e della discesa, ci offre salame, bevande e quattro chiacchiere !
Difficoltà scialpinistica :
salita D+ (via canalino 2773)
discesa D (via Alpe Nuova)

Comments (11)